Club Italia

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《Forza ragazze, ancora trenta secondi e abbiamo finito!》
Spero di non essere l'unica a detestare il periodo di preparazione fisica all'inizio del campionato. Specialmente quando gli allenamenti sono costituiti principalmente da squat, plank, pesi e piegamenti sulle braccia. Come se non mancasse, la temperatura a Bologna è molto alta, rispetto a Milano. Ah, non lo sapevate? Alla fine gli agenti del Club Italia hanno chiamato mamma, e che dire, le lacrime non smettevano più di rigarmi le guance. Sono saltata in braccio a mio padre, quando è tornato da lavoro e non poteva crederci. La sua piccola Amanda che fino a pochi anni fa era una bambina che non riusciva nemmeno a buttarsi per terra per paura di sbucciarsi il ginocchio, ora ha il ruolo di libero nel Club Italia, una delle squadre più importanti d'Italia.
La cosa più dificile è stata salutare in primis i miei genitori, che non smettevano più di farmi raccomandazioni. Abbiamo raggiunto anche l'argomento "cottura perfetta della carne alla piastra". In effetti questo consiglio mi è servito, dato che Alessia in casa non cucina mai. Forse ho dimenticato un altro piccolo particolare: Alessia è stata ammessa alla squadra dopo decine di audizioni, e quando l'ha scoperto non smetteva più di fantasticare sulla magnifica vita da indipendenti che potevamo vivere a Bologna. Che dire, la parola non le manca.

Stasera sushi?》 Alessia entra in macchina mentre io metto in moto. 
《Perchè no? Basta che non finiamo come l'ultima volta. Tu che vomiti e io che ti reggo i capelli, non ci tengo a riprovare l'ebrezza di quella situazione, Ale》
Ridiamo insieme mentre si mette una mano sul cuore:《Io prometto di non abbuffarmi come una scrofa al sushi per non ritornare a casa con i sensi di colpa mentre mi lamento della mia imperfetta forma fisica》
Le tiro uno schiaffo leggero mentre ci fermiamo al semaforo.
《Ale, senti, posso chiederti una cosa?》
《Oh no, ci risiamo. Non ti presterò di nuovo i miei jeans di Subdued, sei alta un metro e una vigorsol e non ti starebbero mai》
《Un metro e 67, per essere precisi, e poi no, non era questo che ti dovevo chiedere.》 Faccio un respiro profondo e le chiedo tutto d'un fiato :《Andiamoavederelapartitadimodenacontrotrentoalpalapanini?》 Si gira dall'altra parte e sbuffa. Non le è mai piaciuta la pallavolo maschile. O meglio, non le piace più da quando il suo ex fidanzato, pallavolista, l'ha lasciata per andare a giocare all'estero. Ci è rimasta malissimo. Tonnellate di gelato le ho portato a casa il giorno dopo e insieme siamo riuscite a superare questa cosa.
La pallavolo maschile è uno sport da egoisti. E poi non credo che quel giorno io potrò essere libera. Ehm, io avrò una sessione d'esame quella settimana e devo studiare...》
La guardo alzando un sopracciglio, neanche lei crede a quello che ha appena detto.
《Ti giuro. Non guardarmi così ti prego》
《Io non ti costringerò a venire, tanto meno a riavvicinarti al mondo della Superlega, ma sappi che frequentiamo gli stessi corsi, e gli esami ce li abbiamo a Febbraio. Boom! Ti ho spenta Ale》 Ride, e io non faccio a meno di ridere con lei, nonostante si rifiuti di vedere dei bei fusti che giocano al nostro sport preferito. Decido di provocarla :  《Sappi che ti perderai un bello spettacolo》 Le faccio l'occhiolino e lei alza gli occhi al cielo, ricordandosi la mia fissa per la squadra modenese.
《Sopravviverò, stanne certa》

Piccolo angolo della spontaneità
Ehiehi, ho fatto in modo che la sede del Club Italia sia a Bologna per lo sviluppo della storia.
Cooooomunque, non so bene cosa potrà uscirne da questa storia, vorrei solo che della gente possa starmi vicina durante la pubblicazione di questa FF. Ho bisogno di consigli su come migliorare, soooo
Ciao a tutti
Amanda

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