Alla vista di Giulia Gianluca sobbalzò. Cosa ci faceva a mezzonotte passata lì davanti casa sua? Ma se era stata lei a cacciarlo brutalmente solo poche ore prima?
Si avvicinò a lei camminando lentamente, cercando di scrutare l'espressione del suo viso, ma in questo il buio non lo aiutava affatto. Quando arrivò davanti a lei, uno sguardo deciso lo fissò intensamente.
<<Cosa ci fai qui, Giulia?>> gli chiese, con un tono pacato, che nascondeva la rabbia, o forse la rabbia ormai era svanita, grazie alla serata passata con Celeste.
<<Hey Gianluca>> rispose maliziosamente lei <<mi sei mancato>>.
"Mancato?" pensò lui "ma cosa ca... sta dicendo?"
<<Ho pensato molto a te stasera, sai. Forse sono stata un po' troppo cattivella>> e mentre lo diceva si avvicinava sempre più a lui, accarezzandogli la guancia e poi il collo con il dito. Lui si ritraeva scocciato, ma lei non demordeva. <<Stavo scendendo giù da Castelletto per tornare a casa e ti ho visto camminare con quella ragazzetta. Non so come si chiama, ma non sembrava certo un granché. Puoi avere di meglio. Per esempio. Me>>.
<<Allora Giulia. Fammi capire. Prima mi scansi in tutti i modi, mi tratti come uno zerbino, e poi appena mi vedi con un'altra ragazza torni da me? Questa cosa non ha senso>>.
Ma mentre lo diceva, lei era ancora più vicina. Aveva cominciato a strusciare il corpo contro il suo, facendogli percepire un seno sensuale sotto il vestito. La notte era bellissima, c'era una brezza leggera, quasi impercettibile ma refrigerante, e qualche stella emergeva tra le luci dei lampioni. Lui cominciava a sentirsi molto confuso, gli girava la testa ed era inebriato dal profumo di lei. Giulia, continuando ad accarezzarlo, avvicinò le labbra alle sue, e tutto questo avvenne in una frazione di secondo. Gianluca sentì un calore e una morbidezza che scaldavano la sua bocca e non seppe dir di no.
Quando lei diede fine a quel bacio, gli rivolse uno sguardo ammiccante, facendogli l'occhiolino e gli disse: <<Stasera ero fuori con le mie amiche ma pensavo a te>>.
Lui era incapace di dire una parola e quando lei lo prese per mano la seguì, incurante del perché, come e dove stessero andando.
Giulia lo condusse dietro l'angolo, dove aveva parcheggiato il motorino.
<<Sali>> gli disse, quasi ordinandoglielo. Lui salì, continuando a non dire una parola. Lei miise in moto il motorino, fregandosene di dargli informazioni, e andarono verso il centro.
Arrivarono in un chiosco che affacciava sul mare, che vendeva alcolici fino a tarda notte. Presero un Mojito ed una Capiroska alla fragola e si misero a bere sulla ringhiera. Lui guardava ammirato il viso di lei illuminato da un lampione, e incorniciato dalla distesa blu notte del mare alle sue spalle. La luce si rifrangeva sulle onde leggere, il cui rumore era lento e ovattato e dava un senso di pace.
Lei si abbassò un attimo per riprendere da terra la sua borsa, e lui si guardò intorno per capire dove si trovava, ma la cosa non era facile. Fu lì che davanti a sé, dall'altro lato della strada, vide Celeste. Era avvolta da un lungo abito rosato e aveva i capelli raccolti. Stava parlando con qualcuno, un ragazzo. Mentre chiacchieravano, lui le prese la mano e la baciò sulla guancia, in modo assai poco "da amico". Lei ridacchiò e gli carezzò la testa. Poi preserò le loro cose e si allontanarono abbracciati.
Gianluca si sentiva ancora più confuso. Ma cosa stava facendo lì, in un chiosco sconosciuto, con una ragazza che solo poche ore prima lo aveva trattato a pesci in faccia? E soprattutto, chi era questo ragazzo che sembrava intendersela con Celeste? Non gli aveva detto, dopo la loro cena insieme, che sarebbe andata a dormire?
Mentre si poneva queste domande, Giulia era già tornata in piedi da un pezzo, e lo guardava stizzita. <<Ehiiii, ma cosa stai guardando??>>
STAI LEGGENDO
Fiori celesti tra i sassi
RomanceGianluca, ragazzo dal cuore dolce e sensibile, è determinato a rincontrare Giulia, un'attraente ed espansiva ragazza, nonché donna dei suoi sogni. La rincorre su per la collina di Castelletto, nella bellissima città di Genova. Niente riuscirà a fer...