Ch. 20°

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[ Avviso: il capitolo contiene molta violenza. Chi è molto sensibile a una certa lettura, ne è sconsigliata la visione. ]

CARICAMENTO DEL SISTEMA...

CARICAMENTO CAPITOLO...

AGGIORNAMENTO TRAMA...

VIRUS IN FASE DI AGGIORNAMENTO...

BUONA PARTITA A.R.M.Y. !

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:).

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CH. 20°

○ Jeon Jungkook's Pov. ○

Death:

{ Avere la certezza di comprendere a pieno le nostre emozioni e quelle altrui, è come pretendere che un cieco possa vedere e un muto possa cantare. }

***

[ Busan. 3 Ottobre, 3:55 a.m. ]

La vita è fatta come un castello di carte. Si cerca di comporlo, pezzo dopo pezzo, con affinita cura; da renderlo così stabile e forte. Ma certe volte, non sempre si pensa che questo possa essere compromesso da una stupida distrazione, mandando in aria le carte che fino a poco prima tenevano in piedi quel castello. Non si pensa che, per una semplice folata d'aria, la sua stabilità può infrangersi. Non si pensa che basti anche un semplice tremolio, per distruggerlo completamente. Eppure molti, nonostante queste fattezze, tentavano disperatamente di ricostruirlo. Carta dopo carta. Minuto dopo minuto. Secondo dopo secondo. Con la speranza di renderlo ancora più forte di prima.

Ma come possiamo pretendere di rendere un castello fatto solo di carte, così fragile e debole, molto più resistente? Talmente delicato che, anche per un minimo respiro di troppo o per un picolissimo sbaglio, questo potrebbe cadere in mille pezzi?

La vita è proprio così: fragile, delicata. Dove basta anche del flebile vento per distruggerla. Incredibile come certi siano così audaci e pazienti da ricostruirla.

Io ho ricostruito anche fin troppe volte il mio castello. Carta dopo carta, perdendo persino una di queste con il tempo.

Ma adesso mi trovavo in una situazione dove le carte erano ormai sparse sul pavimento, e io ero diventato troppo impaziente per ricostruirle.

Il mio castello era volato via, accompagnato dal vento dei miei sbagli.

E, mentre percorrevo le strade notturne di Busan, sentivo la mia vita via via distruggersi solo per quello che la mia mente era in grado di recepire.

Nel frattempo che mi dirigevo a velocità spedita in contro alla mia meta più ambita, in quella notte senza luna a farmi da guida per sviare ai miei peccati, lasciai per la prima volta - in tutti questi anni - che la mia mente si liberasse da tutto. Dove solo i ricordi più belli potessero commandare il mio subconscio, senza farsi intrappolare nelle grinfie malefiche dei miei demoni.

Ripassai ogni momento della mia vita in semplici immagini impresse nella mia testa. Ricordai il sorriso di mia madre, quale è sempre stato il mio unico punto di forza. Ricordai un'altra volta che forma prendeva la mia risata nei momenti di pura serenità. Ricordai come l'incantevole musica mi accompagnò per anni durante i miei giorni all'ospedale. Ricordai come anche io, in passato, ero in grado di sentirmi felice.

The Thread Of Fate - Filo Del Destino.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora