La vita di Lily é apparentemente monotona ma perfetta. Vive in un casolare in Italia con Teddy, e nel giro di una notte, cambierà tutto. Lily affronterà situazioni felici ma anche molto Oscure.
Una nuova ma vecchia profezia fa capolino, e nessuno s...
Erano le sei di mattina e Lily come sempre era sveglia, sdraiata a pancia in su nel suo letto morbidissimo e caldissimo, che mai avrebbe voluto lasciare. Le finestre erano aperte, la brezza mattutina si insediava nel sottotetto che era la sua camera e spostava i suoi soffici capelli rossi e mossi che formavano diverse forme a spirale sul lenzuolo. Una ciocca le finì in bocca e sputacchiando interruppe il suo momento di assoluta beatitudine. Così alzando gli occhi smeraldo al cielo decise di alzarsi e di fare qualcosa della sua giornata. A contatto con il parquet i suoi piedi sussultarono e alzandosi ogni singolo osso del corpo scrocchiò. Si avvicinò alla sua scrivania e aprì la sua agenda, quel giorno toccava a filosofia.
Lily non frequenta la scuola, non ha mai messo un piede fuori da casa sua, non per sua scelta ovviamente, è Teddy che detta le regole. Lui è suo padre, suo fratello, il suo migliore amico, il suo insegnante e il suo angelo custode. Lily è cresciuta con lui, lui è il suo fenomeno, il suo modello da seguire. Lui era un uomo sulla trentina, con i capelli color ebano e occhi nocciola. Era un uomo dolce, premuroso, severo ed esigente. Lui aveva cresciuto la bambina da quando lei era ancora in fasce, l'aveva presa in affido dopo che i suoi genitori erano morti in un incidente d'auto.
Se Lily avesse frequentato una scuola babbana di sicuro le avrebbero dato una borsa di studio per studiare ad Oxford, lei era un genio. A tre quattro anni sapeva parlare benissimo e non solo l'italiano, la sua prima lingua, ma anche l'inglese e il francese. Le sue doti erano però a lei sconosciute, lei pensava di essere una delle tante ad arrivare a quei livelli alla sua età come le aveva fatto credere Teddy. Un paio di ore dopo aver aperto il libro di filosofia Lily decise di fare altro. Platone aveva il suo fascino, ma lei era più interessata alla scienza naturale. Immaginava di diventare astronoma e scienziata da quando aveva imparato a parlare. Il suo sogno era consistente e voleva a tutti i costi realizzarlo, era la sua unica ancora in un mare di immaginazione.
Ad un certo punto la rossa sentì una porta aprirsi e il viso di Teddy fece capolino nella stanza della rossa, che non appena mise a fuoco la sua faccia spigolosa sfoggiò un sorriso smagliante. In confronto a Teddy la piccola Lily era minuscola anche se era abbastanza alta per i suoi dieci anni d'età. Corse ad abbracciarlo e il moro la prese al volo senza il minimo sforzo. Lily si sentiva al sicuro tra le braccia muscolose di Teddy. T:- Ehi fiamma! Ma come siamo affettuosi oggi!- disse ridacchiando, L:- ma se ti stritolo ogni giorno! - disse Lily leggermente confusa. T:- massi dai stavo scherzando hahaha, comunque Lily ti devo dire una cosa importante...- L:- ok, dimmi- disse Lily facendosi seria dopo l'espressione rabbuiata del moro. T:- io..devo andare via da casa per una settimana- sparò la frase tutta ad un fiato e Lily colta di sorpresa rispose:- oh! Be non c'é problema Teddy...io...lo sai che sono autosufficiente...posso cavarmela-. T:- allora ok, mi fido di te Lily, non deludermi- disse sorridendo e mostrando i suoi denti bianco latte. Lily lo abbracciò e rispose nella sua mente- certo che non ti deluderò-.
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Teddy Remus Lupin, 30 anni, ex-tassorosso
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