3.Monotonia.

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3.Monotonia

#Madison

All'apparenza il Sunshine poteva sembrare una favola ma era la solita palla,il solito campo estivo,solo mi eccitava il fatto di iniziare questa vacanza con una nuova 'amica'

"Speriamo che siamo coinquiline"dissi ad ariana

"Si...però"

"Però cosa?"

"Nono,niente"e ritornó a fare quei cazzo di sorrisi finti che odiavo profondamente.

Presi le Chiavi della stanza e quel che volevo si realizzó,io ed Ariana capitammo nella stessa stanza,finalmente potrò scoprire cosa nasconde.

"Visto,siamo compagne di stanza"

"Si,che bello"disse con una faccia che in realtà sembrava dicesse il contrario.

"Sicura che va tutto bene?"

"Ehm...si dai"

"Okay,poi parliamo"le dissi

Ci recammo alla stanza e mentre svuotavamo le valigie,decisi di mettere un punto alla situazione e diventare amiche,sperando che non succedesse il contrario.

"Allora..Ariana non pensare male,ma sei un po' stranuccia"

"Cioè?"ribattè.

"Cioè...dai basta guardarti,in estate con le felpe?"

"Si,ho sempre un po' freddo"

"E allora quei sorrisi?"

"Io sorrido così"

"Okay..."

"Vabene"finì.

Lei pensava mi fossi arresa ma non lo farò facilmente,riuscirò a scoprire cosa nasconde quella ragazza,anche mettendoci tutta l'estate.

Si fecero le otto e io normalmente uscivo con le mie amiche che oramai conoscevo da anni,cioè Perrie una biondina un po' stronzetta e Vanessa una ragazza troppo sdolcinata per noi ma molto divertente,insomma l'anima della festa.

Indossai un pantaloncino giallo che spiccava sulla mia pelle dorata,una maglietta bianca che lasciava metà pancia scoperta e le mie adorate vans.

"Dove vai"mi chiese Ariana

"Esco,vuoi venire?"

"No,preferisco stare al computer"

"Okay,okay...non c'è bisogno di scaldarsi"

"Sono calmissima"concluse lei.

Ero pronta per truccarmi e chiesi ad ariana dove fosse il temperino per la matita.

"Non ne ho idea"rispose un po' seccata.

"Sicura di non volere uscire?insomma hai sedici anni,sei nel pieno dell'adolescenza,si vive una volta."

"No,non voglio venire"

"Okay depressina"gli dissi ridacchiando,lei mi guardó con uno sguardo quasi assassino,allora io per sdrammatizzare gli dissi che stavo scherzando,lei rimase impassibile.

"Allora sarò qui per le cinque del mattino,quindi non aspettarmi sveglia"

"Ma infatti non ne avevo intenzione"

"Ma non te l'avevo chiesto...comunque prendo le chiavi,se hai bisogno di me chiamami."

Feci per aprire la porta ma ariana mi fermó.

"Aspetta!"

"Si?"feci incuriosita.

"Non ho il tuo numero"

Gli diedi il numero e uscì,ero pronta per divertirmi.

Andai in discoteca e c'erano ragazzi stupendi,alcuni nuovi ed altri che conoscevo da tempo.

Notai subito un ragazzo con dei capelli ricci,volevo avvicinarmi,ma era sommerso da tantissime ragazze di ogni specie.

La serata andò liscia e per il troppo frastuono,decisi di andarmi a sedere vicino al bancone.

Parlai con un ragazzo,un bambino và,un certo Justin,sembrava il solito idiota che faceva la parte del principe azzurro solo per portarsi a letto le ragazze.

Dopo una breve chiacchierata che sembrava era durata un eternità,lui finalmente sparì dalla mia vista.

L'ho odiato già dal primo momento.

Era l'alba quando ormai abbandonai la discoteca solo con Vanessa.

Perrie era appena andata via con un ragazzo riccio,beata lei.

Appena ritornai a casa senti Ariana russare,dio sembrava un animale.

Mi gettai sul letto ancora vestita e caddi in un sonno profondo.

Anche perché due ore dopo dovevo svegliarmi per rispettare il programma del campo.

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