Domenica

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La domenica era bella per vari motivi. Potevo svegliarmi tardi, fare tutto con comodo. Ingozzarmi a pranzo, uscire il pomeriggio mandando ad azkaban i compiti e potermi rilassare. Bhe questa domenica mi svegliai abbastanza presto, verso le undici e mezza. Mi alzai, sentii una fitta alle spalle, le ali si erano ancora una volta incastrate con la tenda. Con uno strattone le staccai, insieme a qualche piuma. Con passo da elefante mi diressi verso il bagno, apri la porta e la luce bianca mi rese cieca. Con un piccolo gemito di dolore chiusi gli occhi e, testando sul muro, spensi la luce. Guardai il lavabo cercando il mio spazzolino, lo presi, i disegni sopra delle fiabe di Beda e Bardo ancora si dovevano togliere. Bhe, non cambio spazzolino da molto, mi ci sono affezionata ok?

Premetti con troppa forza il tubetto di dentifricio e metà di esso si riversò sulla mia mano. Trascinai lo spazzolino su di essa e mi lavai i denti. Odiavo quel sapore alla menta in bocca. Sputai il tutto quando avevo finito e mi diressi dinuovo in camera. Presi un jeans e una maglia a caso e li indossai, erano gelati. Misi le prime scarpe che trovai e, mettendo in tasca la bacchetta, uscii.

Scendere quelle scale di prima mattina era un pericolo, molti studenti cadevano e rotolavano su di essa, soprattutto se Gazza aveva appena lavato (perchè quell'uomo lavava?). Io, pensando ad altro, mancai uno scalino e feci tutti gli altri rotolando. Che male. Sentii una risata abbastanza conosciuta alle mie spalle.
"Ben svegliata, eh Potter?", Scorpius Malfoy e la sua banda erano dietro di me, che attengiandosi scendevano le scale. "Un'entrata ad effetto" , e rise ancora.
"Migliore della tua di sicuro, vai ancora in giro con quella faccia?" , mi alzai. Quello sgorbio era più basso e piccolo di me, voleva farsi grande. Vidi dietro di lui mio fratello Albus trattenere una risata. "Attenta a come parli Potter" , "Sempre nello stesso modo, sai respirando uso le mie corde vocali". "Allora smetti di respirare".

Quel commenti fu troppo, ma non per me, ma per lui , Nagimus era sempre nella mia testa, nascosto, ma c'era.

Come ha osato quella stupida cellula?!

Sentì il vento abbattersi sulla mia testa e un forte odio farsi strade nelle mie vene. Conoscevo questa sensazione, lui era qui, lui era in me.
"Forse, se continui a muovere quelle stupide labbra davanti a me, sarai tu a non respirare, e sarò io l'ultima a ridere".
Una risata che non era la mia uscì dalle mie labbra.
Feci un passo avanti, volevo strangolarlo.

Delle forti braccia mi tirarono indietro, cercavo di ribberlarmi ma quelle braccia erano più forti. "Smettila pipistrello, non farti comandare da lui" , la calda e calma voce di Teddy arrivò vicino al mio orecchio come un sussurro.
Mi calmai, quel vento uscì e io crollai all'indietro. Teddy e James mi presero, Lily guardò malissimo Scorpius e disse "Andiamo, portiamola via".

Cercavo di togliermi dalle braccia di Teddy, "c'è la faccio" , lui mi lasciò e iniziai a camminare verso la Sala Grande. "Non ascoltare quel verme Angy, non ha nemmeno i neuroni per parlare", sapevo che Jamie voleva farmi stare bene, ma ero arrabbiata.
Con la stessa rabbia mi sedetti al mio posto in Sala Grande, adesso non volevo pensare a niente, solo ad ingozzarmi come un animale.

Mangai di tutto, e quando avevo finito, avevo ancora fame. James mi guardava ridendo mentre Lily era disgustata. Rose era abituata, a casa c'era suo padre, Hugo rideva insieme a J.
Io vidi lo sguardo di Lily e dissi, "che c'è?", "fai schifo Angy", "Sono solo affamata", "animale". E la conversazione finì lì

Quella mattina la passai con i miei cugini nella stanza delle necessità, visto che i tempi erano evoluti, potevano guardare la TV lì, lo sapevamo solo noi.

Dopo pranzo, il pomeriggio, uscimmo e andammo ad Hogsmade. E, come sempre, io e Teddy, facemmo la nostra tappa a Mielandia. "Guarda quello" "Ma fa male" "Ma tutto fa male" "ok prendine cinque".
Pieni di cibo nelle borse (e forse anche in pancia) giocammo a tirarci le palle di neve. All'improvviso, almeno venti palle mi arrivarono addosso, "OH MA CHE È QUESTA COALIZZAZIONE CONTRO DI ME?", ero diventata un pupazzo di neve vivente, sentì qualcuno ridere, "giuro se scopro chi è , lo uccido".
"Ah mi vuoi uccidere?", il viso divertito di Lysander mi comparì davanti, le mie guancie presero fuoco. "Cos... nono! Era per dire....".

Che figura di m..

La vita dopo hogwartsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora