Prima di iniziare vorrei solo aggiungere che questo capitolo piacerà a molte yaoi shipper che non aspettano nient'altro 😂😂😂. ATTENZIONE R18
Non si sarebbe mai aspettato che la sua giornata finisse in quel modo dopo il pomeriggio passato a studiare. Era incappato in Igor, o per meglio dire Igor era arrivato a casa sua come se non avesse fatto nient'altro nella vita e poi si era messo raccontare storie su orsi russi mentre beveva del tè con le sue sorelle nella sua cucina.
Non riusciva ancora capire come il biondo riuscisse a rimanere calmo, o per meglio dire come facesse a guardare in faccia la sua famiglia dopo quello gli aveva fatto. Tuttavia non glielo avrebbe chiesto, almeno non adesso, non dopo la sua richiesta.
"Vuoi fare due passi?" era ancora nella sua mente che risuonava come una di quelle musiche da pubblicità, le quali non ti escono più dalla testa anche se è da più di due mesi che non le mandano più in TV.
Si morse il labbro con l'intento di farsi male, di riuscire a risvegliarsi dal quel torpore, tuttavia non funzionò. Doveva essere proprio stupido, non era uno studente di Harvard con il QI che si ritrovava. Come poteva essere incappato in quella situazione dopo solo una passeggiata insieme al suo ex-fidanzato, e questa gente è la domanda più idiota che io mi sia posto in questi venti minuti. Sicuramente va a braccetto con la domanda "cosa sto facendo della mia vita"!
Passò la lingua sulle sue labbra screpolate e sentì su di sè lo sguardo famelico di Igor, ma lo ricambiò solo qualche attimo prima di chiudere gli occhi.
Non riusciva ad alzare le palpebre, non riusciva a lasciarsi andare come avrebbe voluto, neanche l'alcool che aveva nelle vene non lo aiutava come aveva sperato mentre lo ingeriva massimo una mezz'ora fa. Quel poco tempo era bastato per dargli il coraggio dell'ubriaco, o come l'avrebbe chiamato se non fosse stato brillo: stupidità.
Il suo mondo, un anno prima, si era capovolto in qualche secondo per un video che gli aveva rovinato la sua adolescenza e gli anni di liceo, i quali sarebbero sempre stati ricordati con un po' di amarezza nel profondo del suo cuore. Quante cose potevano rimanere le stesse? Senza neanche un accenno di cambiamento dopo dodici mesi? Ma soprattutto, quanto potevano cambiare in poche ore?
Oskar aveva le risposta proprio sulla sua pelle con suo rammarico e, anche se del tutto il contrario della prima emozione, gioia.
Da quando aveva ammesso di amarlo, precisamente qualche ora prima, non aveva fatto niente che avesse potuto dare ad Igor un pretesto di fare quello che stavano facendo in quel momento... anche se... adesso non ne era poi così sicuro.
Non era sicuro di niente in verità. La sua testa aveva una quantità smisurata di pensieri, i quali vorticavano senza un vero filo logico tra una parte e l'altra del suo cranio lasciando il povero Oskar senza fiato- e non erano le uniche cose a dare quel risultato.
Erano usciti di casa quando il sole stava tramontando e le gemelle stavano preparando la tavola per cena. Loro non avrebbero cenato con gli altri, anzi Igor non era ben accetto nella stessa stanza con il Signor Antares e finalmente Oskar era felice che qualcuno stesse dalla sua parte.
Era tornato a casa dopo un anno intero, i suoi genitori sapevano che si era lasciato con Igor, sapeva che era scappato da Mayflower per qualcosa che il russo gli aveva fatto, tuttavia Delilah e le gemelle lo continuavano a vedere come se non si fossero lasciati molto male. Poteva capire le gemelle, ma Delilah no. Per questo era felice che almeno uno della sua famiglia non vedesse Igor di buon occhio.
Oskar aveva seguito Igor per tutta la strada senza aprire bocca o lanciargli un'occhiata, il pugile gli aveva fatto compagnia in quel silenzio fino alla macchina di Igor.
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Win Me Back All Over Again
Teen Fiction-Sequel: My Tutor -Cover di Haruhi_Kujo Un anno è già passato per Oskar. Un anno in cui ha solo studiato nell'università dei suoi sogni. Un anno in cui ha fatto nuove amicizie e nuove esperienze. Un anno in cui ha cercato di non pensare allo sgua...