2. La Risposta.

181 16 7
                                    

Ogni volta che tornava lì, un alone di pace e calore la circondava. Hermione era certa che la Biblioteca di Hogwarts non l'avrebbe mai tradita su quel punto: ogni volta che aveva bisogno di scappare via, di calarsi, di sentirsi al sicuro, e in tanti, tantissimi altri casi, tutti quei libri e la sapienza che trattenevano in essi, l'avrebbero di certo aiutata.

Hermione si sedette al suo solito posto: di fianco ad una finestra che dava sul lago, la luce del tardo pomeriggio lo faceva brillare di una strana ma intensa sfumatura di arancione, e illuminava la Biblioteca di una luce calda e accogliente, rendendo tutto più morbido, come se ogni libri potesse essere una carezza.

La ragazza poggiò la borsa di fianco a sé, e poggiò la schiena contro lo schienale. Le lezioni erano finite da poco più di mezz'ora, e anche se non aveva pressoché nulla da studiare o da trascrivere, ci teneva lo stesso a visitare quel luogo il primo giorno del nuovo anno scolastico. Harry e Ron erano già saliti in Sala Comune, mentre lei si era diretta lì, dove aveva trovato la Biblioteca quasi del tutto vuota, tranne per la bibliotecaria, che le aveva lanciato un'occhiata a metà tra lo scortese e il cordiale – se mai potesse essere possibile qualcosa del genere.

Probabilmente ricorda ancora quella volta con Draco, pensò Hermione mentre un sorriso compariva sulle sue labbra al ricordo.

Sapeva che prima o poi avrebbe dovuto incrociare il ragazzo in quei corridoi tanto accoglienti per lei e per tantissimi altri studenti, e sapeva anche se lo avesse evitato troppo a lungo lui avrebbe di certo trovato un modo per incastrarla. In più, non si sentiva nemmeno nella posizione di evitarlo, dato che sapeva di dovergli una risposta.

Per questo si era recata lì: se Draco la conosceva almeno la metà di quanto sosteneva, allora avrebbe saputo dove trovarla, e sapeva anche che a quell'ora quasi nessuno era in Biblioteca, soprattutto il primo giorno delle lezioni, quando nessuno aveva ancora ripreso completamente il ritmo di dover studiare e consultare libri a volte anche fino a tarda notte.

Infatti non ci volle molto prima che il ragazzo si sedesse di fronte a lei. La luce del tramonto era così forte che donava anche alla sua pelle così pallida una tonalità scura e calda. I suoi capelli biondo platina sembravano quasi dello stesso colore del lago in quel momento, e i suoi occhi grigi era così caldi che per qualche secondo Hermione rimase semplicemente a guardarli, perdendosi in essi. Le labbra sottili di Draco erano piegate in un leggere sorriso, ma che lasciava trapelare tantissimo, mentre aspettava, forse, che fosse lei la prima a parlare.

Così lei lo fece: «Sei stato molto antipatico con Harry, alla partita».

Draco ridacchiò, abbassando lo sguardo e scuotendo la testa. «Adesso so per certo che non stavi pensando la stessa cosa che frullava a me in mente».

«No di certo», rispose lei, trattenendo una risata. «E non voglio nemmeno saperlo». Ne sei sicura?

«Peccato», disse lui con un ghignò, allungando un braccio sullo schienale dietro di sé. Indossava soltanto una camicia bianco immacolato, così leggera che Hermione riusciva a vedere il profilo del suo petto e la sua pancia piatta sotto di essa. Era certo che Draco l'avesse indossata di proposito, ma la sua natura femminile le imponeva di non prendersela, ma anzi di apprezzare.

«Tu dici?».

«Avrebbe potuto piacerti la mia immagine», Draco si picchiettò la tempia con due dita, senza staccare gli occhi da lei. «A Molte ragazze avrebbe fatto davvero molto piacere»

«Sono certa che molte ragazze non apprezzerebbero di essere immaginate nude o a fare sesso», rispose schietta lei, raddrizzando la schiena e poggiando i gomiti sul ripiano del tavolo. Ormai le parole del ragazzo, qualsiasi esse fossero, non la sorprendevano più e né la scioccavano, ma anzi un po' non vedeva l'ora di essere sola con lui per poter capire ancora meglio come funzionava la sua testa, fin dove si sarebbe spinto a raccontarle davvero cosa lui stesse pensando.

Scordati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora