Intanto Jungkook ripeteva a Taehyung i soliti avvertimenti nei suoi colloqui notturni.
"Ma non vedi quale pericolo ti sovrasta? La sventura, per ora, ti minaccia da lontano, ma se tu non prendi tutte le precauzioni, essa presto ti piomberà addosso. Quelle perfide streghe stanno architettando contro di te una trappola infame, come quella di persuaderti innanzitutto a scoprire il mio aspetto e tu sai, invece, perché te l'ho ripetuto più volte, che se mi vedi, poi non potrai più vedermi. Quindi se quelle perfide torneranno da te con cattive intenzioni, e senz'altro torneranno, lo so, non parlare con loro e se questo per il tuo carattere semplice e il tuo buon cuore proprio non ti sarà possibile, almeno non ascoltare e non dire una parola che riguardi tuo marito."
Taehyung non avrebbe potuto sopportare un'esistenza senza il suo amato sposo, nonostante non ne conoscesse le sembianze, la sua dolcezza ogni volta che lo sfiorava, che lo possedeva, lo avevano completamente rapito. Il giovane era follemente innamorato e così anche Jungkook che continuava a ripetergli di stare attento a quelle due, malvagie e corrotte dall'invidia. Ma Taehyung amava le sue sorelle e non avrebbe mai potuto ignorare la loro sofferenza, anche se finta ma questo lui non lo sapeva.
Ma intanto quei flagelli, quelle orribili Furie, gonfie di veleno come vipere, avevano preso il mare. E allora quello sposo sempre fuggente, ancora una volta ammonì il suo amato Taehyung.
"È venuto il giorno supremo, il momento decisivo: un nemico del tuo stesso sangue, ha preso le armi, ha levato il campo, muove contro di te, dando fiato alle trombe. Sono le tue sciagurate sorelle che hanno impugnato la spada e cercano la tua gola. Ohimè, mio dolce Taehyung quali grandi sventure ci sovrastano. Abbi pietà di te, di noi e con il tuo scrupoloso silenzio salva dall'imminente rovina la casa, lo sposo, te stessa. Evita di vedere, di ascoltare quelle femmine scellerate, che non puoi più chiamare sorelle dopo che ti hanno dichiarato odio mortale e hanno calpestato i vincoli del sangue, quando compariranno su quella rupe e come sirene faranno echeggiare le rocce dei loro funesti richiami."
Con parole soffocate dai singhiozzi Taehyung supplicò il suo sposo.
"Da tempo, credo, hai avuto le prove della mia fedeltà e della mia discrezione; tuttavia voglio nuovamente dimostrarti la fermezza del mio animo. Soltanto devi ancora una volta dire al nostro Zefiro che obbedisca ai miei ordini e, in cambio del tuo aspetto divino che mi nascondi, lasciare almeno che io riveda le mie sorelle. Suvvia, ti prego, per questi tuoi capelli profumati e fluenti, per queste tue guance morbide e lisce come le mie, per questo tuo petto che spande non so quale ardore. Ti supplico con le preghiere più ardenti, più umili, lascia che io riabbracci le mie sorelle, fa contento il tuo Tae che ti è fedele e ti ama. Il tuo volto io non lo voglio più conoscere, la notte per me non ha più ombre: ho te e tu sei la mia luce." Stregato da queste dolci parole e dalle due delicate mani che lo carezzavano ovunque, le dita che si intrecciavano tra i suoi morbidi capelli, la sua dolce bocca che lasciava numerosi baci sul suo collo e sul petto; promise che l'avrebbe esaudita, poi rapido si dileguò prima che sorgesse il nuovo giorno.
Le due sorelle, unite nella congiura, senza neppure far visita ai genitori, si diressero di filato verso la rupe e non aspettarono nemmeno che il vento si sollevasse a raccoglierle, ma follemente si precipitarono giù dall'alto. Zefiro che ricordava l'ordine del suo signore, sebbene malvolentieri, le raccolse nel grembo del suo soffio e le depose al suolo. Ed esse senza indugiare, a passi veloci, entrarono nella casa di Taehyung, abbracciarono la loro vittima, sorelle soltanto di nome, nascondendo dietro il sorriso tutta la perfidia che covavano in cuore. Così simulando affetto, a poco a poco si accattivarono l'animo del fratello, il quale premurosamente le fece sedere perché si riposassero dal viaggio, le ristorò con un bel bagno caldo, le intrattenne nel triclinio lasciando che si servissero a loro piacere di quelle sue pietanze squisite e raffinate. Ordinò poi che la cetra suonasse e subito si udì un arpeggio, comandò che i flauti suonassero e così fu, che si cantasse in coro e un coro cantò: non si vedeva nessuno, ma queste soavi melodie accarezzavano l'animo di chi le ascoltava. Eppure la malvagità di quelle femmine scellerate non si quietò nemmeno alla dolcezza di quel canto, anzi avviando il discorso in direzione della trappola già predisposta, facendo finta di nulla, cominciarono a chiedere a Taehyung com'era quel suo marito, dove era nato e da quale famiglia discendesse. E quello, ingenuo com'era e non ricordando ciò che aveva detto la volta prima, inventò una nuova storia, cioè che il suo sposo era nativo della vicina provincia, che aveva un grosso giro di affari, che era di mezza età e già con qualche capello bianco. Poi, senza indugiare troppo su questo discorso le colmò nuovamente di ricchi doni e le affidò al vento perché le riportasse via.
Ma quelle mentre tornavano a casa sollevate dal soffio tranquillo di Zefiro, cominciarono a discutere.
"Che ne pensi sorella, della grossolana menzogna di quello stupido? L'altra volta era un giovanotto che aveva sì e no la barba, ora è diventato un uomo maturo con i capelli già brizzolati. Ma chi può essere uno che in così poco tempo diventa vecchio? Sorella mia, c'è poco da capire: o quella svergognata ci racconta un sacco di bugie o non sa nemmeno come è fatto suo marito. Comunque, nell'un caso o nell'altro, l'importante è tirarlo giù da tutte le sue ricchezze. Perché se non conosce l'aspetto del marito vuol dire che ha sposato un dio. Ma per adesso torniamo dai nostri genitori e prendendo lo spunto da questo discorso, continuiamo a tessere inganni, quanto più verosimili."
Così,divorate dall'ira, rivolsero appena un saluto sgarbato ai genitori e, dopo unanotte insonne, al mattino, tornarono di furia alla rupe e di lì si calarono giùcon l'aiuto del solito vento.
Ma quanto può essere ingenuo Taehyung? Cioè sorelle care perdonatemi ma non si può fare così. Sclero per la mia stessa storia aiuto HAHAHAHHAHAHAHHA
BUONANOTTEEE PERSONCINE BELLISSIME E GRAZIE PER TUTTO! <3 <3 ^-^
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Amore e Psiche aka TaeKook
FanfictionAvete presente il mito di Amore e Psiche? Quelle delle Metamorfosi di Apuleio. Se non lo conoscete fa niente, il punto è che ho pensato la nostra amata vkook in un mito greco. La storia racconta di un giovane, la quale bellezza compete con quella d...