4. Lupo Grigio (pt.1)

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Quando si era alzato quella mattina aveva sentito che qualcosa non andava, era come un formicolio sulla nuca, come se avvertisse che qualcuno, che non ci doveva essere, fosse lì. Aveva passato la mattina con questo formicolio che gli faceva prudere le mani, quasi si dovesse muovere a cercare quel qualcuno perché... perché... non sapeva esattamente per quale motivo ma sentiva che lo doveva trovare, per questo motivo era nella foresta, per questo motivo si era trasformato nella sua versione lupesca. Annusava attentamente l'aria, cercando con estrema calma quella presenza estranea. Aprì la bocca prendendo un bel respiro e saggiando con più sicurezza gli odori presenti. C'era odore di sangue e di cervo, avvertiva un fievole e stantio profumo di adrenalina seguita da un odore di paura improvvisa. Poi, con il leggero venticello che soffiava avvertì un'odore così estraneo come così familiare, cominciò a seguire l'odore, una strana sensazione gli attanagliò lo stomaco, come se fuoco e ghiaccio si fossero scontrati nelle sue viscere. Si mise a correre in silenzio, quasi fosse un vero lupo le sue zampe si muovevano sul terreno senza emettere un suono e gli occhi brillavano di un intenso azzurro. Si arrestò di colpo, l'odore del lupo era svanito, immerso in quello acre dell'aconito e in quello forte e dolce del bosco.
Sentì dei passi farsi vicini, l'essere trotterellava cauto e lento. La prima cosa che vide furono gli occhi, d'un giallo intenso che brillava, poi il muso affilato e le orecchie appuntite, dopo notò il pelo, era scuro quasi nero, anche se tendeva molto di più su una tonalità di grigio che di nero.
Alzò il muso e mosse le orecchie in un approccio gentile verso lo sconosciuto. Il lupo annusò l'aria e mostrò i denti amichevole.
Derek inclinò leggermente il capo avvicinandosi con passi felpati verso l'ospite. Questi abbassò il muso cominciando a camminare lentamente verso di lui. Il suo lupo sapeva che l'esemplare che aveva davanti non era lo stesso di cui stava seguendo le tracce, questo era un po' più grande e nel suo odore non c'era mischiato quel retrogusto dolce-amaro che invece si portava dietro l'altro. Il Lupo si avvicinò ancora un po' guardandolo dal basso, poi emise un leggero mugolio, una sottospecie di borbottio che cercava di comunicargli qualcosa. Derek non capì, principalmente perché non era abituato al linguaggio dei lupi, pieno di movimenti, mugolii, borbottii, ringhi e uggiolii, ma anche perché il Lupo davanti a lui aveva emesso quei segnali con tanta calma e lentezza che non era stato neanche il grado di percepirli. Lo fissò di nuovo negli occhi e sia i suoi che quelli del lupo grigio si illuminarono.

Parrish rinfoderò la pistola quando distinse l'odore che proveniva dal sottobosco, poco dopo averlo riconosciuto, Scott spuntò da dietro un albero e lo fissò con i suoi occhi rossi, come a dargli conferma che era lui.
《Lo hai sentito anche tu?》La voce dell'ormai quasi sceriffo sembrò rimbombare nella calma statica del bosco, l'odore del sangue rappreso era acre nelle narici dei due mutaforma.《Sì, è da ieri sera che si muove.》L'Alpha si mosse volgendosi verso il mastino infernale, i loro occhi si incrociarono voltandosi in sincrono verso i due cadaveri presenti.
Si abbassarono osservando i due uomini. Il primo, il più grosso ed anche quello che si trovava più vicino a Parrish, aveva diversi ematomi evidenti per i bracci e il viso e la gola squarciata, il secondo, il più piccolo ed il più lontano, presentava diversi morsi su tutto il corpo che si intravedevano dai vestiti strappati anche se era chiaro che fosse morto per l'enorme squarcio che aveva nell'addome.
《A quanto pare abbiamo a che fare con un mutaforma completo.》La voce di Scott attirò l'attenzione del vice sceriffo.《In che senso un mutaforma completo?》Scott si voltò a guardare Parrish negli occhi.《Un mutaforma viene definito completo quando riesce a padroneggiare tutto il suo potere, così da poter definitivamente cambiare forma, -Fece fuori uscire gli artigli e volse lo sguardo sui cadaveri, poi li ritrasse come a far capire cosa stesse cercando di spiegare.- è molto facile che sia un Kanima o un Coyote mannaro a diventare completo invece delle altre creature sovrannaturali, perché il loro processo si attiva quando non hanno padronanza della situazione, però... qui non si tratta né di un Coyote né di un Kanima...》Riportò lo sguardo su Parrish che continuava a fissare il sangue ormai assorbito dal suolo.《...ma di un lupo...》La voce del mastino infernale fu quasi gelida, guardò la serie di  impronte fresche e Parrish l'avrebbe riconosciute tra mille.

Derek avvertì solo in quel momento l'odore di sangue secco sul lupo davanti a lui, aggrottò la fronte scrutando quasi diffidente il giovane. Sapeva che non poteva aver ucciso nessun umano perché i suoi occhi erano gialli come quelli di un qualunque Beta, il Lupo ripeté il movimento d'orecchio e il mugolio di poco prima, solamente più velocemente, questa volta Derek riuscì a captare qualche sillaba un "Dove" e uno "Scappare" arricciò il naso, non capiva cosa gli volesse dire e l'odore di sangue si fece più intenso anche se il Lupo non si era mosso di un centimetro. Derek prese un profondo respiro sentendo il frusciare del vento nelle orecchie. Vento? Quale vento? Non soffiava un alito d'aria! Rizzò le orecchie. Si scostò appena in tempo, prima che una freccia gli trapassasse da parte a parte la testa, il Lupo grigio si allarmò, fiutò l'aria e scappò verso la foresta. Derek prese a ringhiare quando, da dietro un'albero spuntò un ragazzo, aveva un arco in mano ed una freccia nell'altra. Osservò velocemente i capelli raccolti in una crocchia e gli occhi scuri privi di riflesso.《Ops! È scappato! Ma non importa, perché ora ho davanti una preda più succulenta!》Si passò la lingua sulle labbra con fare lascivo, incoccò la freccia e tese la corda.《Su, fammi divertire!》Il ragazzo davanti a lui rise scoccando la freccia che Derek schivò per un soffio.《Bene, allora è vero! Sei proprio tu!》Non capì di cosa stesse parlando, si concentrò invece nel guardarlo mentre tirava fuori un'altra freccia. Teneva la gamba destra parecchio in avanti, era scoperta dal suo raggio d'azione, aveva un piccolo piano per rallentarlo. Mentre  il ragazzo stava per incoccare la freccia Derek si spinse in avanti, aprì le mascelle e le richiuse con un poderoso strattone sul polpaccio del ragazzo, tirò indietro, cercando di non sentire la puzza di sangue secco che si portava appresso, il ragazzo rise di gusto e piantò con forza la freccia nel fianco del lupo nero. Derek lasciò la presa indietreggiando e ringhiando in direzione del ragazzo. Lo fissò di nuovo negli occhi e rimase interdetto quando quelli del giovane cacciatore si illuminarono di azzurro, un azzurro freddo e profondo, proprio come il suo. Era un lupo? Allora perché lo stava attaccando? Spostò veloce lo sguardo sulla gamba morsa poco prima e la trovò intatta anche se aveva sentito chiaramente il sapore del sangue nella bocca e il muscolo del polpaccio staccarsi. A lui non piaceva scappare, e non sarebbe scappato, fece scattare le mascelle intorno all'asta della freccia, strattonò ritrovandosela in bocca e la buttò per terra, non sarebbe scappato. Il ragazzo rise incoccando un'altra freccia, tirò la corda e scoccò.

Derek si rialzò, una freccia gli passò sopra, se non avesse abbassato in tempo il capo si sarebbe ritrovato la testa trapassata da parte a parte. Quel ragazzo era maledettamente bravo.  Ringhiò arricciando le labbra e mostrando i denti.  Il ragazzo rise divertito.《Perché non mi attacchi? Che c'è hai paura di me?》La smorfia che aveva in volto passò dal divertito all'arrabbiato, gli occhi brillarono d'azzurro ed un ringhio lasciò la sua gola. Nel momento stesso in cui avvertirono l'odore di Scott si fermarono, Derek pronto a riceve -non sapeva come- rinforzi e l'altro pronto ad attaccarlo. Vide spuntare dal bosco il Lupo grigio, che aveva incontrato prima, e poco dopo Scott lo affiancò. Il Lupo ringhiò verso il ragazzo che riprese a ridere in modo isterico.《Togliti di mezzo! Sei stato inutile prima e lo sarai oggi!》Il ragazzo fece un passo avanti ed il Lupo ne fece un altro, anche lui in avanti, continuando a ringhiare e rizzando il pelo.《Non farmi ridere! Tu li vuoi proteggere?》Il ragazzo rise, incoccò una freccia e la puntò sul Lupo grigio.《Se non ti levi da solo, allora ti leverò io!》Stava per scoccare la freccia quando lo avvertì, l'odore del fuoco e della cenere si fece avanti, Parrish si palesò accanto al Lupo.
Derek non seppe quale fu il motivo che fece voltare il ragazzo e lo fece andare via, anche perché, come disse lui,《Non è il numero che mi spaventa.》

Dawid-Il tempo di un momentoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora