Capitolo 34

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Lolo's POV
Sto fremendo talmente tanto che, appena chiudo la porta e ci togliamo le giacche e le scarpe, la sbatto al muro e comincio a baciarla con violenza, facendo vagare le mie mani ovunque sul suo corpo, mentre lei tiene le sue tra i miei capelli. Le alzo leggermente il vestito e le palpo con forza il sedere, per poi prenderla in braccio in modo da farle allacciare le gambe attorno al mio bacino, rimanendo comunque appoggiata al muro. Schiaccio ancora di più il suo corpo tra il mio e la parete, tenendo entrambe le mani ben salde sul suo culo e scendendo a torturarle il collo.
Io: "Non è giusto che io sia piena e tu ne abbia solo uno." Le dico prima di iniziare a lasciare una scia di succhiotti che va da sotto l'orecchio fino alla clavicola. Lei ansima e freme sotto ogni mio minimo tocco. Qualsiasi cosa io faccia, il suo corpo reagisce di conseguenza. Pende completamente dalle mie labbra e questa cosa mi eccita da morire. Non resisto più. La voglio. Allaccio le braccia dietro la sua schiena e, tenendola ancora in braccio, la porto in camera, buttandola di peso sul letto e stendendomi sopra di lei. Le sue gambe, ancora allacciate al mio bacino, si spostano solo per permetterle di togliermi il vestito, lasciando spazio al mio corpo mezzo nudo, che lei accarezza e ammira in adorazione, tracciando con le sue dita una linea immaginaria sui succhiotti ancora visibili. Non perdo tempo e la spoglio anch'io, lasciandola in intimo e calze a rete.
Io: "O mio dio..."  dico accarezzandole le cosce. Apre la bocca per dire qualcosa, ma non le do il tempo di farlo. Afferro le calze con due mani e gliele strappo, sentendo il suo sguardo eccitato su di me. Le levo ció che resta di quelle povere calze e torno ad ammirarla.
Io: "Cazzo..."
Vic: "Ti piace?"
Io: "Lo adoro."
Scendo a baciarle il petto, nella zona lasciata scoperta dalla bralette, lasciando una scia di baci umidi e anche un paio di succhiotti. Poi mi ricordo di una cosa.
Io: "Girati."
Vic: "Perché?"
Io: "Tu girati e basta."
Mi tolgo da sopra di lei per darle la possibilità di farlo, poi ritorno su di lei, sedendomi sulle sue gambe, e ammirando la meravigliosa visuale davanti a me. Insintivamente allungo le mani sul suo sedere, palpando con forza.
Io: "Mmh.."
Sposto le mani verso la schiena e le sgancio il reggiseno, togliendolo, per poi fare lo stesso col mio. Torno a massaggiarle il sedere, per poi, poco dopo, allontanare la mano destra e poi riavvicinarla velocemente, dandole una pacca abbastanza forte. A questo gesto lei fa un piccolo balzo e rilascia un gemito. Mi avvicino al suo orecchio, facendola sobbalzare quando il mio seno tocca la sua schiena.
Io: "Ti piace, mija?"
Vic: "Mi piace tutto ciò che fai, babe."
A queste parole mi rialzo di scatto e le do un'altra pacca, un po' più forte della precedente. Lei geme di nuovo ed io ci sto prendendo gusto. Le do un'ultima pacca, più violenta, a cui lei risponde con un gemito decisamente forte. Poi mi accascio di nuovo su di lei, cominciando a lasciarle qualche bacio umido sulle spalle, sulla schiena, sui fianchi, facendole anche qualche succhiotto di tanto in tanto. Arrivo all'altezza del sedere e, dopo averle tolto le mutande, le do un forte morso che si trasforma nell'ennesimo succhiotto. Torno su e inizio a baciarle il collo. Da questa posizione mi è ancora più facile raggiungere il suo punto debole e lei non fa altro che ansimare e gemere. Nel frattempo con la mano destra le continuo a palpare il sedere, per poi scendere ancora di più e, da dietro, infilare prepotentemente due dita dentro di lei, mentre le do un morso sul collo. Lei caccia un urlo di piacere, e giurerei di poter venire solo sentendola godere per mano mia. Comincio a muovere le dita con violenza dentro di lei, mentre continuo a baciarle il collo. Lei continua a gemere senza fermarsi e io penso di non essermi mai bagnata così tanto in vita mia. Senza preavviso, infilo un terzo dito, continuando a pompare con violenza e sentendola gemere sempre più forte. Dio, quanto mi piace vederla così, in queste condizioni, completamente abbandonata al piacere, solo per me. Aumento ancora di più la velocità e nel frattempo con il mignolo le stimolo il clitoride. Sento che inizia a tremare, segno che è vicina. Sposto la bocca dal suo collo al suo orecchio.
Io: "Vieni per me, baby. Vieni per me."
Come se stesse aspettando che queste parole uscissero dalla mia bocca, esplode in un orgasmo travolgente, cacciando un urlo decisamente forte, venendo sulle mie dita, che continuo a pompare ancora per un po', rallentando poco a poco, per darle la possibilità di riprendersi. Poi caccio le dita e me le porto alla bocca, succhiandole, mentre lei, dopo essersi girata, mi fissa con sguardo attento.
Io: "Mmh quanto mi era mancato il tuo sapore..."

Girls Like Girls - Victoria De Angelis (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora