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Ho smesso di contare i giorni, ho smesso di sperare, ho smesso di parlare. Non mi muovo neppure più, mi sento male e mi gira la testa da ore. Ho fame, e la mia aguzzina non si decide a portarmi del cibo. Vorrei dirglielo, ma non servirebbe a niente, ormai. Devo restare qui per chissà quanto tempo, e non me ne capacito ancora. Mi sembra di impazzire, qui rinchiusa.

Come se avesse captato i miei pensieri, Lauren entra nella stanza, porgendomi un piatto di pasta che osservo per parecchio tempo, per poi prendere la forchetta ed iniziare a mangiare. Cerco di darmi un contegno ma muoio di fame, così finisco tutta la pasta in dieci secondi. Lauren mi passa del pane che prendo con le mani che tremano. Poi dell'acqua. La osservo mentre si aggira per la stanza come una pantera, e quando si avvicina alla porta del garage credo che mi voglia far uscire ma si siede soltanto a terra, appoggiando la schiena sulla porta. Indossa un paio di anfibi nuovi, una maglietta nera e i pantaloni dello stesso colore. Mi sta guardando.

<< Va meglio?>> mi chiede.

Si sta davvero rivolgendo a me? Annuisco, stringendo tra le mani il bicchiere, perché voglio altra acqua. Lei lo comprende, perché si alza e prende la bottiglia per poi passarmela, ed io bevo come non faccio da giorni, con la sete che mi sta logorando.

Lauren torna a sedersi con la schiena appoggiata alla porta del garage, poi mi osserva bere, in silenzio. Non so come faccia ad aver ancora voglia di stare con me date le mie condizioni.

<< Devi sempre dirmi se hai fame>> mi dice guardandomi. Io annuisco di nuovo, perché ho paura di far uscire la mia voce.

<< Stai bene?>> aggiunge poi.

Annuisco.

Allora lei si alza, facendomi venire i brividi e viene verso di me, sedendosi accanto a me e portando le mani al mio collo.

<< Perché non mi parli?>> mi chiede.

La guardo negli occhi, verdi, poi deglutisco a disagio. Lauren sorride, inclinando la testa, in attesa di una mia risposta.

<< Perché ho paura>> dico, parlando dopo giorni di silenzio. Lauren mi guarda, poi mi accarezza la guancia.

<< Di me?>> chiede.

Annuisco.

<<Parlami>> dice alzando la voce, facendomi battere forte il cuore nel petto.

<< Sì Lauren>> dico tremando, ma non di freddo. Lei mi osserva, poi appoggia la mano sulla mia spalla e chiude gli occhi. Resto a guardarla come incantata, per parecchio tempo. Poi lei riapre gli occhi, facendomi sussultare.

<<Io non ti farò del male>> dice seria, accarezzandomi la spalla.

<<Va bene>> dico abbassando lo sguardo, quando sento le sue dita sotto al mio mento. Mi fa alzare il viso e mi guarda negli occhi.

<< C'è qualcosa che mi devi chiedere?>> dice seria.

<< Sì, una doccia magari>> dico sorridendo lievemente. Lauren mi guarda, poi sorride, scuotendo la testa. Passano alcuni minuti, poi annuisce e per me è un sollievo.

<< Riesci a camminare?>> mi dice alzandosi.

<< No, ho le gambe deboli>> dico la verità. Così lei fa qualcosa che non mi sarei mai aspettata. Mi prende in braccio. Mi aggrappo a lei, con forza e mi chiedo quanta ne abbia. Mi porta fuori dal garage, e la luce mi ferisce gli occhi, tanto che sono costretta a chiuderli. Quando li riapro noto che abbiamo appena fatto le scale e che siamo arrivate nella sua stanza, in un baleno. Lauren mi appoggia delicatamente sul letto, poi mi indica la porta del bagno.

<< Puoi fare il bagno, ma io ti controllerò>> dice seria.

<< Va bene. Che ore sono?>> chiedo curiosa.

<< Le ventitré>> dice lei, iniziando a rovistare nel suo armadio, poi mi porta della biancheria pulita e un paio di pantaloni ed una maglietta. Le osservo in silenzio, poi Lauren mi prende ancora in braccio e mi conduce al bagno.

<< Ce la fai a svestirti o devo farlo io?>> dice entrando nel bagno.

<< Ci penso io>> dico tremando di freddo. Mi fa sedere su uno sgabello, poi apre l'acqua della vasca ed io mi spoglio, sotto al suo sguardo di fuoco. Quando sono nuda, mi alzo dallo sgabello ma le gambe mi tremano. Lauren apre le braccia per reggermi ma ce la faccio, aggrappandomi alla vasca ed entrando. Il contatto con l'acqua tiepida mi fa sorridere, lentamente mi lavo, utilizzando il suo bagnoschiuma. Chiudo gli occhi, lasciandomi cullare per un momento dall'acqua, quando sento uno strano odore. Mi volto all'improvviso e vedo Lauren seduta sullo sgabello mentre sta fumando una sigaretta. Mi sta guardando ed io torno a lavarmi, sotto al suo sguardo.

Quando ho finito Lauren si alza, gettando il mozzicone nel water e tirando l'acqua, porgendomi un asciugamano ed aiutandomi ad uscire dalla vasca. Le mie gambe hanno ripreso colore e riesco a muovermi.

<< Posso, posso usare il water?>> le chiedo. Lei sorride ed annuisce, voltandosi e dandomi le spalle. Faccio i miei bisogni, chiudendo gli occhi e poi rialzo, guardando la sua schiena.

<< Ho finito>> dico e lei si volta, sorridendo.

<< Puoi vestirti>> dice uscendo dal bagno. Io la seguo e prendo la biancheria pulita, la sua, indossandola e prendendo poi i vestiti.

Lauren mi guarda, poi fa per prendermi ancora in braccio.

<< Che vuoi fare?>> chiedo tremando.

<< Ti riporto in cantina>> dice seria.

Io la guardo con la morte negli occhi, scuotendo la testa, fissando poi il letto che deve essere davvero comodo. Ci provo, ci provo con tutta me stessa.

<< Posso...posso restare a dormire qui? Poi mi riporti là, ma ti prego, non ce la faccio più a stare là dentro>> dico guardandola,

Lauren mi guarda con cattiveria, credo che voglia darmi uno schiaffo quando solleva la mano, ma la appoggia soltanto sulla mia guancia.

<< Va bene. Ma dormi con me>> dice seria.

Annuisco, non so che altro fare.

19 febbraio 2018

She loves control\\ Lauren (G!P)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora