Capitolo 14

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P.O.V Harry
Dopo che Louis mi ha fatto sedere sulla sedia a capotavola lui si siede all'altro lato del tavolo mentre vedo che sul tavolo i sono tante pietanze, un vassoio con tante cose strane e facendomi spiegare da Louis cosa sono.
Mozzarella e prosciutto e insalata, un'altro vassoio con gli spaghetti al sugo e su un'altro vassoio pane con del pomodoro in pezzettini messi sopra.
«E una cena all'italiana...» dice e io annuisco stranito. Mi alzo e con la sedia mi porto vicino a lui e incominciamo a mangiare anche se io mi faccio imboccare da lui.
«Piccolo mi perdoni?» domanda lui e io non so cosa fare lo perdono?, devo ancora essere arrabbiato con lui?...Lo guardò negli occhi e subito dopo abbasso lentamente lo sguardo annuendo.
«So Lou ti perdono...» sussurro insicuro e lui subito dopo mi stringe a se baciandomi i capelli e lo sento sospirare felice.
Ci incominciamo a baciare appassionatamente mentre mi siedo sulle sue gambe. Appoggia le mani sul mio bacino e incomincia a farmelo muovere avanti e indietro sulla sua erezione e gemo nella sua bocca.
Andiamo in camera e mi getta sul letto, mi spoglia e mi bacia tutto il busto compreso il basso ventre e i capezzoli.
«L-Louis...» dico in preda al piacere quando lui incomincia a muovere la mano sulla mia erezione su e giù.
Sento qualcosa entrare nel mio piccolo buco e grido dal dolore. «Lou...» singhiozzo leggermente e lui incomincia a muovere il dildo dentro di me.«Ti amo così tanto piccolo» dice e io non ne posso più prendo coraggio e aria e dico tutto in una volta «Lou voglio il tuo enorme cazzo dentro di me che mi scopa forte» subito dopo rimango senza fiato visto che lui mi ha penetrato subito con il dildo ancora dentro di me.
Grido in preda al piacere graffiando la schiena di Louis, presumo che gli altri ci stanno sentendo ma a me non oimporta minimamente.
«Si Louis così!!...Più a fondo!!...Più forte!!» grido finché non finisco l'aria nei polmoni e lui prende a spingere monto forte facendo addirittura sbattere la testiera del letto contro il muro.
Accende il dildo che incomincia ad andare su e giù molto velocemente come le spinte di Louis e io grido in preda al piacere venendo sui nostri ventri mentre Louis dentro di me stanco e soddisfatto chiudo gli occhi e l'ultima cosa che ricordo è Louis che mi dà un bacio sulle labbra e che mi toglie un ricciolo che è finito davanti al mio volto.

Uomo di città e ragazzo di montagna. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora