Chapter 2.

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02.03.2009

Senza il piccolo Jorge l'orfanotrofio aveva un'aria più malinconica, tutti erano abituati a un vai e vieni di bambini, tuttavia da quando il biondino venne adottato era come se mancasse quella scia di gioia che solo lui poteva portare. Ad ogni modo, nonostante nessuno lo avesse dimenticato si instaurarono nuove amicizie. Il piccolo Diego, il quale si era ormai rassegnato a stare da solo era diventato molto amico di Mercedes e Martina. Il duo inseparabile era ormai diventato un trio, tuttavia a loro andava bene così. Era una giornata piovosa, i bambini erano tutti riuniti in sala pranzo in attesa di assaporare il proprio pasto. La tavola era ben apparecchiata e il rumore esterno della pioggia risuonava all'interno di quella piccola stanza. Quel giorno Mercedes aveva un'aria pensierosa.
"Che ti prende?" Domandò Tini all'amica, la quale le rivolse uno sguardo malinconico.
"Non hai mai paura di restare da sola?" Le domandò la bionda, causando il silenzio per qualche secondo.
"Sola in che senso? Di non trovare mai una famiglia? Beh, proprio questo non mi spaventa, sto così bene qui." Rispose Martina facendo spallucce. Non capiva il motivo della preoccupazione dell'amica, si era forse stancata di stare nel loro posto?
"No no, qui sto benissimo. È che ho paura che mi portino via o che tu venga adottata, ho paura che qualcosa possa separarci. Penso che starei troppo male." Gli occhi di Mercedes divennero lucidi non appena pronunciato quelle parole, non sembrava nemmeno una bambina nel pronunciarle. Quel pensiero la spaventava davvero.
"Non lo dire nemmeno per sogno. Ricordi cosa ci siamo promesse? Se proprio dobbiamo essere adottate, dobbiamo esserlo insieme, costi quel che costi. Io non me ne andrò mai senza di te." Si oppose Martina e lo pensava davvero. Lei e Mercedes vennero abbandonate insieme  lo stesso giorno, quand'erano appena nate. Crebbero come sorelle malgrado non lo fossero realmente e divennero del tutto inseparabili. Martina non avrebbe mai permesso a qualcuno di separarle, nel caso in cui l'avessero voluta adottare si sarebbe opposta fino all'ultimo, a meno che non l'avessero adottata insieme a Mercedes.
"Io invece spero che un giorno potrò avere una vera famiglia" commentò Diego lasciando le due a bocca aperta "è vero, questo posto è così accogliente, ma per quanto qui possa essere bello, questa non è una vera famiglia. Mi sono sempre chiesto come ci si sente ad avere una mamma e un papà." Concluse alzando gli occhi al cielo. Le due amiche non ebbero nemmeno il tempo di replicare che le suore poggiarono i ravioli di pollo in tavola, i quali vennero assaliti da tutti, interrompendo il loro discorso.
"Prima la preghiera!"
[...]

                                  ***
La pioggia non fu l'unica caratteristica a rendere malinconico quel maledetto giovedì.  Quando Suor Clari chiamò Martina in direzione, la piccola si aspettava già tutto. Si, Martina si aspettava già tutto quando Suor Clari le parlò in merito alla scorsa domenica. Esattamente, ogni terza domenica del mese ogni coppia di genitori veniva a fare visita all'orfanotrofio per scegliere il loro bambino preferito, per tale motivo, proprio ogni terza domenica del mese, ogni bambino doveva avere un comportamento dignitoso ed educato in modo tale da fare una bella figura con quelli che, probabilmente, sarebbero stati i loro futuri genitori. Tuttavia, quando Suor Clari le disse che una famiglia molto ricca era interessata a lei, Martina non fu per niente felice. Ogni bambino impazziva di gioia quando veniva al corrente del fatto che una famiglia li avrebbe scelti, tutti tranne Martina e Mercedes che non volevano essere separate, che volevano rimanere lì.
"Ma Tini, noi sappiamo che vi volete bene, ma non possono adottarvi insieme" le ripeteva in continuazione la suora "la famiglia ha bisogno di una sola bambina" continuava a spiegarle. Ma nulla riusciva a fermare i pianti e gli strepiti di Martina, la quale preferiva rimanere senza una mamma o un papà piuttosto che lasciare l'amica.
"E poi non sarai l'unica ad andartene" si intromise Suor Florencia "la famiglia che ti ha scelta abita accanto un'altra famiglia che purtroppo non può avere figli. Loro avrebbero tanto voluto un maschietto, e sono rimasti colpiti dalla dolcezza di Diego." Concluse con un sorriso. Martina voleva bene a Diego e le entusiasmava il fatto che si sarebbero continuati a vedere anche al di fuori dell'orfanotrofio. Eppure la paura di perdere per sempre di vista Mercedes, prendeva il sopravvento su tutto.
"Ma la famiglia che abita accanto ai miei futuri genitori non può adottare Mercedes? Che cambia tra una femminuccia e un maschietto?" Domandò la piccola Tini tirando sul col naso, mentre con la manica della sua felpina si asciugava le lacrime.
"Ne abbiamo già parlato con Diego e lui è entusiasta di essere adottato ed andare con quella famiglia. Ormai le cose sono state decise tesoro mio e tu non devi aver paura, perché essere adottata non può che essere solo una cosa bella. Vedrai che tu e Mercedes non vi perderete di vista, se è vera amicizia avrete modo di rivedervi." Sono queste le ultime parole che suor Florencia disse a Martina, quel fatidico giovedì. Il fatidico giovedì nel quale Mercedes era in lacrime non appena aver saputo la notizia. Non era in grado di lasciare quella che considerava una sorella, ma le cose dovevano andare così. Ma infondo lo sapeva, ne era sicura. Se lo sentiva che sarebbe rimasta da sola, ed era sicura di rimanerlo per sempre.

Le due si abbracciarono fortissimo, promettendosi che si sarebbero rincontrate in qualche modo, e nel caso in cui non fosse stato possibile, si promisero che mai si sarebbero dimenticate l'una dell'altra. Martina le regaló una cavigliera a lei molto cara, era color oro ed aveva un ciondolino a forma di luna. Mentre la bionda regalò alla piccola Tini un piccolo diario, nella prima pagina vi era una foto che le ritraeva entrambe, scattata qualche giorno prima da una vecchia polaroid. Nelle altre pagine del diario tante dediche scritte da lei, Martina decise di usarlo per scrivere tutti i suoi ricordi più belli, i ricordi che aveva avuto con i suoi amici al Portloc, quel meraviglioso orfanotrofio, quel caloroso e accogliente posto che purtroppo, non avrebbe rivisto mai più.

Angolo autrice:
Bene, credo che la parte un po'più "noiosa" sia finita qui, tuttavia lo considero un capitolo abbastanza importante, perché sarà quello che determinerà il seguito della storia. Nei seguenti capitoli loro saranno cresciuti e cosa succederà? Nasceranno nuovi amori, ci saranno nuovi incontri? E da grandi, si ricorderanno l'uno dell'altro? Fatemi sapere se vi va di sapere come continuerà la storia, e lasciate qualche commento/parere se vi va, in modo tale che io capisca se sia il caso di continuare o meno (vi giuro che accetto anche le critiche seppur costruttive🙆🏼‍♀️)
Basta, credo di avervi annoiato troppo, vi bacio tutti.
-Chiars

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