POV BAEKHYUN
Che mal di testa terrificante! Era come se un picchio mi stesse tormentando il cranio. Sapevo che era mattina, sapevo che ormai la luce stava illuminando la stanza, ma non avevo comunque la forza di aprire gli occhi: le palpebre erano troppo pesanti.
Non ero sicuro di che giorno fosse, forse sabato o forse domenica, in ogni caso ero abbastanza certo di non avere lezioni.
Perciò niente e nessuno mi avrebbe impedito di starmene nascosto in quel comodo, accogliente, profumato letto. Anche se non era il mio profumo a circondarmi. Era quello di... Chanyeol?!
Improvvisamente, tutto ciò che era successo la sera prima, mi piombò addosso. Ricordai ogni minimo dettaglio, anche se era tutto un po' confuso e senza senso. Perché ricordavo di aver visto tre Chanyeol, ad un certo punto?
- Mmh.. - mugugnai e nascosi ancora di più la testa sotto le coperte.
Magari, se mi fossi concentrato abbastanza, sarei riuscito a sprofondare nel materasso e scomparire per sempre.
Invece non potevo, perciò mi costrinsi ad aprire piano gli occhi. La luce mi trafisse: il sole brillava di più, quel giorno?
Feci un altro tentativo ed andò meglio. Non ero nella mia camera e, nel letto accanto, c'era un Chanyeol ancora addormentato.
Provai a mettermi a sedere e filare via, ma ad ogni movimento sentivo il bisogno di vomitare, perciò mi limitai a far vagare lo sguardo per la stanza.
In un letto poco lontano dai nostri, c'era Jongin. Invece gli altri due erano vuoti.
Lay e Xiumin avevano finito la loro serata meglio di me, non c'erano dubbi.
- Buongiorno.
Il vocione roco del gigante mi fece sussultare: si era svegliato e mi guardava.
- Come stai? - chiese, mettendosi a sedere.
- Mmh...
Non sapevo dire altro, al momento.
- Lo considero un "male" - Chanyeol sorrise e scese dal letto - Resta qui, io vado a prenderti qualcosa da mangiare.
Mi venne da vomitare solo a pensare al cibo.
Scossi la testa, ma lui si stava già infilando una felpa sopra la t-shirt con cui aveva dormito.
- Fidati di me, so come farti stare meglio - si avvicinò al mio letto e fece per baciarmi la fronte, ma poi sembrò ricordarsi che non eravamo due fidanzatini felici, perciò si bloccò ed uscì velocemente dalla stanza.
Feci un respiro profondo e ce la misi tutta per sedermi. Dovevo avere un aspetto orribile e forse era meglio se evitavo di guardarmi allo specchio. Fortunatamente, ricordavo che Chanyeol mi aveva tolto il trucco, la sera prima. Perciò almeno avevo evitato l'eyeliner sbavato e l'aspetto da panda.
Stavo tentando di sistemarmi i capelli, quando Jongin si svegliò e si sedette sul letto.
- Ciao Baek.
- Ciao Jongin.
- Qualcuno ha vomitato qui fuori.
- Credo di essere stato io - dissi in imbarazzo, ma Jongin fece spallucce.
- La cosa importante è che ora tu stia meglio.
Sorrisi: - La tua serata com'è andata?
Jongin abbassò lo sguardo, mentre si tormentava le mani: - Kyungsoo mi ha lasciato.
Ammutolii, incredulo. Speravo che, grazie al ballo, le cose tra loro si sarebbero sistemate.
- Secondo te sono un cattivo fidanzato? - chiese Jongin, in un sussurro.
- Beh...
- Ecco.
La mia non risposta gli aveva detto tutto ciò che gli serviva sapere.
- Non è che tu sia un cattivo fidanzato - provai a rimediare - Però forse dovresti pensare a cosa potrebbe provare Kyungsoo, vedendoti in certe... situazioni.
Non ero in grado di fare ragionamenti sensati, ma speravo di essermi comunque spiegato.
Jongin annuì e sospirò: - La tua serata invece, com'è andata?
- Uno schifo. Mi sono ubriacato, credo di aver fatto una figura orribile con Chanyeol e Taeyong e poi ho anche vomitato.
- Wow.
- Già.
L'aura depressa che era scesa nella stanza, venne spazzata via dall'entrata di un Lay in vena di canticchiare.
- Ehi ragazzi! - esclamò e Jongin gli lanciò addosso un cuscino - Scusate. Baekhyun? Che ci fai qui?
Mi guardò ammiccando e io mi coprii la faccia con le mani.
- Non so voi, ma la mia serata è stata fantastica! - Lay si lanciò sul letto sfatto di Sehun - Abbiamo ballato tutta la notte e ora avete davanti a voi il nuovo fidanzato di Aemin! Un bell'applauso...
Visto che né io né Jongin lo stavamo seguendo, Lay sbuffò.
- Come siete deprimenti.
Per fortuna, arrivò Chanyeol, con un vassoio pieno di roba.
- Dimmi che hai la colazione anche per me - disse Lay e il gigante annuì, poi lasciò i suoi due amici a contendersi il cibo, mentre a me dava un bicchiere di spremuta e una pastiglia.
- Ho chiesto una pillola per il mal di testa - disse, facendo le virgolette in aria sull'ultima parola - Spero vada bene lo stesso.
- Lo scopriamo subito - sorrisi e ingoiai la pastiglia, bevendo poi il succo.
Chanyeol si sedette sul mio, o meglio suo letto, proprio davanti a me.
Non diceva niente, ma mi guardava con quei suoi occhioni dolci.
- Devo avere un aspetto orribile - dissi e lui ridacchiò.
- Hai avuto momenti migliori, ma non importa, sei carino anche con la faccia verde e i capelli tutti scompigliati.
Arrossii per l'imbarazzo e la vergogna e feci di tutto per non guardarlo più negli occhi.
Poco dopo, nella camera, entrò anche Xiumin.
- Ciao ragazzi, siete tutti qui? Anche tu, Baekhyun?
Risi: - Levo subito il disturbo.
- No no - Xiumin mi sorrise e fece l'occhiolino a Chanyeol, che rispose con un gestaccio.
- Non è come pensi. Tu piuttosto, dove sei stato?
- Io e Chen siamo rimasti a parlare fino ad ora.
- Certo - Lay ridacchiò - Parlare.
- Ehi, è vero. Non siamo andati oltre i baci. Abbiamo tempo per fare il resto.
Lay diede da intendere che non ci credeva e Xiumin stava per picchiarlo, quando entrò Sehun.
Nella stanza calò un silenzio assoluto e tutti lo guardammo. Sapevamo quello che aveva fatto, ma nessuno era abbastanza coraggioso da chiedere come fosse andata.
Per nostra fortuna, Sehun ci tolse dall'imbarazzo.
- È stato fantastico - disse, semplicemente.
Si vedeva lontano un miglio che era innamorato. Come si vedeva che lo erano Lay e Xiumin. Sì, anche Chanyeol.
Gli occhi di Jongin erano troppo tristi perché potessi leggerci altro se non il dolore che stava provando.
Mentre gli altri si complimentavano con Sehun ed insistevano per farsi raccontare i dettagli, cosa che Sehun non sembrava intenzionato a fare, Chanyeol rimase nel letto insieme a me.
- Va un po' meglio?
Annuii ed era vero, le sue premure avevano funzionato.
- Grazie, la testa non sembra più sul punto di esplodermi.
Chanyeol mi prese la mano e giocò con le mie dita, evitando di guardarmi in faccia.
- Ti prego, lascia perdere Taeyong. So che non sono nessuno per dirti che amici devi frequentare, ma quello che ha fatto ieri non riesco a perdonarglielo.
- È colpa mia, sono io che ho bevuto - dissi, tentando di difendere il mio amico, anche se sapevo che era indifendibile.
- Sei tu che hai deciso di bere, lo so. Però quello che è successo dopo... - Chanyeol fece una pausa e capii che cercava di trattenere la rabbia - Ha lasciato che ti mettessi in ridicolo, senza fare nulla. Era chiaro che non fossi in te, ma lui ne ha approfittato e, invece di aiutarti, ha riso di te.
- Hai ragione, io non... - sospirai e, sentendo troppo silenzio, mi voltai e vidi che gli altri ragazzi ci stavano guardando, in attesa di una mia risposta.
- Scusate - sbottò Chanyeol, infastidito - Potete lasciarci un minuto?
Una valanga di - Certo! - e - Assolutamente! - riempì la stanza ma, anche se non ci stavano più fissando, era chiaro stessero origliando.
Chanyeol si passò una mano sul viso: - Parliamo dopo, va bene?
- Certo - ridacchiai e mi alzai dal letto, dimenticando che indossavo solo la maglia di Chanyeol e i boxer.
Quando sgambettai verso la sedia dov'erano appoggiati i miei vestiti, sentii dei risolini e, voltandomi, vidi Chanyeol che mi fissava imbambolato e gli altri ragazzi che lo guardavano ridacchiando. Quando se ne accorse, gli lanciò contro il cuscino con cui avevo dormito.
Mi affrettai a mettere i pantaloni, ma tenni la sua maglia.
- Grazie per tutto. Io.. ehm, adesso vado.
Tutti loro mi salutarono con la mano e io scappai fuori dalla camera. Un sorrisino scemo mi sbucò dalle labbra, mentre ripensavo al modo in cui mi aveva guardato Chanyeol.
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Sound Music Camp
Fanfic"Studio canto da quando ne ho memoria. Credo che, sentita la mia bravura, i miei genitori avessero deciso che, visto che avevo un talento, era meglio sfruttarlo. Con il pianoforte, invece, ho iniziato a sei anni, solo perché non ritenevo che il pia...