capitolo 1

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"Forza svegliati" urlò Camila mentre bussava rumorosamente alla porta della camera di Dinah. 

La aspettava la fuori da quasi mezz'ora e questo non sarebbe stato un problema se non avesse avuto una gamba appoggiata al muro con uno scatolone estremamente pesante posato sopra di essa che si aiutava a sostenere con la mano destra mentre con la sinistra continuava a bussare

"Dj muoviti, lo sai che non smetterò di bussare finchè non sarai in piedi"

Mentre alzava la mano per bussare nuovamente la porta si aprì rivelando la sua migliore amica con indosso uno dei suoi soliti pigiami di seta

"Che vuoi?" Esclamò infastidita

"È appena passato mezzogiorno e  qualcuno mi aveva promesso che mi avrebbe aiutata con gli scatoloni più pesanti"

Fu solo allora che Dinah spostò lo sguardo accorgendosi dello scatolone che la cubana stava sostenendo

"Cioè tu mi hai seriamente svegliata per costringermi a fare dei lavori forzati?"

Camila sorrise prima di rispondere

"Non ho costretto proprio nessuno, sei stata tu ieri sera che in preda ad una crisi di 'perdonami e sappi che mi mancherai da morire' mi hai detto che mi avresti aiutata quindi ti ho accatastato il resto delle scatole fuori dalla mia camera"

"Dammi un minuto" sbuffò la bionda "non ho intenzione di rovinare il mio bellissimo pigiama a causa tua" concluse mentre si dirigeva verso il suo armadio

Solo in quel momento Camila notò il corpo di Normani disteso nel letto della sua migliore amica e sussultò sentendosi quasi in colpa sapendo che aveva svegliato anche lei ma quel lieve senso di colpa scomparve abbastanza rapidamente in quanto Dinah non era da meno con lei

"Buongiorno Mani" disse prima di avvolgere entrambe le braccia intorno allo scatolone ed allontanarsi

Quando raggiunse il parcheggio tirò un sospiro di sollievo vedendo la sua macchina, posò la scatola a terra e iniziò a guardarsi intorno, il complesso di appartamenti dove vivevano non era molto bello ma era sicuramente migliore di molti altri, gli appartamenti erano abbastanza grandi e ad un paio di chilometri dall'università, proprio per questo motivo la maggior parte degli affittuari erano studenti come lei e Dinah, si erano trasferite all'inizio di Agosto e furono molto fortunate a tovare questo appartamento, soprattutto se si considera il fatto che fu dato a loro solo quando lo studente che viveva li precedentemente venne cacciato dal proprietario, Camila di solito non era una persona che godeva della sfortuna altrui, ma in quel caso ne era stata grata, iniziare la facoltà di medicina senza un posto decente in cui vivere non sarebbe stato l'ideale, una volta distolta dai suoi pensieri si passò una mano tra i capelli ed aprì lo sportello posteriore, c'erano già alcune cose all'interno, un kit da pronto soccorso, dell'acqua e alcuni oggetti che stava portando a casa dei suoi genitori in California dove sarebbe rimasta per i prossimi due mesi, aveva deciso di tornare a casa per l'estate e questo viaggio in macchina da Baltimora alla California era stato qualcosa che aveva atteso con impazienza per mesi, aveva  pianificato metodicamente tutte le fermate che intendeva fare, le aveva contrassegnate accuratamente su una mappa cartacea che aveva nel portaoggetti nel caso in cui il navigatore decidesse di abbandonarla e quel viaggio tanto atteso iniziava oggi, anzi se doveva attenersi alla sua tabella di marcia sarebbe iniziato tra meno di un'ora. Mentre allungava le braccia per prendere la scatola che era per terra e sistemarla nella parte posteriore della sua auto, la porta del suo appartamento si aprì rivelando Dinah che aveva tra le braccia una delle scatole più pesanti e due giganti borse sulle spalle, la bionda diede un calcio alla porta dietro di lei in un modo che in genere le avrebbe riservato uno dei soliti rimproveri da parte di Camila a causa di possibili danni ma quest'ultima considerando che stava facendo questo per lei, decise di restare in silenzio, nel giro di pochi istanti le era di fronte.

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