5.LaMusica.

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5.La Musica

#Madison

Erano le undici,e mi ero appena svegliata,avevo solo mezz'ora per preparami.

Ariana non era nella stanza,ma per la fretta non feci nemmeno per chiamarla.

Indossai la prima cosa che trovai nell'armadio visto che la prima attività del campo era formare delle squadre per poi seguire tutto un percorso musicale.

In verità io vengo qui da tempo,proprio per realizzare il mio sogno,entrare nel mondo della musica.

Gli anni precedenti sono entrati ragazzi che poi alla fine sono usciti cantanti

Spero di farlo anche io,ci sto dando sotto con la musica da 4 anni,ma nessuno lo nota.

A quasi cinque minuti dall'inizio delle attività,esco dalla stanza e mi precipito nel padiglione.

Arrivata lì sento una voce arrivare da dietro.

Era ariana che cercava di venire da me.

Sembrava tanto tempo che non la vedevo,così mi venne spontaneo darle un abbraccio fortissimo.

"Grazie"mi disse

"Di cosa?"

"Non mi avevano mai abbracciata così"

"Preparati allora,perché ce ne saranno altri"le dissi,lei fece di nuovo uno di quei sorrisi,però non quello finto,uno come quello che mi colpì la prima volta.

All'improvviso il mio desidero di capire cosa nascondeva svanì.

Amavo così tanto i suoi sorrisi che avrei fatto di tutto per vederli sempre,e sapere che una cogliona come me,volesse scoprire perché indossa quel che indossa,di certo non l'avrebbe fatta sorridere.

Quindi ora il mio obbiettivo era diventato fare sorridere Ariana,farla sorridere i sorrisi veri.

Era la mia sorellina minore.

Finalmente inizió l'attività.

Ci chiamarono una ad una per creare i gruppi.

All'improvviso sento il mio nome,poi quello di Ariana poi un certo Harry e un ragazzo di nome Cody.

"Hey bellissima"mi dice Il ragazzo riccio.

"Scusa ma come ti chiami?"

"Harry,Harry Styles piacere"

"Madison Beer il piacere è tutto tuo coglione"gli dissi.

"Hey stai calma non ti ho detto niente di male,poi dite che volete un principe azzurro e quando lo vedete (indica lui) non siete contente."

"Non ho mai detto di volere un principe azzurro"lo salutai.

Lo salutai perché non vidi più Ariana.

"Ariana,aspetta"

"Cosa c'è?"

"No tu cosa c'è?"

"Niente.Niente"

"Ma perché le nostre conversazioni finiscono sempre con un 'niente'?"

"Non lo so..."abbassó lo sguardo.

Subito dopo ci recammo allo studio che aveva ogni gruppo.

Il nostro era il numero 6.

All'improvviso il ragazzo con cui parlai ieri alla festa dice all'amico:

"Peccato,volevo io il numero sei,è il mio numero preferito"

Non potei fare a meno di ascoltare

"Sono sempre più convita che tu sia un bambino"gli dico.

"E tu sei bellissima"

"Cosa?"

"E tu sei antipatica"

"Fa niente,meglio antipatica a diciassette anni,che bambini a diciotto."

Me ne andai,e le sue parole mi risuonavano nella mente,come una musica,lo odiavo,ma aveva una voce stupenda,ho subito pensato che sarebbe diventato un cantante.

Senza pensare all'accaduto,mi recai allo studio e Notai che ariana aveva già finito la sua canzone.

"Ma come hai fatto a fare così in fretta?"

"Chi ha tanto da raccontare e tanto da cui liberarsi,finisce subito"

"Allora tu hai tanto da raccontare?"

"Si"

"Cioè?"

"Niente di speciale"concluse.

Allora decisi di ascoltare la sua canzone,si chiamava Warrior,cioè guerriera,perciò ho subito pensato che c'è stato qualcosa con cui combattere,poi inizió a cantare e nella mia testa non c'era più una cosa a cui pensare,io che avevo sempre riflessioni.

Era un angelo.

Aveva la guerra scritta negli occhi,le delusioni scritte sul sorriso,e la sua storia scritta nella sua voce.

Ho sempre pensato che chi sorridesse troppo avesse qualcosa da nascondere che non fa affatto ridere.

Però lei continuava,continuava sempre a sorridere.

Sono una di quelle persone che dice sempre la cosa giusta al momento giusto.

Solo che quella cazzo di 'cosa giusta' con ariana mi arrivava sempre 5 minuti dopo,lei mi ipnotizzava,con il suo sguardo.

E quando finalmente ho il coraggio di dire quella cosa,se ne sono andati tutti.

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