27/03/2019

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Era ben una settimana che David e suo padre non uscivano di casa per colpa di quelle nubi, che pian piano andavano sempre più a diradarsi lasciando però il segno del loro passaggio sul suolo, ma anche su macchine e case, facendo vivere i cittadini sotto un perenne filtro rosso. La casa non era ordinata come prima, sia per colpa dell'umore di padre e figlio, ma anche per la loro pigrizia, preferivano sfidarsi con la Playstation o ad infinite partite di giochi da tavolo piuttosto che riordinare tutto. Così dal lavandino si ergevano quattro colonne, di piatti e stoviglie sporche, alte quasi mezzo metro. Dal salotto, dove trascorrevano ormai la loro intera giornata, si vedeva benissimo lo stato della cucina poiché le la casa si articolata in una grande open space al piano inferiore, dove si trovava anche un piccolo bagno. Al piano superiore al contrario regnava l'ordine assoluto. Le due stanze da letto erano perfettamente in ordine. La stanza di David era composto da mobili di un grigio chiaro, perfetti per il colore neutro delle pareti. I mobili erano ancora nuovissimi, infatti erano stati comprati circa due anni prima . Ciò che spiccava nella stanza era una libreria che, invece di libri, ospitava dei vinili ancora sigillati nella confezione originale. David teneva alle cose da collezione! Ne aveva iniziate tante, ma le aveva tutte interrotte per un motivo o per un altro. La stanza di Sandro invece era stata pulita con un aspirapolvere, è avevano fatto molta attenzione a non respirare quelle polveri. Di gusto più classico presentava mobili di un mogano scuri ospitati in pareti molto chiare con composizioni dorate. Cioè che non poteva non notarsi era una mensola ospitante alcune foto che ritraevano Sandro ed Eleonora. Su una lei teneva in braccio il piccolo David ancora lattante. Alla fine del corridoio in cui si trovavano gli usci delle camere da letto e quello di un terzo bagno, si trovava anche uno studio in cui Sandro teneva tutti i suoi libri in una libreria componibile dai colori scuri. I generi che trattavano andavano dalla saggistica all'azione, dal fantasy ai gialli. Sandro non leggeva i libri, li divorava e aveva approfittato di quei giorni per leggerne alcuni che gli interessavano ma per colpa lavoro era stato costretto a consegnarlo "al suo altare degli idoli" così lo chiamava. Dopo questa settimana trascorsa in casa potettero uscire fuori e ricominciare le loro vite normalmente.

Un uomo nella penombra tamburellava una scrivania nervosamente. Sembrava che aspettasse qualcosa o qualcuno. Ad un tratto squillò il telefono e con un balzo felino rispose. Si sentirono parole in una lingua orientale. Poi staccò. È una risatina inondò la stanza.

DavidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora