Prime lezioni

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Ci svegliammo assordate dal rumore della campanella.
Mi alzai dal letto e mi diressi fiacca in bagno per farmi una bella doccia rinfrescante.
Poi ci dirigemmo tutte e cinque in Sala Grande per fare colazione.
A Hogwarts c'erano centoquarantadue scalinate: alcune ampie e spaziose; altre strette e pericolanti; alcune che il venerdì
portavano in luoghi diversi; altre con a metà un gradino che scompariva e che bisognava ricordarsi di saltare. Poi c'erano porte che non si aprivano, a meno di non chiederglielo cortesemente o di non far loro il solletico nel punto giusto, e porte che non erano affatto porte ma facevano finta di esserlo.
Il signor Gazza, invece, sapeva perfettamente come muoversi nel castello. Possedeva una gatta di nome Mrs Purr, una creatura color
polvere, tutta pelle e ossa, con due occhi sporgenti, spiccicata al suo padrone. La gatta pattugliava i corridoi da sola. Bastava infrangere una regola di fronte a lei, ed eccola correre in cerca di Gazza, il quale
puntualmente appariva due secondi dopo, tutto ansimante.
Una volta preso l'orario ci dirigemmo in classe per affrontare la prima lezione.
Tre volte alla settimana, ci si doveva recare nella serra dietro al castello per studiare Erbologia con una strega piccola e tozza, la professoressa Sprite, con la quale imparavamo
a coltivare tutte le piante e i funghi più strani, e a scoprire a cosa servivano.
Dopodiché andammo a lezione di Storia della Magia, a mio parere, la lezione più noiosa del mondo. Era l'unico corso tenuto da un fantasma. Il professor Ruf.
Non la finiva mai di parlare, con voce monotona, mentre prendevamo appunti.
All'ora di trasfugurazione, la professoressa Mcgranitt fece un bel discorsetto -La Trasfigurazione è una delle materie più complesse e pericolose che apprenderete a Hogwarts- disse. -Chiunque faccia confusione nella mia aula verrà espulso e non sarà più riammesso. Siete avvisati-
Presi un mucchio di appunti complicati, dopodiché a ciascuno fu
dato un fiammifero che dovevamo provare a trasformare in un ago. Alla
fine della lezione, solo la so tutto io Granger aveva cambiato qualche cosa
nel suo fiammifero.
Il corso che non vedevo l'ora di frequentare era Difesa contro le Arti Oscure, ma le lezioni di Raptor si dimostrarono un po' una barzelletta. L'aula odorava fortemente di aglio... tutti dicevano servisse a tenere lontano un vampiro che egli aveva incontrato in Romania, e che temeva che sarebbe tornato un giorno o l'altro a prenderlo per portarlo via.
Una delle solite idiozie che si sentono in giro.
Il turbante, così disse il professore,
lo aveva ricevuto in dono da un principe africano, come pegno di
gratitudine per averlo liberato di un fastidioso zombie. Zombie?! Seriamente? Quando Seamus Finnigan aveva chiesto a Raptor di raccontare come aveva fatto a scacciare lo zombie, lui era diventato tutto rosso e aveva cominciato a parlare del tempo, quindi penso che sia tutta una menzogna, e c'è anche gente che ci crede. Ingenui.
-Cosa abbiamo adesso?- chiesi a Pansy mentre uscivamo dall'aula.
-Un ora di Pozioni con i Grifondoro- disse lei esaltata.
Le lezioni di Pozioni si svolgevano in una delle celle sotterranee.
Qui faceva più freddo che ai piani alti.
Entrai e mi sedetti vicino ad Harry e Ron, mentre Pansy si andò a sedere vicino a Millicent.
Piton iniziò la lezione prendendo il registro ma, giunto al nome di Harry, si fermò.
-Ah, vedo- disse con voce sove,
-Harry Potter. La nostra nuova... celebrità-
Draco Malfoy e i suoi amici Tiger e Goyle nascosero un ghigno dietro la mano. Piton finì di fare l'appello e alzò lo sguardo sulla classe.
Aveva degli occhi neri, gelidi e vuoti.
