Era lì con la sua Eleonora , su un prato a fare un pic-nic. Lei bella come sempre, con la sua chioma fluente tra cui si confondeva, per il colore, con la collanina che teneva al collo. Quella collana era un suo regalo, e Sandro andava fiero di aver scelto un regalo così azzeccato; quello che lo aveva colpito era la pietra dura al centro, un piccolo zaffiro di un blu intenso. La guardò ancora bene negli occhi e quel qualche chilo di troppo, non sminuiva la sua bellezza. Si avvicinò alle sue labbra...un odore intenso cominciò a riempirgli il respiro, facendolo sempre di più soffocare. Aprì gli occhi e la stanza cominciò a girargli si sentì sprofondare nel letto...stava chiudendo gli occhi...tuonò la sveglia si alzò di scatto e corse davanti alla finestra aperta. Restò stupito davanti a quel cielo rosso porpora. Chiuse la finestra, mise il maglione che la sera prima aveva tolto per indossare il pigiama, sul naso e sulla bocca ed uscì dalla sua camera da letto chiudendosi la porta alle spalle. Andò subito a controllare David. Girò la maniglia cercando di non fare rumore. Lì dentro l'aria era si viziata, ma non avvelenata. Accostò la porta, scese le scale e accese la macchina del caffè, mentre accese la tv e venne a conoscenza della verità.
STAI LEGGENDO
David
Ciencia FicciónIn una località italiana, una famiglia si ritrova in una situazione mai vista prima restando succubi di un gioco molto più grande
