Hal si ritrovò nella stanza bianca, dopo molto tempo dall'ultima volta.
Le catene gli sembravano molto più pesanti e strette attorno al suo corpo.
Per un attimo, si chiese se ci fosse uno strano meccanismo secondo il quale si stringessero o allentassero in base alla gravità delle sue colpe.
In ogni caso, quelle attorno al collo non gli permettevano di respirare a dovere.
-Hal...-
Il tono di Adaline era cambiato: suonava molto più dolce e comprensivo.
-Abbiamo visto ciò che è successo e... ti crediamo. Hai cambiato il futuro.-"Come fate ad esserne certi ora?"
Chiese il ragazzo, tossendo per la mancanza d'aria.-Controlliamo ogni tua mossa. Sappiamo benissimo cosa stai facendo e cosa succederà.-
-O almeno, lo sapevamo prima.-
La voce femminile di Adaline fu sovrastata da quella di Alec."Perché, adesso cos'è successo?"
-La linea temporale è cambiata completamente. Credo che sia un futuro completamente diverso.-
"Se sto modificando davvero il futuro, anche il presente, lì da voi, dovrebbe essere cambiato, sbaglio?"
-No, le modifiche che stai apportando si verificheranno solo quando avrai raggiunto il tuo obiettivo, almeno, dovrebbe essere così.-
Seguì un silenzio tombale, interrotto solo dai pesanti respiri di Hal.
"Jace mi ha cercato?"
Quella domanda sorprese Alec, che esitò un attimo prima di rispondere:
-Perché dovrebbe importarcene?-Il ragazzo scosse la testa, immaginava quella risposta.
"Fino ad ora non mi avete più contattato."
-Ci bastava osservarti.
Era importante farlo, visto che sostenevi di aver viaggiato nel tempo. Cosa che effettivamente equivaleva alla verità.-"Com'è possibile che una persona crei una macchina del tempo senza volerlo?"
Hal si spinse inavvertitamente in avanti, causandosi un attacco di tosse. Quella domanda, acida, testimoniava il fatto che non riuscisse a credergli, qualunque cosa dicesse.
Ma almeno questa volta credeva i poterlo fare.
Come avrebbe fatto Alec a trovare una scusa per rispondere?
Salvarsi con un "dev'esserci stato un errore nei comandi" sarebbe stato così stupido, non c'era modo che gli mentisse ora.-Dimmi, ti sei già dimenticato tutta la faccenda dei messaggi, quella sera?- Chiese lui, apparentemente evadendo la domanda.
"Certo che la ricordo."
La voce di Adaline risuonò tra le parole di Alec, con tono contestatorio.
-La scritta, Project Tatami, era stata premeditata, mentre i messaggi arrivati da "Clare" non lo erano.- Sospirò, mentre la voce della compagna, in sottofondo, si affievoliva.
-Pensavo fossero una genialata di Adaline, per questo sono stato in grado di comportarmi in modo così naturale.-Hal socchiuse gli occhi a quella notizia, con un'espressione mista tra curiosità e scetticismo. Per un attimo si dimenticò tutto ciò che fino a quel momento era successo, compreso il suicidio che avrebbe segnato la sua vita per molto tempo.
"Clare è morta nel presente.
È impossibile che abbia parlato con me."-Lo sappiamo. Perciò la biondina qui non voleva che te lo dicessi, credeva che ti avrebbe reso solo più confuso.-
"In effetti è così."
Fece scrocchiare dolorosamente il collo tra le catene, per poi alzare lo sguardo, nella direzione in cui pensava che le voci provenissero."C'è un'ultima cosa che voglio sapere." Si schiarì la voce, sonoramente:
"Chi siete voi davvero?
Non potete star facendo tutto questo senza uno scopo."Seguì dell'altro silenzio, anche se questa volta fu quasi impercettibile.
Una frazione di secondo.-Non sei così lontano dal scoprirlo.-
Fu la risposta di Alec, pronto e sicuro."Salvare Clare è anche il vostro obiettivo non è vero?"
Alec lasciò andare un lungo sospiro.
-Vedi solo di continuare.
Non possiamo mandarti direttamente al momento in cui Clare è morta a causa di alcune interferenze.
Devi percorrere il nuovo destino che hai creato passo per passo.-Dopo le sue parole, fredde e decise come un pugno ben assestato, Hal sentì le catene stringersi ancora di più sulle sue braccia, le sue gambe, il suo collo.
D'un tratto, come ogni volta che veniva attuato un salto temporale, si sentì sprofondare, mentre il vortice che lo aveva portato in quel nuovo mondo lo sbatteva in ogni direzione con le sue correnti.
-Ti porteremo in un momento successivo all'accaduto dell'altra sera, il trauma dovrebbe essere diminuito per gli altri.
Non so quanto possa esserlo per te.-Le parole di Adaline, stranamente gentili, lo rincuorarono un minimo, mentre con un fascio di luce accecante si ritrovò steso a terra, su ciò che sembrava breccia.
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Il Peso del Tempo
Ciencia FicciónChi non vorrebbe tornare indietro, per riparare ai danni commessi in passato? Cancellarli in modo che non esistano più: far sì che tutti se ne dimentichino. Un diletto concesso solo agli dei, o almeno così si può pensare ai giorni nostri. - 2061 - H...