-Siete qui per imparare la delicata scienza e l'arte esatta delle Pozioni- cominciò. Le sue parole erano poco più di un sussurro.
-Poiché qui non si agita insulsamente la bacchetta, molti di voi stenteranno
a credere che si tratti di magia. Non mi aspetto che comprendiate a fondo la bellezza del calderone che bolle a fuoco lento, con i suoi vapori scintillanti, il delicato potere dei liquidi che scorrono nelle vene umane ammaliando la mente stregando i sensi... Io posso insegnarvi a imbottigliare la fama, la gloria, addirittura la morte... sempre che non siate una manica di teste di legno, come in genere sono tutti gli allievi che mi toccano-
Harry e ed io ci scambiammo un'occhiata alzando le sopracciglia.
-Potter- disse Piton d'un tratto.
-Che cosa ottengo se verso della radice di asfodelo in polvere dentro un infuso di artemisia?-
Harry lanciò un'occhiata a me e Ron, che appariva altrettanto sconcertato;
invece Hermione era già lì con la mano alzata. Cosa ci si poteva aspettare da una sottutto io impicciona.
-Non lo so, signore- disse Harry.
Le labbra di Piton si disegnarono un ghigno.
-Bene, bene... è chiaro che la fama non è tutto-
Ignorò la mano alzata di Hermione.
Che goduria.
-Proviamo ancora. Potter, dove guarderesti se ti dicessi di trovarmi una pietra bezoar?-
Hermione alzò di nuovo la mano più in alto che poteva senza alzarsi
dalla sedia, quant'è ridicola.
Nel mentre, Malfoy, Tiger e Goyle si sbellicavano dalle risate.
-Non lo so, signore-
-Immagino che tu non abbia neanche aperto un libro prima di venire qui, vero, Potter?-
Harry si costrinse a continuare a guardare fisso quegli occhi
glaciali.
Piton continuava a ignorare la mano impaziente di Hermione.
-E... Potter, qual è la differenza tra l'Aconitum napellus e l'Aconitum
lycoctonum?-
A questo punto, Hermione si alzò in piedi con la mano verso l'alto, come
se volesse toccare il soffitto.
Che nervi.
-Non lo so- disse Harry tranquillamente.
-Ma penso che Hermione lo sappia. Perché non prova a chiederlo a lei?-
Alcuni risero, compresa io.
Ma Piton non lo trovò affatto divertente.
-Sta' seduta sciocchina!- ordinò secco a Hermione. Un piccolo ghigno si formò sul mio viso.
-Per tua informazione, Potter, asfodelo e artemisia insieme fanno una pozione soporifera talmente potente da andare sotto il nome di Distillato della Morte Vivente. Un bezoar è una pietra che si trova nella pancia delle capre e che salva da molti veleni. Per quanto riguarda l'Aconitum napellus e l'Aconitum lycoctonum, sono la stessa pianta, ma con nomi diversi. Ebbene? Perché non prendete appunti?-
Ci fu un improvviso rovistare in cerca di penne e pergamene.
Sovrastando il rumore, Piton disse:
-E al dormitorio di Grifondoro
verranno tolti 5 punti per la tua faccia tosta, Potter-
Col procedere della lezione di Pozioni, Piton ci divise in coppie per fabbricare una semplice pozione per curare i foruncoli.
Nel mentre, avvolto nel suo lungo mantello nero, si aggirava di qua e di là per la classe, osservandoci pesare ortiche secche e schiacciare zanne di
serpente
-Le stai stufando nel modo sbagliato!- disse Malfoy strappandomi delle mani un paio di lumache cornute.
-Lasciami fare Malfoy, è giusto così come lo sto facendo io!- risposi riprendendo le lumache.
Ero capitata in coppia con lui. La lezione non poteva andare peggio di così.
-Ne sei sicura? Guarda!- me le ristrappò dalle mani e iniziò a stufarle.
Nel mentre era passato Piton, che cominciò a lodare Malfoy per il modo perfetto in cui aveva stufato le lumache.
Malfoy mi rivolse un ghigno e io gli risposi con una pernacchia.
