The Thread Of Fate - Filo Del Destino.

Ch. 16°

CARICAMENTO CAPITOLO...

CARICAMENTO TRAMA...

TRAMA IN VIA DI SVILUPPO...

PERSONAGGI IN ELABORAZIONE...

CARICAMENTO SCELTE...

Hai scelto: Dare a Min Yoongi ancora del tempo.

Buona partita!

-------------------------

Finalmente!

Allora per voi c'è ancora un minimo di speranza.

O forse no.

Mah...

È davvero magnifico mandarvi sempre in costante confusione.

-------------------------

CH. 16°

Happiness:

{ La solitudine è una condizione psichica che porta il suo soggetto a estraniarsi dal mondo. Ma se questa non fosse altro che una scelta? Come si può aiutare qualcuno che ha una costante paura di mostrarsi per come appare? }

***

[ Busan. 1 Ottobre, 6:13 p.m. ]

Dopo che pronunciai quella semplice frase composta da solo due parole, andai a toccarmi le labbra. Ero palesemente scioccato per ciò che il mio corpo era andato a fare contro la mia volontà.

Perché avevo detto una cosa che non mi era nemmeno balenato in testa?

È come se lo avessi detto d' istinto. Un'istinto incontrollato, di cui io non ero affatto a conoscenza.

Guardai il biondo di fronte a me, cercando di fargli capire con lo sguardo ciò che la mia testa stava tentando di risolvere.
Un garbuglio infinito di fili e rovi erano impressi nella mia mente, non volendo farmi passare attraverso essi per scoprire cosa vi si nascondesse.

«Tu non vuoi ricordare, non è così?» chiese in un sussurro il più piccolo, avvicinandosi pericolosamente a me.

Aggrottai la fronte, e con tutto me stesso, mi allontai da lui di qualche passo. Nonostante il mio corpo stesse letteralmente cercando molta più vicinanza con l'altro, la mia testa diceva tutto il contrario.

Era davvero possibile sentire tutta questa voglia di contatto con qualcuno, dove perfino la mente non era nemmeno in grado di trovare anche un singolo e insignificante ricordo?

Scossi freneticamente il capo, non capendo la confusione che si stava insinuando nella mia testa; rendendola preda di misteriose immagini sfocate.

«Io... io, no. Cosa mi stai facendo?» ringhiai sotto il controllo della mia più completa ira contro me stesso. Una guerra tra cuore e mente, di cui si sapeva già chi era il vinto.

«Yoongi...» richiamò il mio nome in un borbottio sommesso, riducendo la nostra distanza di qualche centimetro.

Io mi allontanai di nuovo. Non sapevo se era per paura o per proteggermi, ma era come se sentissi la pericolosità in lui. Qualcosa che mi avrebbe presto distrutto, trasformando la mia anima in un semplice sospiro.