17. APPUNTAMENTI

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POV BAEKHYUN


Chen lanciava gli abiti che non gli sembravano adatti sul letto di Suho. Ormai aveva svuotato il suo armadio ed aveva scartato tutto: niente era abbastanza per la cena con sua madre e Xiumin. Niente era perfetto per Xiumin.
- I miei vestiti fanno tutti schifo - sbuffò - Non ho niente di elegante, ma non troppo. Qualcosa che sia abbastanza per Xiumin, ma non troppo per mia madre.
Io ero sul mio letto: le gambe alte, appoggiate al muro e la testa a penzoloni fuori dal letto. Vedevo Chen al contrario, perciò non potevo essere un grande aiuto.
- Perché non metti solo jeans e camicia? Quelli vanno sempre bene.
Chen si guardò intorno: - Dove sono i miei jeans scuri? DOVE SONO?!
- Chen - scesi dal letto e gli misi entrambe le mani sulle spalle - Fai un bel respiro profondo.
Il mio amico mi guardò con un sopracciglio sollevato.
- Ehi - replicai - Non ti fidi di me? Ho avuto moltissimi appuntamenti e so come ci si sente nervosi, inadatti, mai abbastanza belli.
- Già - disse lui, sospirando.
- Bene, perciò ascoltami. Fai un bel respiro profondo e calmati. Chiudi gli occhi e rilassati.
Vidi Chen fare esattamente quello che dicevo, poi lanciando un'occhiata alle sue spalle, notai che i pantaloni che cercava erano proprio in cima al mucchio.
Alzai gli occhi al cielo e presi i jeans: - Apri gli occhi, Chen.
Lui li aprì e ridacchiò, vedendo i jeans nelle mie mani: - Ops, eccoli.
Glieli passai, poi scrutai un po' nell'enorme mucchio di abiti sopra il letto di Suho e presi una camicia bianca.
- Metti questi e stai tranquillo. Andrà tutto benissimo.
Chen mi sorrise: - Grazie, Byun Baekhyun. Sono molto nervoso per questa uscita.
- Lo vedo - risi e mi sedetti sul letto di Kyungsoo, mentre Chen risistemava i suoi vestiti.
Avevo un'idea che mi vagava nella mente. Un'idea che non se ne voleva andare e non sapevo se seguire il mio istinto ed assecondarla o lasciare stare.
Mi passai le mani sul viso e mi alzai di scatto dal letto, facendo sussultare Chen.
- Cosa succede? - mi chiese, confuso.
Presi il mio zaino e frugai un po', fino a trovare il portafogli. Contai che ci fossero abbastanza soldi e poi li diedi a Chen.
Quando vide quanti erano, il mio amico sgranò gli occhi: - E quelli per cosa sono?
- Chen, ho bisogno che tu mi faccia un favore.


*


Arrivai nei pressi dell'aula di chitarra e, da fuori, sentii Chanyeol suonare e cantare. Restai fuori ad ascoltarlo, ad occhi chiusi per concentrarmi sulla sua voce.
Oggi non volevo fare il timido, non volevo essere in imbarazzo: oggi sarei stato un Baekhyun allegro, simpatico, pronto a scherzare.
Appena mi sentì entrare, Chanyeol si interruppe e mi sorrise.
- Ehi, sei arrivato presto.
- Sì, Chen stamattina ha svuotato il suo armadio facendo un sacco di confusione e mi ha svegliato. - spiegai, sedendomi nella sedia, accanto a lui.
- Perché? Va da qualche parte?
Ghignai: - Ha un appuntamento. Con Xiumin.
Chanyeol rise della mia espressione: - A me è stato detto che è una cena con sua madre.
Scacciai quella stupida frase con un gesto della mano: - Sua madre c'è, ma è un appuntamento tra loro due. Andranno in città, a cena in un bel ristorante.
- Con la madre di Chen.
- Non è importante - sbuffai e Chanyeol rise ancora più forte.
- Beh - disse il gigante - Sono fortunati. Almeno andranno ad un appuntamento insieme... nonostante la signora Kim.
- Stamattina era molto nervoso e non sapeva cosa indossare, così l'ho aiutato - dissi, orgoglioso di me stesso - Farà un figurone stasera.
- Se l'hai aiutato tu, non ne dubito. Sei un grande esperto.
Alzai il mento, con orgoglio: - Hai detto bene, caro gigante. Look e stile non hanno segreti per me.
Chanyeol scosse la testa, sorridendo.
- Nemmeno gli appuntamenti - continuai.
- Ah sì? - chiese lui - Ne avrai avuti tanti.
- Moltissimi - lo guardai per cercare di capire se questo argomento lo infastidiva, ma il suo sguardo era sereno, perciò continuai.
In fondo stavamo solo chiacchierando.
- Sono sempre stato parecchio popolare tra i ragazzi e in molti mi hanno chiesto di uscire.
- E dove ti portavano?
Alzai le spalle: - Cinema, cena, discoteca. Niente di troppo impegnativo.
Chanyeol mi guardava dritto negli occhi, il che mi metteva un po' in imbarazzo.
- E per farli diventare il tuo fidanzato, cosa dovevano fare questi pretendenti?
Deglutii a vuoto, nervoso: - Beh, niente di quello che hanno fatto. Perché nessuno di loro lo è diventato.
Vidi Chanyeol sgranare gli occhi: - Nessuno?
- No. Non sono il tipo di persona che si impegna in relazioni serie.
Mi morsi la lingua appena pronunciai quelle parole: stupido Baekhyun!
Chanyeol abbassò gli occhi: - Ah... e che tipo di persona sei?
Mi sbattei una mano in faccia e Chanyeol mi guardò, preoccupato.
- Vuoi sapere che persona sono? Sono quel genere di persona che ama divertirsi senza impegnarsi. Che vuole fare sesso senza avere relazioni che la costringano a richiamare il giorno dopo. Odio le cose sdolcinate come San Valentino, i mesiversari e i nomignoli teneri.
- E hai sempre vissuto così? - Chanyeol ridacchiò: o era davvero di buon umore, o non aveva capito di cosa stavamo parlando.
- Sì, le storie da una notte sono l'unico tipo di relazione che conosco.
Tolsi la mano dalla faccia e lo guardai: era arrossito visibilmente.
Beh, che male c'era se l'avessi preso un po' in giro?
- E tu, mr. Park? Dove dovevano portarti i tuoi pretendenti per conquistarti?
Chanyeol scosse la testa, ridacchiando: - Prima di tutto, di solito ero io ad essere un pretendente. Poi, li portavo a cena e a fare una passeggiata o a bere un bubble tea.
- Niente cinema? - chiesi incuriosito.
- No - Chanyeol mi sorrise - Al cinema non si può parlare.
- È questo il punto - dissi con convinzione - Nessuno vuole parlare al primo appuntamento, perché sarebbe imbarazzante.
- Ma se non parli con una persona, come fai a sapere se ti piace abbastanza da chiedere un secondo appuntamento?
Risi e gli misi una mano sulla spalla: - Sei così innocente. Chi se ne frega di conoscerlo? Basta che sia carino e sexy e, possibilmente, bravo a letto.
Chanyeol scostò la mia mano: - Non tutti hanno in mente quello, Baekhyun. Ci sono persone che vogliono trovare qualcuno da amare e da cui farsi amare.
- Perciò tu non hai mai avuto storie da una notte? - sorrisi maliziosamente, facendolo arrossire.
- Certo che no!
- Ma hai fatto sesso, vero?
Sì, stavo facendo domande invadenti ed imbarazzanti, ma l'espressione che aveva Chanyeol in quel momento, mi impediva di fermarmi.
Era rosso fino alla punta delle orecchie e i suoi occhi vagavano per la stanza, sfuggendo ai miei.
- Sì, Baekhyun. Ho fatto sesso. Ora possiamo provare la canzone?
- E tu preferisci essere attivo o passivo?
Cercavo in tutti i modi di non scoppiare a ridere.
- Baekhyun, ti prego...
- Perché io preferisco essere passivo, sai, quella sensazione di... come dire...
- Oddio Baekhyun.
- Allora, tu cosa preferisci?
Mi guardò, palesemente in crisi su cosa dire e io non resistetti più: gli scoppiai a ridere in faccia.
Ero piegato sulla sedia e, solo per non sembrare completamente pazzo, non mi misi a rotolare sul pavimento.
- Smettila di ridere - borbottò Chanyeol e mi diede un leggero spintone.
- Posso essere sincero con te? - dissi, tra le risate.
- Non mi dirai che in realtà sei quello attivo? - ci guardammo ridacchiando e io scossi la testa.
- No, volevo dirti che, quella notte in città, io l'avevo immaginata molto diversa.
Chanyeol rimase in silenzio, ad osservarmi ed aspettare che continuassi.
- Mi ero fatto carino con un unico obiettivo: andare a letto con te, in albergo.
- Non l'hai fatto perché ero arrabbiato?
Annuii: - Sì, mi sentivo così male e non volevo farti arrabbiare ancora di più.
Chanyeol sospirò e io gli diedi dei leggeri colpetti sulla spalla.
- Ti stai mangiando le mani, eh?
Mi lanciò un'occhiataccia e io smisi subito di fare lo spiritoso.
- Sai, Baek, anche io voglio essere sincero con te - il gigante guardava la sua chitarra mentre parlava - Se il tuo obiettivo con me è quello, puoi anche scordartelo. Non sono il ragazzo che userai per avere una notte di divertimento, mi piaci troppo perché ti permetta di farlo.
Però credo che Taeyong non veda l'ora di divertirsi un po' con te.
Ahi, se quelle parole non avevano fatto male, ci aveva pensato lo sguardo con cui mi aveva guardato dopo: delusione? Sfida?
Scossi la testa: - Io non voglio Taeyong.
- Cosa vuoi, allora?
E che ne so?!
- Voglio altro tempo per pensare - mi grattai la testa, in imbarazzo.
- Puoi avere tutto il tempo che vuoi, Baekhyun - Chanyeol sospirò, poi avvicinò il viso al mio, facendomi indietreggiare leggermente - Pensaci bene, perché se deciderai di cedere e provare a rendere la nostra amicizia qualcosa di più, voglio che tu sappia fin da ora che non ti lascerò giocare con i miei sentimenti, né andartene dopo una notte. Se stai con me, sei mio.
Che potevo dire? Niente, perciò mi limitai ad annuire come un idiota.
Chanyeol sorrise: - Ora proviamo la canzone, dobbiamo essere i migliori.
Mentre provavamo, mi sorpresi a pensare come sarebbe essere davvero solo suo.
Essere il ragazzo di Chanyeol.
E più di una volta giunsi alla conclusione che poteva essere davvero bello.

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