-Bleah che schifo!- si passo la manica del maglione sul viso, per togliere gli sputacchi.
Pinton invece continuava a gironzolare per la classe ma quando si avvicinò al tavolo di Pansy, l'aula fu invasa da una nube di fumo verde e acido.
Non si sa come, Neville era riuscito a fondere il calderone di Seamus trasformandolo in un ammasso di metallo contorto. La loro pozione, iniziò a colare sul pavimento di pietra, bruciando le scarpe degli studendi li vicino facendoci dei buchi. In pochi secondi, metà classe era sugli sgabelli, salvo Neville, che si era bagnato con la pozione e adesso piangeva di dolore, mentre sulle braccia e sulle gambe gli spuntavano bolle infiammate.
-Ma che razza di idiota!- sbottò Piton mentre con un sol tocco della sua bacchetta magica ripuliva il pavimento dalla pozione caduta.
-Suppongo che tu abbia aggiunto gli aculei di porcospino prima di togliere il calderone dal fuoco. Non è così?-
Neville frignava perché le bolle avevano cominciato a spuntargli anche sul naso.
-Portalo in infermeria!- intimò Piton a Seamus con disprezzo.
Poi si girò verso Harry e Ron, che avevano lavorato accanto a Neville.
-E tu, Potter... perché non gli hai detto di non aggiungere gli aculei? Pensavi che se lui sbagliava ti saresti messo in luce, non è vero? E questi sono altri cinque punti in meno per i Grifondoro-
Harry aprì bocca per ribattere, ma
Ron gli diede un calcio da dietro al loro calderone.
Un'ora dopo, lasciato il sotterraneo, risalimmo le scale, per andare in Sala Grande a pranzare.
Mi separai dai miei due amici e mi andai a sedere affianco a Pansy.
-È stata una sciena divertentissima!- disse tra una risata e l'altra.
-Piton era furioso! AHAHAH- aggiuse poi.
-Già, e poi hai visto la faccia di Paciock! AHAHAH era piena di bolle!- dissi scoppiando dal ridere.
In quel momento arrivò la posta, un centinaio di gufi avevano fatto irruzione all'improvviso nella Sala Grande, descrivendo cerchi sopra i
tavoli finché, individuato il proprio padrone, non gli avevano lasciato cadere in grembo lettere e pacchetti.
Riconobbi subito il gufo di mia madre. Un pennuto dalle penne nere e dorate volava sopra la mia testa.
Si abbassò un po' e mi porse un piccolo giornale.
Era la Gazzetta del Profeta.
Strappai un pezzo di pane e glie lo misi sul becco. Poi svolazzò via.
Sfogliai un po' con disinteresse il giornale, ma poi mi soffermai su una pagina.
''UTIMISSIME SULLA RAPINA ALLA GRINGOTT.'' Diceva.
Continuai a leggere.
"Proseguono le indagini sulla rapina avvenuta alla Gringott il 31 luglio scorso a opera di ignoti maghi o streghe dalle Arti Oscure.
Oggi i folletti della Gringott hanno ripetutamente affermato che nulla è stato trafugato. Anzi, la camera di sicurezza che i rapinatori avevano preso di mira era stata svuotata il giorno stesso.
‘Ma tanto non vi diremo che cosa conteneva; quindi, se non volete
guai, non ficcate il naso in questa faccenda’: così ha dichiarato
oggi pomeriggio il folletto portavoce della Gringott."
-Che cosa? Ma com'è possibile!- chiesi stranita.
-Che è successo?- chiese Pansy
-Hanno svaligiato la Gringott- affermai.
-Naah impossibile! È la banca dei maghi più controllata del mondo! Com'è possibile che qualcuno riesca a svaligiarla e persino a farla franca?- disse Pansy.
-Non he ho idea, ma penso che ci sia qualcosa sotto. La camera era stata svuotata il giorno stesso, quindi perché prendere di mira quella stanza?-
-Mah.. Non saprei- disse Pansy addentando una braciola di maiale.

❝E Allora Baciami❞|Draco Malfoy|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora