chapter eight

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-bill's pov

dove sono?
mi guardo il braccio, vedo che c'è una flebo.
mi giro intorno, vedo un'infermiera controllare diversi fogli che ha in mano.
b: "dove mi trovo"
i: "in ospedale, ma tranquillo va tutto bene"
b: "s-s-se lo dice lei"
i: "fuori ci sono dei suoi amici,va bene se li chiamo per salutarti?"
b: "s-si va bene?"
amici? e chi sono? io non conosco nessuno.

s: "bill, stai bene??"
b: "s-scusa ma chi sei?"
vedo questi tre ragazzi guardarsi disperatamente.
r: "non ti ricordi di me?"
b: "s-saresti?"
e: "bill! sono io! eddie!:
b: "ma-ma chi siete?"
s: "i tuoi migliori amici"
b: "m-ma io non conosco nessuno"
non capisco cosa vogliano queste persone da me.
s: "merda."
r: "porca troia"
e: "e ora?"
b: "m-mi potete spiegare p-perché siete qui?"
eddie (credo si chiami così) inizia spiegarmi tutto. lo guardo confuso.
b: "qu-quindi noi ci conosciamo?"
r: "GESÙ CRISTO BILL TI CONOSCO DA QUANDO HO 5 ANNI"
b: "d-davvero?"
r: "NO PER FINTA. MA SEI SCEMO?"
e: "richie calmati."
r: "n-no"
vedo il ragazzo in lacrime, non riesco seriamente a capire chi siano e perché siano qui. io non li ho mai visti, non li conosco.
s: "scusi infermiera, credo ci sia un problema: bill ha perso la memoria. dice di non conoscerci ma noi ci conosciamo da una vita."
i: "ah giusto. prima non ve l'ho detto ma quando ha provato a.. come dire-"
r: "COSA?"
i: "-ad impiccarsi è caduto dallo sgabello creando questa perdita di memoria."
s: "bill hai provato a suicidarti?? sai che puoi contare su di noi."
b: "m-ma io n-non vi conosco"
r: "PORCA PUTTANA BILL"
e: "richie, perfavore."
r: "NO EDDIE, NO. BILL NON SA NENACHE PIÙ CHI SONO. E SE RIMAMESSE COSÌ PER SEMPRE."
i: "devi calmarti, questo effetto durerà circa due settimane prima che diventi coscente"
r: "DUE SETTIMANE?! MA SCHERZA?!"
e: "dai richie. si è fatto tardi e ora dobbiamo ritornare a casa."
s: "già"
l'infermiera accomoagna i miei presunti amici fino alla porta.
devo ammettere che oggi non è stata una bella giornata.

-eddie's pov

richie sta perdendo la testa.
è furioso e non riesce a calmarsi.
e: "richie vieni qui"
adesso è tra la mie braccia e sto cercando di farlo sentire meglio.
r: "eddie scusa, oggi non volevo comportarmi così ma è stato più forte di me."
e: "no stai tranquillo. l'importante è che tu stia meglio"
r: "ora che sto da solo con te sì"
ci baciamo.
sono circa le 11.00pm e richie si è già addormentato, io devo tornare a casa ma non voglio svegliarlo perciò gli scrivo un piccolo bigliettino.
ora sono a casa ma mia madre non c'è.
da quando ha conosciuto joseph non è mai a casa e non le importa nulla di me.

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