Jungkook

839 93 37
                                    



Ma la torre improvvisamente parlò: "Perché, disgraziato, vuoi ucciderti, buttandoti giù? Perché dinnanzi a quest'ultimo rischio, a quest'ultima prova vuoi darti subito per vinto? Una volta che il tuo spirito sarà separato dal corpo andrai, sì, in fondo al Tartaro, certamente, ma non potrai più tornare. Ascoltami: poco lontano di qui c'è Sparta, cerca il promontorio del Tenaro che non le è distante anche se situato un po' fuori mano. Lì c'è l'imboccatura che porta all'inferno e attraverso le sue porte spalancate si vede l'inaccessibile strada. Tu varca la soglia e mettiti in cammino seguendo quella burella e arriverai diritto alla reggia di Plutone. Non dovrai tuttavia inoltrarti in quelle tenebre a mani vuote ma recherai due ciambelle d'orzo impastate con vino e miele, una per mano, e due monete in bocca. Percorrerai un buon tratto di quella strada che porta alla morte e incontrerai un asino zoppo carico di legna e un asinaio zoppo anche lui che ti pregherà di raccattargli alcuni rami caduti dal suo fascio; ma tu non ascoltarlo, passa oltre in silenzio. Poco dopo arriverai al fiume dei morti a cui sta a guardia Caronte il quale per traghettare sulla sua barca rattoppata quelli che vanno all'altra riva si fa pagare il pedaggio. Come vedi anche fra i morti esiste l'avidità di denaro e nemmeno il famoso Caronte, né lo stesso padre Dite, un dio così potente, fanno mai nulla gratis e un pover'uomo quando muore deve procurarsi il prezzo del viaggio e se per caso non ha il denaro lì pronto nella mano non gli danno neanche il permesso di morire. A quel sordido vecchio darai per il pedaggio una delle monete che hai portato con te, ma lascia che sia egli stesso, con le sue mani, a prenderla dalla tua bocca. Inoltre, mentre traverserai quella pigra corrente un vecchio morto dal pelo dell'acqua solleverà verso di te le putride mani e ti supplicherà di accoglierlo nella barca, ma tu non lasciarti piegare da una pietà che non ti è consentita. Attraversato il fiume, poco più oltre, delle vecchie occupate a tessere una tela ti pregheranno di dar loro una mano, ma tu non farlo, non toccare quella tela, perché è un'insidia di Venere, come tutto il resto, per farti cadere dalla mano una delle due ciambelle. Non credere che perdere una focaccia sia cosa da poco conto: basterebbe questo, infatti, per non rivedere mai più la luce. Perché c'è un cane gigantesco, con tre teste enormi, mostro terribile, che con le sue fauci spalancate latra contro i morti ai quali però, ormai, non può fare alcun male; egli cerca inutilmente di spaventarli e intanto eternamente veglia davanti alla porta e agli oscuri antri di Proserpina, custode della vuota dimora di Dite. Tu tienilo a bada gettandogli una delle due ciambelle; così potrai facilmente passare e giungere fino a Proserpina che ti accoglierà con cortesia e con benevolenza e ti inviterà a sedere a tuo agio e a consumare un lauto pasto. Tu però siederai per terra e chiederai soltanto un tozzo di pane e mangerai di quello, poi le dirai il motivo della tua venuta e preso quanto ti verrà dato, tornerai indietro, placherai la ferocia del cane con l'altra ciambella, darai all'avaro nocchiero la monetina che avrai conservato e, oltrepassato nuovamente il fiume, ricalcherai le tue orme per rivedere questo nostro cielo con il suo coro di stelle. Ma soprattutto ti raccomando una cosa: non aprire la scatola che porterai con te, non guardare dentro, non essere curioso, non curarti di quel tesoro di divina bellezza che essa nasconde."

Taehyung non indugiò, raggiunse il promontorio del Tenaro, prese con sé le monete e le ciambelle secondo le istruzioni ricevute, discese lungo la strada infernale, oltrepassò senza dir parola l'asinaio zoppo, diede al nocchiero la moneta per il traghetto, fu sordo al desiderio del morto che galleggiava, non si curò delle insidiose preghiere delle tessitrici, placò con la ciambella la rabbia spaventosa del cane e, infine, giunse alla dimora di Proserpina. Qui rifiutò il morbido sedile e il cibo squisito che l'ospite gli offrì ma sedette umilmente ai suoi piedi si contentò di un pane scuro, poi riferì l'ambasciata di Venere. E senza indugio prese la scatola, in gran segreto riempita e sigillata, fece tacere le bocche latranti del cane con l'inganno della seconda ciambella, consegnò al nocchiero la moneta che le era rimasta e risalì dall'inferno con passo assai più leggero. Ma dopo aver rivista e adorata questa candida luce, benché avesse fretta di portare a buon fine il suo mandato, fu assalito da un'imprudente curiosità.

"Sono proprio uno sciocco! - si disse - Porto con me la divina bellezza e non ne prendo nemmeno un pochino, il giusto per piacere di più al mio bellissimo amante" E, detto fatto, aprì la scatola. Ma dentro non vi era nulla, nessuna bellezza, ma solo del sonno, un letargo di morte che si impadronì di lui non appena sollevò il coperchio e che si diffuse per tutte le sue membra in una pesante nebbia di sopore facendolo cadere addormentato proprio dove si trovava, là sul sentiero.

E Taehyung giacque immobile nel suo sonno profondo, come morto.

Intanto, Jungkook, guarito ormai dalla ferita che si era rimarginata, non sopportando più a lungo la lontananza dal suo Taehyung, era fuggito da un'altissima finestra della stanza dove lo tenevano rinchiuso e, volando più veloce del solito sulle ali rinvigorite dal lungo riposo, accorse dal suo amato. Premurosamente egli dissipò il suo sonno che rinchiuse di nuovo dove era prima nella scatola, poi, pungendolo appena con una sua freccia, ma senza fargli del male, lo svegliò.

"Oh, amore mio, - gli disse carezzandogli dolcemente il viso - ecco che la tua curiosità stava lì lì per perderti un'altra volta, ma suvvia, sbrigati ora a eseguire l'incarico che ti ha affidato mia madre: al resto penserò io." ed il dio innamorato si librò leggero sulle sue ali e Taehyung si affrettò a recare a Venere il dono di Proserpina.

Cupido dal canto suo divorato com'era dalla passione e tutto preoccupato per quell'improvvisa severità di sua madre, che lo angosciava, pensò bene di ricorrere ai suoi espedienti e salito con le sue ali veloci sulla sommità del cielo si mise a supplicare il grande Giove e a esporgli la sua situazione.

*Angolo del bradipo*

NO VA BE AUGURI RAVIOLO AL VAPORE!

NO VA BE AUGURI RAVIOLO AL VAPORE!

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Non la commento neanche

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Non la commento neanche....

Non sapremo mai come è andato a finire il video che ha fatto Namjoon quando Hobi ha portato la torta a Yoongi. Secondo me ha rotto la telecamera.


Ah dimenticavo il prossimo sarà l'ultimo capitolo e lo pubblicherò più tardi~

Amore e Psiche aka TaeKookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora