Ch. 12.5°

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...

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Benvenuto A.R.M.Y.!

Buona lettura!

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CH. 12.5°

Thanks  for the memories.
And, I'm sorry...:

● Jeon Jungkook' Pov. ●

{ Forse... non tutti i sentimenti sono inutili. Alcuni di essi, sono capaci di distruggere come riparare. Non credete? }

***

[ Busan. 3 Novembre, 4:45 p.m. ]

Osservai a lungo la porta davanti a me.

Ero indeciso se entrare o meno.

Ma era troppo tardi per tornare indietro, e infatti, una voce scura e roca mi richiamò sull’attenti.

«Ora può entrare signorino Jeon. Suo padre la sta aspettando.»

Deglutii silenziosamente, ringraziando con un inchino l'uomo venuto a reclamarmi. Anche se la mia paura era più che evidente, mi ricomposi. Assumendo un'aria molto più seria e indifferente.

Era ormai un giochetto per me. Mostrarmi forte e deciso davanti all’unico uomo capace di frantumarmi come vetro con inutili e pesanti parole.

Entrai dentro la fredda stanza delle visite, ornata soltanto di muri grigi e rovinati.

Davanti a me, vidi l’essere che mi diede la vita. E aggiungerei: purtroppo.

Presi un grande respiro, accomodandomi sulla sedia davanti a mio padre. Quella vicinanza, quello stretto contatto visivo; mi fecero rabbrividire. Nonostante ci fosse un resistente vetro a dividerci.

Presi la cornetta posta alla mia destra, portando questa al mio orecchio. Aspettando impazientemente che anche l'altro lo facesse.

«Ciao papà.» sussurrai, non appena anche lui aveva attaccato all'orecchio quella specie di telefono.

L'uomo di mezza età mi sorrise beffardo. «Ciao figliolo. È una mia impressione, oppure le tue visite stanno diminuendo rispetto a prima?»

Abbassai lo sguardo a quella domanda. Odiavo il contatto visivo. Soprattutto il suo. «S-si.. mh… la scuola mi sta tenendo impegnato. Mi spiace…» balbettai con voce sommessa, tentando di non farmi prendere dal panico.

«Ah… scuola eh? E io che credevo che non mi volessi più vedere. Sono pur sempre sangue del tuo sangue.» rise, schernendomi mentalmente. «E guardami negli occhi quando ti parlo, Jungkook.» disse duro.

Io non potei far altro che sottostare al suo ordine. Appena incastrai i miei occhi nei suoi, il mio cuore perse qualche battito. E la sola emozione che potevo sentire in quel momento era un grande senso d'odio unito al rancore. “lui non può più farti del male, calmati Jungkook.” Grazie subconscio, tu si che sai come calmarmi.

The Thread Of Fate - Filo Del Destino.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora