Angolino-dell'autrice-che-
si-vorrebbe-sotterrare:
Sono di nuovo in ritardo!
Yeeeeeeee!
Ma tanto lo so che mi amate
lo stesso😏
Dopo queste dovute scuse, ora
vi lascio al capitolo!
🙃Theo sbatté la porta di casa, l'acqua piovana che gli gocciolava dai capelli zuppi. Camminò traballante e riuscì ad arrivare in cucina, si appoggiò al legno solido dell'isola e sentì le ginocchia cedere. Scivolò sul pavimento, bagnandolo. Da quant'era che non sentiva un sentimento così forte? Quanto tempo era passato dall'ultima volta che lo sconforto lo aveva posseduto così violentemente?
Che la paura lo aveva devastato tanto?
Da quant'era che quella sensazione, l'abbandono, non si faceva così pressante?
Provò a ricordarlo, ma gli apparve tutto sbiadito, lontano, come immerso in una nuvola di fumo, di doloroso fumo grigio. I ricordi della sua infanzia erano offuscati e a mala pena riusciva a scorgere qualcosa e quel poco che scorgeva era breve, veloce, come un lampo di luce che abbaglia gli occhi e poi fugge via timoroso delle conseguenze. Sentiva chiaramente che qualcosa lo bloccava, che quel fumo dalla presenza triste che lo respingeva non era opera sua.
Strinse la testa fra le mani quando uno di quei lampi di luce fu più forte e abbagliante.<<Theo, la mamma e il papà ti vogliono tanto bene, sono solo severi.>>
Il sorriso di sua sorella era gentile, il suo tocco sui lividi del braccio consolatorio.
Non capiva cos'avesse di così sbagliato lui da esserne punito.Si morse il labbro a sangue pur di non urlare e si conficcò gli artigli nelle tempie, la testa che bruciava e pulsava dolorante. Il suo Lupo che piangeva disperato e la sua parte Coyote che spingeva, testarda, quel dolore lontano da lui. Un altro lampo di luce gli offuscò la vista e vide davanti agli occhi il contorno sfocato di una figura scura. Era muscolosa e slanciata, sicuramente di un corpo maschile. Un rumore noto, di scricchiolii e cigolii gli fece sgranare gli occhi, dietro di lui comparvero altre due figure scure, maschili, il fiato usciva pesante dalle maschere che i tre portavano sul volto. Quello in mezzo, con il bastone, lo alzò, puntandolo verso di lui. Ma non emise i soliti rumori incomprensibili, bensì pronunciò due parole.
<<Damnatio Memoriae>>
Tutto si fermò e Theo si bloccò con gli occhi sgranati. Quel fumo che prima lo allontanava ora lo aveva accolto e finalmente aveva capito. L'ultima volta che aveva sentito così indistintamente la paura, lo sconforto, la tristezza e il dolore era successo molti anni prima, prima ancora di aver ucciso sua sorella, quando credeva ancora di essere amato dalla sua famiglia.
Si riscosse nel momento in cui le sue orecchie percepirono qualcuno bussare con forza alla porta, la testa prese a marterlargli e quei ricordi che prima erano così vividi tornarono nebbia lasciando il vuoto tra i suoi pensieri.
《Theo! Theo! Puoi aprire la porta? Ho bisogno di parlarti...》 la voce di Liam lo colse alla sprovvista, non pensava che qualcuno di quel branco lo avrebbe seguito, anzi credeva che l'avrebbero lasciato andare, così da far tornare le cose come prima, ignorando la sua esistenza e lui... lui che avrebbe fatto dopo? Si issò usando il piano dell'isola come appoggio, la testa gli girò e i pensieri gli vorticarono in testa come nuvole nere cariche di pioggia. Voleva aprire la porta, ma rimase lì, con le mani strette sul piano in legno e le gocce d'acqua piovana che gli si asciugavano addosso. Provò a fare un passo, ma il suo lupo ringhiò impaurito e lo fece bloccare. Si passò una mano tra i capelli fradici e li spostò dalla fronte.
《Che vuoi Liam?》
Parlò senza accorgersene, con gli artigli che uscivano e graffiavano il piano in legno e gli occhi che brillavano d'oro per la tristezza. Era stanco Theo, era davvero stanco di essere solo, di tenere per sé i suoi pensieri, di non poter piangere la sua infanzia e la sua perdita, era così stanco che quella tristezza che provava, la provava solo per inerzia e sentiva crescergli dentro il vuoto, quel vuoto che lo aveva accompagnato per così tanti anni prima che Kira lo spedisse all'inferno da sua sorella.
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Dawid-Il tempo di un momento
FanfictionVoglio raccontarti una storia. La storia di un ragazzo...