Girls Like Girls - Victoria De Angelis (sospesa)

Capitolo 9

Vic's POV
Realizzo cosa stia succedendo e mi metto di botto seduta, urlando "NO!"
Mi giro verso Lolo, che mi guarda confusa. Mettendosi seduta, con un'espressione che definirei triste e delusa e con un filo di voce mi chiede cosa mi sia successo.
Io: "Cosa succede? Succede che ci siamo baciate! Noi non possiamo!"
Lolo: "Perché?"
Io: "Perché sei una ragazza! Non posso sentirmi cosí per una ragazza!"
Lolo: "Certo che puoi!"
Non dico nulla, rimango in silenzio, girandomi di nuovo e dandole le spalle.
Dopo qualche minuto la sento parlare.
Lolo: "Vic?"
Io: "Mmh?"
Lolo: "Perché l'hai fatto?"
Cazzo.
Io: "Perché ho fatto cosa?"
Non dirlo, non dirlo, non dirlo.
Lolo: "Perché mi hai baciata?"
Non so cosa rispondere. Non VOGLIO rispondere. Rimango in silenzio. La sento sospirare.
Lolo: "Vic non sono qui per giudicarti. Voglio solo sapere che ti succede, voglio aiutarti. Ti prego, parlami."
Mi giro verso di lei e la vedo piú disperata che mai. La guardo per qualche secondo negli occhi e poi rispondo.
Io: "Perché mi andava. Avevo voglia di farlo. Sentivo il bisogno di farlo."
Accenna un piccolo sorriso.
Lolo: "E sentivi che fosse sbagliato in quel momento?"
Io: "No, per niente."
Lolo: "E allora perché lo pensi adesso?"
Faccio spallucce e mi viene da piangere. Non riesco a nasconderglielo e lei se ne accorge.
Lolo: "Ehi Vic, non piangere, va tutto bene, vieni qui."
Allarga le braccia e mi fa cenno di andare verso di lei.
Faccio come mi chiede e, lasciandomi abbracciare, scoppio a piangere. Lei mi abbraccia forte e mi accarezza i capelli, continuando a sussurrarmi di stare tranquilla e che va tutto bene. Mi rilasso in poco tempo e, quando lei se ne rende conto, ricomincia a parlare, a bassa voce, quasi come per non spaventarmi.
Lolo: "È normale essere spaventata, sai? Stai scoprendo qualcosa di te che non hai mai visto prima. So come ci si sente, ci sono passata anch'io. Ma sappi che non c'è nulla di cui vergognarsi. So che è difficile, ma ti prometto che riuscirai ad accettarti e amarti cosí come sei. D'altronde, a me sembra cosí facile amarti. Io lo faccio, quindi perché non dovresti farlo anche tu?"
Mi stacco di scatto e la guardo negli occhi.
Io: "T-tu m-mi a-ami?"
Mi guarda e fa cenno di sí con la testa, facendo un piccolo sorriso.
Sorrido anch'io. Involontariamente. Non riesco a controllarlo. Non riesco a fermare questo sorriso enorme che mi si forma sul viso. Talmente enorme che mi viene da ridere. Rido senza un motivo, rido perché sono...felice? Non lo so. Lei ride insieme a me.
Lolo: "Vedi? Questo..." mi indica. "Questo non puó essere sbagliato. La tua reazione, il tuo sorriso, la tua risata. Ti ho detto che ti amo e sei scoppiata di gioia. Come puó essere sbagliata una cosa cosí naturale? Come puó essere sbagliato qualcosa che ti rende cosí felice?"

Lolo's POV
Mi guarda e poi torna tra le mie braccia. La stringo forte e ricomincio ad accarezzarle i capelli. So perché non mi ha risposto. Sa che ho ragione. Ma non riesce ancora a realizzare cosa stia succedendo.
Io: "Prenditi tutto il tempo che vuoi, okay? Non diremo niente a nessuno, se non vuoi. Hai bisogno di tempo, lo so. Io te lo daró. Ti daró tutto il tempo che ti serve. E se avrai bisogno di parlare, ci saró sempre, okay?"
La sento annuire con la testa mentre è ancora appoggiata sul mio petto. Poi si alza per guardarmi, ma rimanendo comunque tra le mie braccia.
Vic: "Non voglio rinunciare a te, peró."
Io: "Non devi farlo." Avvicino la mano sinistra al suo viso e le accarezzo la guancia, asciugandole le lacrime. "Continueremo a comportarci come abbiamo sempre fatto, tranquilla. O come oggi. Dipende da te. Quello che ti senti di fare, fai. Io rispetteró qualsiasi tua decisione e ti daró tutto lo spazio e il tempo di cui hai bisogno. Saró qui quando sarai pronta."
Lei sorride e, sussurrandomi un "grazie", appoggia la sua fronte sulla mia. Io mi avvicino un po', lentamente, facendole capire che voglio baciarla e che, allo stesso tempo, non voglio forzarla. Lei si avvicina a sua volta e mi da un piccolo bacio a stampo. Poi si stacca e sorride. Ricambio il sorriso e lei torna ad appoggiare la testa sulla mia spalla, mentre io la stringo forte e le accarezzo la schiena.
Vic: "Non credo che sia sbagliato. Non ne sono pentita. Ho solo bisogno di capire. E realizzare."
Io: "Lo so."