capitolo 5

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"Lauren dai, non fare la guastafeste" la rimproverò Camila 

"Te l'ho detto, non faccio giochi per passare il tempo in macchina, mi riportano in mente dei flashback traumatici"

La cubana si voltò verso Lauren sollevando le sopracciglia

"Come diavolo fai a dire che i giochi fatti in auto sono traumatici?"

"Prova a trascorrere migliaia di ore in macchina con mia mamma, colei che ha inventato qualsiasi tipo di gioco per queste occasioni e prova ripetere questo per anni, poi ne riparliamo e inoltre, per essere sincera, se dovessimo giocare, visti i miei anni d'esperienza, vincerei in pochi minuti, quindi, invece di arrabbiarti, dovresti ringraziarmi per averti salvato dalla tua più totale umiliazione" ribatté la bruna sorridendo

Nel sentire quelle parole anche Camila si ritrovò a sorridere, nonostante avesse cercato di convincere Lauren a giocare con lei, certo non le importava più di tanto visto che ultimamente le loro conversazioni erano nettamente migliorate, tuttavia, sospirò e appoggiò la testa contro il sedile

"Andiamo, dov'è la ragazza che ha cantato 'can’t remember to forget you' la scorsa notte?"

"Lei è seduta proprio qui e potrebbe divertirsi a cantare Shakira e Rihanna ma non si divertiebbe allo stesso modo se dovesse fare dei giochi che consistono nel 'vince chi vede per prima il cartello o qualcosa del genere"

Camila sorrise pensando alla canzone che avevano cantato al karaoke la notte precedente, era stata scelta dal Dj perchè ne lei ne Lauren riuscivano a scegliere, così non appena partirono le prime note si resero conto di conoscerla e dopo l'imbarazzo iniziale il tutto fu estremamente divertente, in realtà l'intera giornata fu divertente, qualcosa che sicuramente non avrebbe immaginato di fare, prima l'Indicar poi il karaoke e vedere Lauren cosi felice fu inaspettatamente bello

"Inoltre non ci sarebbe nemmeno tempo per giocare visto che siamo appena arrivate a Chicago" chiarì la maggiore

Camila voltò la testa per guardare fuori dal finestrino e il respiro le si bloccò in gola per quella meravigliosa vista, ogni volta che si trovava in una nuova città provava sensazioni come questa, tutti gli edifici, la storia dietro quel determinato paese, la incuriosivano sempre, Lauren le lanciò un'occhiata prima di parlare

"Sei mai stato a Chicago prima?"

La cubana scosse la testa

"No, sono stata in molti posti ma mai qui"

"Dove altro sei stata?"

Camila inclinò la testa pensierosa mordendosi il labbro

"In alcuni posti"

Poteva dire dal breve sguardo che Lauren le aveva dato che la sua risposta era stata insoddisfacente e ridacchiò prima di parlare

"Mio padre era nell'esercito, quando ero più piccola abbiamo vissuto a Vancouver, Georgia, a Berlino per alcuni anni e alla fine, quando ero  adolescente, ci siamo trasferiti in California"

Mentre si fermavano a un semaforo rosso, Lauren si girò a guardarla

"E i tuoi genitori si sono stabiliti a Berkeley?"

Camila annuì sorridendo mentre ricordava le numerose discussioni che i suoi avevano avuto quando bisognava decidere dove stabilirsi, lei avrebbe voluto tornare in Germania ma era stata subito esclusa 

"Sì, non sarebbe stata la mia prima scelta ma ora posso dire che mi piace"

Lauren si limitò ad annuire, Camila continuava a guardarla senza sentire il bisogno di distogliere lo sguardo, in un primo momento la cubana aveva pensato che questa conversazione le avrebbe portate ad aprirsi sul loro passato ma si sbagliò, Lauren per lei era un po' un mistero, ed era un po' frustrante per la minore soprattutto perchè lei a differenza di Lauren era un libro aperto, inoltre, erano amiche ora o qualcosa di simile e sapeva che non era solo una conseguenza del loro accordo perchè la maggiore era stata vera con lei negli ultimi due giorni e in caso contrario era davvero una brava attrice, i suoi pensieri vennero interrotti quando si ritrovò catapultata in avanti a causa di una brusca frenata di Lauren

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