POV LUHAN
Era lunedì mattina e non avevo lezioni con i ragazzi, perciò ne stavo approfittando per sistemare i miei spartiti. Ero seduto sul letto ricoperto di fogli, quando bussarono alla porta della mia camera. Mi alzai e la raggiunsi, chiedendomi chi poteva essere visto che, probabilmente, sia insegnanti che studenti erano occupati con le lezioni.
Aprii la porta e mi trovai davanti un inespressivo Sehun.
- Cosa ci fai qui? - chiesi, sorpreso di vederlo - Dovresti essere a lezione!
Sehun sorrise: - Mi fai entrare o aspettiamo che qualcuno mi veda alla porta della tua camera?
Spalancai gli occhi terrorizzato ed afferrai Sehun per la maglietta, trascinandolo dentro la mia stanza. Poi chiusi la porta.
- Secondo te qualcuno ti ha visto? Spero proprio di no.
- Calmati, Luhan - disse Sehun, camminando per la stanza. - Sono stato attento a non farmi vedere.
Mi appoggiai alla porta, mentre lo osservavo.
- Perché sei qui? Non hai lezioni?
Lui annuì: - Ho finto di sentirmi male durante la lezione di danza. Non credo il professore mi abbia creduto, perciò la prossima volta mi farà restare lì del tempo in più.
Fece spallucce, poi prosegui: - Ma non mi importa, volevo vederti.
- Perché? - chiesi, mentre lui si avvicinava ancora a me.
- Perché credo di aver trovato il posto perfetto per noi.
Appoggiò una mano sulla porta, accanto alla mia testa ed abbassò la voce.
- Un posto abbastanza lontano dal campo, in cui non correremo il rischio di essere scoperti. Ho passato tutto il giorno, ieri, a cercare un nascondiglio. Quando stavo per rimandare, l'ho trovato.
Abbassai lo sguardo, incapace di sostenere il suo.
- Sei davvero determinato.
Sehun afferrò il mio viso, costringendomi a guardarlo. Non diceva nulla, ma i suoi occhi stavano perforando i miei.
- Non ne sei più convinto? - chiese in tono duro - Se non sei sicuro al cento per cento di voler rischiare con me, allora è meglio se lasciamo stare.
- Non è questo - chiarii subito - È solo che...
- Cosa? Non tornare sulla storia del "non posso perché sei un mio studente", perché ci siamo già passati.
Sehun cominciò ad accarezzarmi le guance con i pollici.
- Hai ragione. Sono con te al cento per cento.
Lui sorrise, senza spostare le mani dal mio viso.
- Spero che Chanyeol e Baekhyun si siano divertiti, visto che ci hanno rubato la nostra occasione di passare la giornata insieme, lontano da qui.
Ridacchiai e, senza pensare, misi le mani sui suoi fianchi.
- Non importa, hai trovato comunque una soluzione.
Lui avvicinò impercettibilmente il viso al mio: - Luhan?
Deglutii e sussurrai: - Sì?
- Voglio baciarti.
Mi si mozzò il respiro ed il cuore accelerò il battito, nel mio petto. Questo era il punto di non ritorno perché sapevo che, se io e Sehun ci fossimo dati un vero bacio, non ci sarebbe stata più la possibilità di tornare indietro.
- Fallo - dissi, stringendo più forte le dita sui suoi fianchi - Ti prego, fallo.
Sehun non se lo fece ripetere ed annullò la distanza tra le nostre labbra. Le sue mani si spostarono sulla mia schiena, spingendomi più vicino a sé.
Non aveva intenzione di limitarsi ad un tenero ed innocente bacio, perciò approfondì il contatto e, senza che me ne rendessi conto, cominciò a spingermi lentamente verso il letto.
Odio ammetterlo, ma io non stavo capendo più nulla. La mia mente ed i miei pensieri erano offuscati e l'unica cosa che aveva importanza, in quel momento, era Sehun.
Avevo mandato al diavolo la mia responsabilità come insegnante, la paura di essere scoperti, la convinzione che stavamo facendo un errore enorme. Non me ne importava più nulla, perché in quel momento eravamo solo io e Sehun. Insieme.
Lui interruppe il bacio per far scorrere una mano sul mio letto, lanciando a terra tutti gli spartiti.
- Ehi, li avevo appena sistemati!
Lui rise e mi fece sdraiare sul letto, mettendosi poi sopra di me.
- Ti aiuto io dopo a rimetterli in ordine.
Mi baciò il collo, senza dimenticare nemmeno un lembo di pelle.
- Sehun - sospirai di piacere e lanciai un'occhiata alle finestre della stanza.
Fortunatamente avevo lasciato le tende tirate, visto che stavo comunque lavorando, prima che quella sexy, eccitante, incredibilmente perfetta distrazione arrivasse.
Perciò chiusi gli occhi, godendomi i baci di Sehun sulla mandibola, sotto l'orecchio e poi, ancora, sulle labbra.
- Non so come faccio a resisterti in classe - disse lui, mentre infilava una mano sotto la mia maglia - Ho questa costante voglia di scoparti sulla cattedra.
Spalancai gli occhi ed arrossii: - Non dire certe cose ora.
- Perché? - chiese lui, divertito.
- Perché non siamo ancora lontano dal campo.
Sehun mi stava volutamente ignorando ed alzò la mia maglia, per lasciare dei baci sul petto.
- Non... non pensare che faremo ora quello che la tua testolina pervertita sta... sta immaginando.
- Ah no? - Sehun mise una mano sul cavallo dei miei pantaloni - Sei sicuro?
- Siamo ancora al campo, Sehun.
Cercai di dare un tono autoritario alla mia voce, ma ero troppo eccitato e per nulla credibile.
Sehun ghignò: - Hai paura che ti farò urlare così tanto, che ti sentiranno tutti?
-SEHUN!! - esclamai, completamente rosso in viso.
Stavo per lanciare i peggiori insulti al ragazzino sopra di me, quando bussarono alla porta.
Spalancai la bocca, sorpreso ed incapace di muovermi.
Sehun scese da me e dal letto, attento a non fare rumore.
- Chi è? - bisbigliò.
Scossi la testa: - Non lo so.
- Professor Luhan?
Era Leeteuk, il direttore.
Misi entrambe le mani sul viso: - Lo sapevo, era troppo bello per essere vero.
- Vedi che vuole, Luhan.
Sehun si muoveva piano per la stanza, cercando un nascondiglio.
- Luhan, ci sei? Posso entrare?
Vedendo che la maniglia della porta si abbassava, mi ricordai che, quando avevo fatto entrare Sehun, non avevo chiuso a chiave.
Oh no!
- Luhan!
Il tono allarmato di Sehun mi distolse dai miei pensieri ed esclamai: - Un momento arrivo subito!
Per nostra fortuna, il direttore lasciò la maniglia. Mi alzai dal letto e mi sistemai i vestiti.
- Sehun, la finestra.
Lui scostò la tenda ed aprì la finestra, che dava sul bosco.
- Mi sento un ladro - disse mentre scavalcava.
- Mi dispiace tanto.
Lui mi afferrò per la nuca e mi avvicinò a sé, baciandomi con foga.
- Professor Luhan?
- Ma cazzo! - esclamò Sehun, lanciando un'occhiataccia verso la porta ed io non potei fare a meno di ridere.
- Vai ora.
Lui annuì e saltò giù dalla finestra, per poi dirigersi verso il bosco. Dopo pochi secondi era già sparito.
Feci un respiro profondo per darmi un contegno ed aprii la porta.
- Finalmente - disse Leeteuk e, senza essere invitato, entrò nella mia stanza -Cosa stavi facendo?
- Io? Sistemavo gli spartiti.
Il direttore passò lo sguardo da me a tutti i fogli a terra.
- Hai litigato con gli spartiti, vorrai dire.
Ridacchiai, in imbarazzo: - Aveva bisogno di me, direttore?
- Sì, dovevo andare a prendere Park e Byun stamattina, ma ho un imprevisto. Puoi andare tu? Ovviamente con la mia auto.
Annuii e mi feci dire il punto esatto in cui i due ragazzi mi avrebbero aspettato.
Quel piccolo viaggio in auto arrivava al momento giusto: potevo sfruttarlo per riflettere su quello che io e Sehun stavamo facendo e, inoltre, mi permetteva di allontanarmi da lui.
Ero sicuro che, se lo avessi anche solo incontrato per caso, non mi sarei trattenuto.
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Sound Music Camp
Fanfiction"Studio canto da quando ne ho memoria. Credo che, sentita la mia bravura, i miei genitori avessero deciso che, visto che avevo un talento, era meglio sfruttarlo. Con il pianoforte, invece, ho iniziato a sei anni, solo perché non ritenevo che il pia...