13. Finalmente pace

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Passarono i giorni ma Zoro passava tutto il tempo nella sua camera da letto, Irris gli portava la colazione, il pranzo e la cena e a volte stava con lui per fargli un po' di compagnia, ma Zoro non ne voleva saperne di uscire.
Un bel giorno Zoro sentì qualcuno bussare alla porta di casa, si alzò da letto e andò ad aprire. Era Shanks che era venuto a salutarlo prima della partenza.
"Ciao Zoro, io parto, ho voluto salutarti prima di riprendere il largo. Ti ho portato una cosa..." Shanks prese, dalla tasca davanti del suo zaino, una borsina contenente qualcosa di misterioso.
"Grazie Shanks, ma che cos' è?" Chiese curioso Zoro.
"Non te lo posso dire, ma tu promettimi che lo aprirai solo quando avrai davvero bisogno di qualcosa o qualcuno che ti faccia stare bene. Buona fortuna!" Disse Shanks.
"Anche a te!" Concluse infine Zoro, "Buon viaggio!" Shanks uscì dalla casa dello spadaccino e si avviò verso la spiaggia.
Zoro chiuse la porta e si sedette sul divano. Shanks era riuscito, anche solo minimamente, a fare in modo che ricominciasse a 'vivere' le giornate.
Irris, che aveva assistito per tutto il tempo alla scena, era molto felice di quello che aveva fatto Shanks, perchè era riuscito a trovare qualcosa che avrebbe potuto fare stare meglio Zoro, cosa in cui lei aveva fallito, finora.
Irris voló verso il divano e si sedette sulla spalla di Zoro.
Lo spadaccino prese la piccola kwami tra le sue mani e se la portò al cuore.
Rimasero così, avvolti in un dolce abbraccio, per molto tempo che, a loro, sembrò non finire ma che li fece stare bene, perchè finalmente erano riusciti a riunirsi e non si sarebbero più fatti scoraggiare dalla tristezza.






*Ciao Ragazzi, scusate per la lunga assenza, questa volta ho superato il limite: non ho aggiornato per più di una settimana.
Non fateci caso, sono molto impegnata, e, per favore, non uccidetemi, grazie.
Ciauuuuuuuu❤*

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