Ch. 26°

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CARICAMENTO TRAMA...

CARICAMENTO PERSONAGGI...

CARICAMENTO COLPE...

89%...

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CH. 26°

*Hoseok's pov*

La bontà, non esiste:

{ L'essere umano tende a nascondere le proprie maledizioni dalla luce del sole, liberando poi questi errori al velar della notte, sottoforma di mille lucciole splendenti }

***

Se il livello di vuoto che proviamo si potesse quantificare, qual è il valore massimo che potrebbe raggiungere? Su una scala precisa, quale sarebbe il livello più insopportabile di vuoto che un essere umano possa mai provare? E se anche ci riuscisse, per quanto tempo convivrebbe con il nulla che gli preme sul cuore, come una matassa aggrovigliata di nebbia e ceneri? La mia risposta oscilla tra il qualche mese e alcuni anni, il tempo necessario che il nulla ci metterebbe per corrodere il corpo di una persona, fino a non lasciarci nemmeno un finissimo granulo di polvere.

Per come stanno le cose e analizzando il mio stato d'animo, potrei dare un numero preciso sul valore del vuoto che cominciò ad accrescere all'interno del mio petto, esattamente nel nucleo del mio cuore. Forse, in una scala da 0,01 a 99,999, dove il livello medio-basso è 39,999, il mio stato di vuoto avrebbe già superato il 60,999. E avrebbe continuato ad alzarsi, peggio di un tachimetro di un'auto da corsa su una strada vuota, nella quale non esisteva un limite massimo di velocità di percorrenza. Ecco, sì. Mi sentivo esattamente in quel modo. Un'auto che ad ogni secondo aumentava le velocità orarie, su una strada deserta, completamente incerta se al primo angolo avrebbe incontrato un ostacolo che l'avrebbe fatta finire fuori corsia, per poi ribaltarsi giù per un dirupo scosceso. Così, con i fanali ancora accesi, il fumo che usciva dal motore e il parabrezza spaccato, sarebbe rimasta semplicemente lì, abbandonata a sé stessa, consapevole che mai nessuno sarebbe andato lì per recuperarla. La sola differenza, è che io non ero ancora caduto all'interno di un dirupo e, probabilmente, era l'unica cosa che tanto desideravo in quel momento.

«Santo cielo Hoseok, mi rispondi?», una mano, stretta attorno alla mia spalla, continuava a scrollarmi, assieme alla voce fastidiosa di Jin che continuamente mi richiamava ed io, ormai privo di qualsivoglia forza metafisica, mi rifiutavo di ascoltarlo. Nella mia testa, c'era solo la voce di Namjoon che, con quel suo comune tono da mezzo ubriaco, mi diceva: "Perché dubitare delle persone che ti vogliono bene?". In cuore mio, avrei tanto voluto rispondergli con: "Perché... alla fine, anche chi ti vuole bene è capace di farti del male" e tu, Namjoon, ci sei riuscito. Nascondendomi ogni tua ricerca, ogni tuo pensiero, quando io stesso pensavo che riponessi totale fiducia su di me, che sono il tuo fottuto migliore amico, sei stato capace di distruggermi, quando fin dall'inizio eri a conoscenza della mia condizione. Conoscevi la parte più debole di me ed hai preferito approfittartene, come se il nostro patto non fosse mai esistito. I miei complimenti, sei stato capace di distruggermi con molto poco.

«Porca puttana, Hobi!», sentii uno schiocco molto forte arrivarmi alla parte destra del mio viso e, simultaneamente ad essa, un bruciore palpitante iniziò a farsi spazio nei muscoli del mio zigomo. Solo dopo capii che qualcuno aveva deciso di usare metodi a dir poco violenti per risvegliarmi da un sonno in cui non ero mai caduto. Senza rendermene conto, avevo afferrato il polso di Seokjin e per sua e mia sorpresa, lo feci pochi decadi dopo dello schiaffo, come se il mio corpo non rispondesse più al cervello e avesse preso un controllo proprio. Quando, oramai, riuscii a riprendere le redini del mio corpo e capacitandomi delle mie azioni, assieme a quello che era successo, digrignai i denti: «Ma ti è dato di volta al cervello?!» sbraitai, rosso di rabbia, «Non potevi evitarlo?», mi alzai dalla sedia, indicando al maggiore il punto che mi colpì.

The Thread Of Fate - Filo Del Destino.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora