Incrinature nello specchio

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"I tuoi occhi...".

Il cuore di Alicia aveva fatto uno strano balzo dentro al petto, cominciando poi a battere all'impazzata. Era la cosa più bella che le avessero mai detto. Peccato che fosse uno dei soliti scherzi di Elyza. Perché era uno dei soliti scherzi di Elyza, no?

Alicia la guardò incerta, vide che non diceva una parola, scrutava con tutta la sua attenzione una statuetta di porcellana di orribile fattura. Forse... Ma no.

All'improvviso trovò tutto ciò molto buffo, quasi irreale, e si mise a ridere.

"Dai, sul serio." le disse sorridendo. Elyza aveva il brutto vizio di fare battutine ammiccanti a chiunque, soprattutto alle ragazze a quanto pareva. Dava l'impressione che le piacessero tutte senza che nessuna la interessasse veramente. Ma c'era qualcosa nella frase che aveva detto, che le era sembrato diverso. O forse voleva che fosse diverso.

"Il ponte di Maincy..." le aveva risposto cercando di evitare il suo sguardo.

Poi senza aspettare una sua reazione aveva detto:

"Bene, io vado a letto. Buona lettura." aveva preso la bottiglietta d'acqua e se ne era andata di corsa, presa da un'improvvisa fretta. Di nuovo.

Alicia l'aveva seguita con lo sguardo. Aveva aspettato di sentire la porta della sua stanza serrarsi. Poi aveva chiuso di scatto il libro. E si era messa a piangere.

Avrebbe voluto che Elyza restasse lì con lei.

"Alicia!"

Sì sentì chiamare da una voce familiare. Aprì gli occhi. Di nuovo quello specchio, di nuovo il niente intorno a sé.

Al di là di quella barriera trasparente sta volta c'era Nick.

"Nick!" corse subito da lui. "Nick, perché te ne sei andato a Tecate? Perché mi hai abbandonata anche tu come la mamma?" il suo tono era disperato e cominciò immediatamente a piangere arrivando quasi a singhiozzare.

Suo fratello non le rispose, la guardava in un modo strano. Poi scoppiò a ridere.

"Che cazzo ridi, Nick?"

La indicò piegandosi in due dalle risate. Alicia pensò: "Ecco, è fatto di nuovo."

"Ti sei innamorata!" le disse a un certo punto riuscendo a riprendere fiato.

"Cosa???"

"Ti sei innamorata. Si vede, hai quello sguardo lì."

"Quale sguardo? Di cosa cavolo stai parlando?"

"Ma sì, guardati! Quello sguardo che hai."

E così dicendo e continuando ad indicarla mentre rideva, se ne andò immergendosi anche lui nella nebbia come aveva fatto sua madre.

"Dove vai? Dove cazzo vai! Nick! Stupido imbecille che non sei altro. Nick! Torna qui." gli aveva urlato con tutta la voce di cui era capace.

Ed eccolo lì, immancabile, il suo riflesso. Anche l'altra Alicia aveva qualcosa per cui ridere.

Ad un certo punto si bloccò, la squadrò e le disse:

"Chi esser tu?"

Prima che la vera Alicia, o almeno lei credeva di essere quella vera, potesse provare a rispondere a una delle più difficili domande di questa vita, comparvero accanto al suo riflesso anche Matt e Jake. Inclinarono tutti e tre leggermente la testa di lato e dissero in coro:

"Chi esser tu?".

Poi sullo specchio comparve una profonda incrinatura che lo attraversava dall'alto in basso, come una ferita che avrebbe per sempre lasciato una cicatrice.

La Volpe e La Cicogna [LEXARK]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora