Prologo

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P.O.V Harry
Sono seduto sotto questa enorme quercia a intrecciare i fiori tra di loro creandone una coroncina. Mia sorella Gemma, 20enne ribelle, è andata a svagarsi con il suo cavallo Radish, un vero campione dal manto nero e uno sguardo di fuoco.
Mia madre sta mungendo le mucche e le capre mentre mio padre prende la legna.
Sento degli zoccoli sfrecciare di fianco a me è un forte vento far muovere l'erba.
«Ciao fratellino!!» grida mia sorella a galoppo si Radish.
«Hey Gems!...Divertita con la cavalcata?» annuisce allegra mentre smonta dal cavallo andandolo a posare nella stalla, dalla quale escono lei e nostra madre.
Appena finisco la coroncina me l'appoggio tra i miei riccioli e mi alzo dal prato pulendomi i vestiti.
«Hazza vieni ad aiutarci» mi grida mio padre venendo con della legna e mi dirigo verso di lui.
«Tieni piccolo porta l'ascia e sta attento che ti fai male» annuisco dirigendomi, con l'ascia tra le mani, nel capanno degli attrezzi e la appoggio su una mensola.
«A mangiare!!!» grida mia madre mentre tutti noi ci dirigiamo in casa e ci sediamo intorno al tavolo.
«Oggi mangeremo burro con pane e latte sia di mucca che di capra e un'insalata con carote e patate...Harry dopo vai a lavorare la lana che dobbiamo lavorare a maglia per creare i vestiti invernali» annuisco masticando pane e burro e gustandolo come sempre...È buonissimo!.
«Radish è velocissimo rispetto a quella piccola palla di pelo che ti porti appresso» ride Gemma riferendosi a nuvola, la mia dolce cagnolina.
«Domani parto per un po'... vi serve qualcosa?» «Per me va bene qualsiasi cosa...Oh devo andare a prendere le uova fresche e poi devo andare a tessere la lana!» dico andando verso il pollaio.
Prendo il cesto lì vicino e faccio attenzione alle galline mentre prendo le loro uova.
Appena ho visto in tutti i nidi esco fuori mettendo le uova nel contenitore di legno e lo ripongo sul tavolo della cucina dirigendomi successivamente nella costruzione dove lavoriamo la lana, mia madre arriva successivamente coni ferri da lavoro e incomincia a intrecciare vari colori di lana tra di loro, è davvero brava.
«Piccolo mio sta attento» mi avverte mia madre così torno a incentrarmi sul mio lavoro.
«Anne io vado tornerò questa sera o domattina ok?» sussurra mio padre entrando dado un bacio sulle labbra a mamma mentre lei ridacchia «D'accordo Des» «Ciao piccolo mio» sussurra mio padre scompigliandomi i capelli.
«Ciao papà...Mamma mi vado a divertire un po' con Nuvola» annuncio dirigendomi fuori seguito dalla cagnolina che saltella qua e là e rotolandosi nell'erba mentre abbaia felice.
«Forza nuvola andiamo a fare una corsa qui intorno» grido incominciando a correre sorridendo felice, adoro casa mia più di qualsiasi altra cosa a mondo!.
«Yuuuhuuuuu!!» grido ridendo e scendo leggermente la montagna, mentre mi lascio cadere indietro sull'erba e guardando il cielo. La coroncina sui miei capelli e accanto a me rotta e danneggiata mentre io riprendo fiato chiudendo gli occhi e beandomi della tranquillità.

Uomo di città e ragazzo di montagna. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora