Carte Scoperte

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"Elyza, che succede?" le aveva chiesto Alicia preoccupata.

E adesso come glielo diceva che quel gioco innocente e meraviglioso che avevano avuto l'ardire di concedersi si era trasformato in un tuffo dolorosissimo nel passato? Come glielo diceva che senza che ne fosse assolutamente consapevole le aveva spruzzato addosso il profumo di Adele (Dolce e Gabbana Light Blue, ci avrebbe giurato) e che adesso Elyza si trovava inzuppata dell'odore di lei, che aveva dimenticato e che ora le si materializzava nelle narici dolorosamente presente e reale? Era come averla a pochi millimetri dalla sua pelle, come averla dentro. E bruciava, bruciava come acido in ogni angolo dentro di lei. La sensazione fisica, precisa, di averla lì, di poterla toccare e non riuscire a vederla. Cercava di dominarsi per non sembrare impazzita, perché avrebbe voluto cercarla, guardarsi intorno e vedere se, magari... Fissò il soffitto con uno sguardo sconvolto e pieno di lacrime, respirava a bocca aperta prendendo l'aria a grandi boccate nel tentativo di calmarsi. Ma la situazione non faceva che peggiorare perché le portava dentro sempre di più quel profumo.

"Elyza, ti prego, dimmi che cos'hai!" Alicia aveva scavalcato il bancone e le si era avvicinata incerta, appoggiando preoccupata una mano sulla sua.

Oddio, la stava spaventando. Non voleva spaventarla, ma come poteva dirle del fantasma che era appena venuto a farle visita? Abbassò lo sguardo verso di lei nel tentativo di provare a dirle qualcosa. Per un istante le parve di scorgere la sagoma di Adele in lei e si sentì ancora più spaventata. Era sicuramente un effetto del profumo che manipolava la sua coscienza. Del resto una volta aveva letto in un libro che "il profumo è il vestito dell'anima."

"È solo..." provò a cominciare ma la voce le si rompeva in pianto e aveva paura che se avesse cominciato non avrebbe più smesso. Che la vecchia Elyza sarebbe riemersa e non ci sarebbe più stato spazio per la nuova.

"Solo?" provò a incoraggiarla Alicia guardandola negli occhi dolcemente.

"Ricordi..." disse flebilmente mentre una valanga di lacrime le scorrevano lungo le guance, impossibili da controllare.

Per un po' tacquero entrambe. Fu Alicia a rompere il silenzio.

"Di tua madre?" le disse incerta, anche la sua voce tremava.

"No..."

La ragazzina si mordeva le labbra mentre annuiva guardando intensamente il pavimento.

"Quel profumo... Credo fosse Dolce e Gabbana Light Blue. Lo usava sempre Adele." pronunciare il suo nome ad alta voce le aveva richiesto uno sforzo incredibile e le lacrime avevano inondato ancora di più il suo viso. Ormai piangeva, scossa da singhiozzi soffocati.

"Mi dispiace. Deve essere stata una persona importante per te." tentò di consolarla Alicia che continuava a guardare il pavimento mentre dondolava nervosamente una gamba.

"Sì, la prima ragazza che abbia mai avuto e l'unica che abbia mai amato." Elyza si accorse immediatamente dell'errore enorme che aveva fatto a pronunciare quelle parole che le erano uscite spontaneamente dal petto. Si irrigidì.

Accanto a lei Alicia si era immobilizzata, gamba compresa, e si era voltata a guardare un punto imprecisato alla sua destra. Poi la gamba aveva ripreso a muoversi più velocemente di prima.

"Volevo dire..." Elyza non sapeva come rimediare, avrebbe detto troppo in ogni caso. Quel tentativo di dialogo sincero e di apertura nei confronti dell'altra si era rivelato disastroso. Adesso aveva tutto intorno a sé l'odore di una persona che aveva amato e che non c'era più, fantasma riportato in vita da poche molecole intangibili, mentre sentiva sfuggirle via la persona che amava e che era presenza reale a pochi centimetri da lei.

La Volpe e La Cicogna [LEXARK]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora