POV BAEKHYUN
Era passata una settimana dallo spettacolo e dal mio bacio con litigata e successiva fuga da Chanyeol. Durante tutta la settimana avevo cercato di comportarmi il più naturalmente possibile con lui: a lezione alternavo le volte in cui mi sedevo accanto a lui, a quelle in cui mi sedevo il più lontano possibile. Alternavo anche i momenti in cui mi sedevo al suo tavolo, con quelli in cui mi sedevo al tavolo di Taeyong.
Taeyong che, non sapevo se era una mia impressione o no, aveva cominciato a flirtare spudoratamente con me.
Certo, dopo che Chanyeol mi aveva aperto gli occhi sulle intenzioni del ragazzo, avevo iniziato a notare che spesso cercava di stare solo con me o che mi toccava e prendeva per mano.
Ma da qualche giorno era diventato proprio palese, il suo interesse.
Ogni volta che, in mensa, mi prendeva la mano o mi sussurrava qualcosa all'orecchio, il mio sguardo andava in automatico a Chanyeol e spesso i suoi occhi incrociavano i miei, per poi spostarsi sulla mia mano, unita a quella di Taeyong.
In quei momenti, il suo sguardo era così indecifrabile, che mi sentivo uno schifo.
Ai miei compagni di stanza avevo raccontato tutto quello che era successo e si erano divisi: Suho diceva di comprendere i miei dubbi; Kyungsoo era in modalità depressa, perciò se ne andava in giro a dire che l'amore faceva schifo e che dovevo lasciar perdere Chanyeol, perché l'amore non dura mai; Chen mi dava dell'idiota ogni volta che entravo in una stanza, da che pulpito poi, visto che tra lui e Xiumin non stava succedendo ancora nulla.
L'unica cosa positiva in quella settimana terrificante, fu il mio andamento scolastico. Avevo spaccato durante un test di canto, con la professoressa Taeyeon e Henry mi aveva fatto i complimenti per come avevo eseguito un brano al pianoforte, durante l'ultima lezione.
Quella mattina stavo vagando senza meta per il campo, quando mi sentii chiamare: il direttore urlava il mio nome, mentre teneva tra le mani un pacco di locandine e dei rotoli di scotch.
- Signor Byun aiutami, sta per cadermi tutto!
Corsi verso di lui e gli presi dalle mani i fogli: - Cos'è tutta questa roba?
- Le locandine per il ballo!
Lo guardai, confuso: - Le cosa?
- Locandine - Leeteuk si fermò davanti alla bacheca e ne appese una - A metà dei corsi facciamo sempre un ballo. Sarà sabato prossimo.
Guardai uno dei fogli che avevo in mano: erano davvero per un ballo, come quelli dei licei americani.
- Signor Byun, ti conviene andare di corsa dalla ragazza...
- Ragazzo.
- Ragazzo che ti piace a chiedergli di venire al ballo con te, prima che qualcun'altro lo faccia.
Il ragazzo che mi piace...
- E, signor Byun? - guardai il direttore che, in un batter d'occhio, mi mise in mano tutto ciò che teneva lui - Pensa tu ad appendere il resto.
- Ma... - provai a protestare, ma lui se n'era già andato.
Sbuffai infastidito e mi avviai per il campo, appendendo di qua e di là le locandine.
Finii poco prima di cena e mi trascinai in mensa, poi presi il mio pasto ed andai a sedermi accanto a Taeyong: quella sera era il suo turno.
Appena mi vide, il ragazzo sorrise: - Ciao, dove sei sparito per tutto il pomeriggio?
Sospirai: - Leeteuk mi ha incastrato ad appendere delle locandine in giro per il campo.
Taeyong mi mise una mano sulla gamba, proprio nell'esatto momento in cui Chanyeol entrava in mensa.
La mia speranza che non avesse visto svanì, appena vidi una scintilla di rabbia attraversare i suoi occhi.
Poi spostò lo sguardo e, presa la sua cena, andò a sedersi accanto a Sehun.
Lo stavo ancora guardando, quando Taeyong attirò la mia attenzione, dandomi un colpetto sulla spalla.
- Che locandine erano, quelle che dovevi appendere?
- Ah, per il ballo.
Il ragazzo sorrise e si girò per dire alla sua tavolata di amici che era già tempo del ballo.
- Quand'è?
- Sabato - risposi distrattamente: Chanyeol stava ascoltando attentamente Sehun e scuoteva la testa, guardandolo severamente.
Che stava succedendo?
Ero così concentrato su di lui, che non sentii la domanda che mi aveva fatto Taeyong.
- Baekhyun? - richiamò la attenzione ed avvicinò la sedia alla mia - Hai capito quello che ho detto?
Scossi la testa, arrossendo: - Ehm... no, scusami.
Lui rise ed iniziò a giocare con alcune ciocche dei miei capelli: - Sei carino quando sei distratto.
Oh dio. Arrossii ancora di più ed abbassai lo sguardo, perché lui era troppo vicino.
- Ti ho chiesto - continuò Taeyong - Se ti va di venire al ballo insieme a me.
Ammutolii e i suoi occhi imprigionarono i miei: e adesso?
Non sapevo cosa fare. Da una parte ero felicissimo che me l'avesse chiesto, perché Taeyong era mio amico e l'anno prossimo saremmo andati alla SAA insieme, inoltre l'avevo sempre trovato sexy, carino, senza complicazioni.
Ma dall'altra parte...
Impedii al mio sguardo di scivolare verso Chanyeol e lo incollai a quello di Taeyong.
Stavo per dirgli che poteva scordarsi che la serata finisse come sperava, perché sapevo che lo sperava, quando lui fece un gesto teatrale verso gli altri ragazzi.
- Ci andiamo tutti insieme! I ragazzi della Seoul Academy of Arts - sorrise.
- Io non lo sono, in realtà - dissi, ma Taeyong mi fermò con un gesto della mano.
- Non dirlo, tu sei assolutamente uno studente della SAA. Non ancora ufficialmente, ma per noi la tua ammissione è scontata, perché sei troppo bravo per esserne escluso.
Sentii il mio cuore esplodere: davvero mi ritenevano uno di loro?
Ignorai il fatto che il mio invito al ballo fosse diventato un invito per tutti ed annuii, contento. Finalmente ero compreso nel loro gruppo!
Poi un pensiero mi passò per la mente: e se Chanyeol mi avesse chiesto di andare con lui? Beh, gli avrei proposto di venire con me e Taeyong. Così almeno avrebbero deposto l'ascia di guerra e, magari, sarebbero diventati amici.
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Sound Music Camp
Fanfiction"Studio canto da quando ne ho memoria. Credo che, sentita la mia bravura, i miei genitori avessero deciso che, visto che avevo un talento, era meglio sfruttarlo. Con il pianoforte, invece, ho iniziato a sei anni, solo perché non ritenevo che il pia...