Cara Sana,
Oggi è il 29 dicembre.
È il tuo compleanno e tu non ci sei.
Con te però c'è Tzuyu che non torna a casa ormai da quasi due mesi.
Credo viva con te, non so dirtelo con certezza.
Lo so che avevo detto che avrei smesso di scriverti e lo farò, promesso.
Solo che è una cosa che va fatta a gradi.
E non parlo solo dello smettere di scrivere queste lettere, ma parlo di lasciarti andare.
Richiederà tempo ma ce la farò.
E non vederti e sentirti sta aiutando parecchio.
Sono passati 152 giorni e sto cominciando a dimenticarmi il suono della tua risata.
Non il tuo sorriso, non fraintendermi, quello è costantemente stampato nella mia mente.
E la prova di ciò è stata quando la settimana scorsa, sono uscita per comprare un po' di jokbal per momo e mentre attraversavo il parechetto che si affaccia sul negozio che stavo per raggiungere, ho visto una ragazza seduta su di una panchina che leggeva indisturbata.
Aveva il tuo stesso taglio di capelli.
Il tuo stesso colore.
Il tuo stesso cappotto color nero pece.
E leggeva il tuo stesso libro preferito.
Ho sentito le gambe farsi molli ed il cuore battere forte contro la mia gabbia toracica.
Ero spaventata che sarebbe potuto uscire dal petto da un momento all'altro.
Eppure nonostante tutto ciò, ho preso coraggio e mi sono avvicinata.
Più la sua figura diventava nitida e più il mio nervosismo si incrementava.
"Sana? Sei tu?".
Le parole sono uscite dalla mia bocca più tremolanti che mai.
Ed immediatamente la ragazza ha alzato lo testa e mi ha guardata.
Non so esattamente quale fosse l'emozione predominante.
Se sollievo o delusione.
Non eri tu.
"Mi dispiace di non essere quella persona, ti vedo piuttosto delusa. Ma in ogni caso, io sono Irene."
Ha sorriso e mi ha teso una mano.
L'ho guardata in volto e per un secondo giuro di aver visto il tuo sorriso.
Lo cerco nei volti di tutta la gente che mi circonda.
Le ho stretto la mano e mi sono presentata anch'io.
Cara Sana.. forse è arrivato il momento di andare avanti.
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Why // saida
Fanfictiondove dahyun scrive delle lettere a sana chiedendole il perché del suo repentino allontanamento. •saida •2018