35. LA LETTERA CHE PENSAVO DI VOLER RICEVERE

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POV CHANYEOL


Quando mi svegliai, quella mattina, ero convinto di aver appena fatto il sogno più bello del mondo. Ancora con gli occhi chiusi ripercorsi quegli attimi: Baekhyun sotto di me, con gli occhi che brillavano e le labbra socchiuse; le sue dita sulla mia schiena e sul mio viso; i suoi gemiti, quasi sussurrati, nelle mie orecchie.
Ma non era stato un sogno e sentire il suo corpo contro il mio anche in quel momento ne era la prova. Aprii piano gli occhi e la prima cosa che vidi fu il suo viso addormentato. Non potei fare a meno di sorridere e allungai una mano verso di lui: dovevo accertarmi che fosse reale, che lui fosse davvero lì.
Premetti un dito sul suo naso, quasi fosse un pulsante, e...
- Se non togli quel dito te lo stacco.
Era reale, non c'erano più dubbi.
Baekhyun aprì gli occhi e sbattè le palpebre velocemente, infastidito dalla luce del sole.
- Buongiorno. - sussurrai, sorridendo come un idiota.
Lui sorrise timidamente: - Buongiorno, gigante. Perché mi toccavi il naso?
- Volevo essere certo che tu fossi davvero qui e che non fossi un sogno o un'allucinazione.
Baekhyun ridacchiò e poi piazzò la sua manina sul mio amichetto lì sotto.
- Che ne dici? Sono reale?
Eccolo tornato, il vecchio e malizioso Baekhyun.
Quando la sera prima si era arreso totalmente a me e avevamo fatto l'amore dolcemente, ero rimasto in parte sorpreso. Non avevo mai visto Baekhyun così docile e devo ammettere che la cosa mi era piaciuta parecchio.
Ma dovevo immaginare che non sarebbe durata a lungo.
- Baek... la mano.
- La mano cosa? - ridacchiò, iniziando a muovere le dita su e giù.
Era meglio che mi abituassi a certi attacchi, stavo con Baekhyun dopotutto.
Il sesso mattutino non mi era mai piaciuto, ma con lui era tutto diverso: riusciva a farmi amare anche le cose che non mi piacevano.
Era così bello anche al mattino, con gli occhietti assonnati e i capelli arruffati, e la sua voce che gemeva il mio nome era uno dei suoni più belli che avessi mai sentito.
Quando finimmo, si spostò sopra di me, appoggiando la testa sulla mano.
- Potrei restare qui tutto il giorno. - disse ridacchiando.
- Piacerebbe anche a me, ma...
Mi interruppi: ma i miei amici?
Guardai velocemente la stanza e i letti erano tutti vuoti.
- Dove sono gli altri? - chiesi mettendomi e sedere, con Baekhyun a cavalcioni su di me.
- Oh oh - disse, arrossendo completamente - Non avranno visto...
Arrossii anch'io: - Sono sicuro di no. Magari si sono fermati a dormire fuori.
- Tutti quanti?
- Ma certo...
Ci guardammo: era poco probabile. Baekhyun sbuffò fingendosi irritato, ma le guance rosse per l'imbarazzo lo tradivano.
- Pazienza, hanno visto il grande Byun Baekhyun all'opera.
Trattenni a fatica la risata che stavo per fargli scoppiare in faccia: certo, perché il grande Byun Baekhyun aveva fatto numeri da pornostar.
Lo baciai sulla guancia ed uscii dal letto, infilandomi velocemente i boxer.
- Divertimento finito, vero? - chiese imbronciandosi.
Sospirai: cos'avrei dato per tornare sotto le coperte con lui!
- Mi dispiace piccoletto, ma abbiamo tante cose da fare oggi.
Lui sbuffò e si alzò, per raccogliere i suoi vestiti da terra, ovviamente nudo.
Aiuto.
Spostai lo sguardo e frugai nel mio armadio: meglio vestirsi, prima di trovarci a rotolare di nuovo tra le coperte.
Quando fummo pronti, lo presi per mano e ci avviammo verso la mensa. Durante il tragitto e anche mentre eravamo in fila per la colazione, Baekhyun non smise un attimo di parlare: la canzone che doveva riscrivere, ma di cui fortunatamente ricordava quasi tutto; la coreografia per il saggio...
Ad un certo punto lo interruppi: - Ridimmelo.
Baekhyun mi guardò confuso: - Ho detto che ho imparato bene anche tutti i passi della fine e...
- No - sorrisi - Ridimmi che mi ami.
Lui arrossì e guardò quanto mancava perché fosse il nostro turno, ma gli andò male perché avevamo ancora cinque ragazzi davanti.
Alzò gli occhi al cielo, ma poi mi abbracciò, posando la testa sul mio petto
- Ti amo, gigante.
- Ti amo anch'io, Baek.
- Ma che carini.
Mi voltai sentendo già la rabbia crescere: Taeyong.
Il ragazzo stava ghignando, guardandoci: - Ciao ragazzi, è da un po' che non ci si vede.
Sia io che Baekhyun gli voltammo le spalle: gli avrebbe dato più fastidio se lo avessimo ignorato.
- Siete davvero teneri insieme, lo sapete? Così adorabili da dare il voltastomaco.
Sentii la mano di Baekhyun stringere forte la mia, come a voler impedire ad entrambi di intervenire.
Avevamo ancora due ragazzi davanti, poi ce ne saremmo andati al nostro tavolo.
- Allora, Yeol, sei già riuscito a farci sesso? Perché a me è andata male, ma forse tu hai più possibilità. Il che è sorprendente, non credi? E non solo perché io sono molto meglio di te, ma anche visto quanto è puttana Baekhyun.
Mi voltai di scatto: - Cos'hai detto?!
- No no no, calma.
La mano di Lay si appoggiò improvvisamente sul mio petto e mi costrinse a voltarmi. Poi Jongin, apparso da chissà dove, mi mise un braccio intorno alle spalle.
Quello stronzo, come osava dire una cosa del genere?! Guardai Baekhyun e vidi che teneva lo sguardo basso.
Provai a voltarmi di nuovo, con le mani già strette a pugno, ma tra me e Taeyong ora c'erano Sehun e Xiumin.
- Ehi! - esclamò il ragazzo, scocciato - Dovete rispettare la fila!
- Chiudi la bocca, Taeyong. - disse, in tutta calma, Xiumin.
- Scusami? Ehi!
Il ragazzo stava per dire altro, ma Sehun si voltò e lo guardò: - Qualche problema?
Il suo tono era piatto e sono sicuro non lo stesse nemmeno fulminando con lo sguardo. Ma era Sehun, e a Sehun bastava guardarti inespressivo per farti tremare.
Infatti Taeyong cambiò subito espressione e distolse lo sguardo, zittendosi finalmente. Arrivò il nostro turno e i miei amici si riempirono i vassoi, mentre Baekhyun prese solo una confezione di latte.
Quello che aveva detto Taeyong l'aveva fatto soffrire e la voglia di spaccargli la faccia tornò a farmi fremere le mani.
- Calma, Rocky, non ne vale la pena.
Lay e Jongin mi spinsero verso il nostro tavolo, il più lontano possibile da Taeyong, mentre Sehun e Xiumin aspettavano Baekhyun.
Seduti a fare colazione c'erano già Chen, Kyungsoo e Suho. Il tavolo fu presto riempito di vassoi.
Baekhyun si sedette accanto a me e, prima che potessi dire qualunque cosa, posò una mano sulla mia gamba, sorridendo timidamente.
- È proprio un'idiota.
Lo abbracciai, baciandolo sulla fronte: - Non ha capito nulla, non sa quanto sei speciale.
Iniziammo anche noi a mangiare, ma sentivo lo sguardo degli altri addosso.
Temevano forse che sarei scattato ed avrei picchiato Taeyong da un momento all'altro?
No, il loro sguardo non era attento, era malizioso.
- Cosa c'è? - sbottò, improvvisamente, Baekhyun.
Anche lui si era accorto che ci fissavano.
- Niente. - disse, facendo il finto tonto, Jongin.
- Ma dai - continuò il mio ragazzo - Ci guardate come se fossimo nud...
Improvvisamente sia io che Baekhyun arrossimmo: sapevano.
- Sapete - disse Chen, ridacchiando - Ieri abbiamo fatto un pigiama party nella nostra camerata. È stato bello veder arrivare questi quattro poverelli che chiedevano un letto per la notte.
- Non abbiamo visto tanto. - provò a rassicurarci Xiumin.
- Parla per te. - disse Sehun, ghignando.
- Fortunatamente avevamo il tuo letto vuoto, Baek, e ci siamo arrangiati.
- Non fatelo mai più - disse Suho, serio - Non voglio dover dormire con Sehun ancora.
- Quante storie. - il diretto interessato alzò gli occhi al cielo.
Ero così in imbarazzo, ma dovevo aspettarmelo: in fondo avevamo occupato la stanza per tutta la serata e la notte. Lanciai un'occhiata a Baekhyun, aspettandomi di vederlo rosso come me, invece lui stava trattenendo le risate e, infine, scoppiò a ridere.
- Ci dispiace tanto - disse - Non volevamo mettervi in difficoltà, ma è successo.
Scossi la testa, ridacchiando: - A quanto pare alla fine hanno davvero visto il grande Byun Baekhyun all'opera.
Lui rise ancora più forte ed appoggiò la testa sulla mia spalla.

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