Cani a tre teste pt.2

427 24 0
                                    

Feci per uscire quando una voce calda e impastata dal sonno mi richiamò.
-Non te ne vorrai mica andare in giro a quest'ora? È mezzanotte passata!- Malfoy si era svegliato e ora era in piedi vicino al divanetto.
-Non sono affari tuoi Malfoy- risposi.
-Beh in effetti si, se Gazza ti trova a zonzo a quest'ora ci
farai perdere tutti i punti che ho ottenuto dal professor Piton sulla pozione anti brufoli, tornatene a letto-
D'altro canto aveva ragione, se mi avesse scoperto Gazza sarebbero stati guai, ma io avevo voglia di pensare e di certo non sarei stata da sola con lui in quella stanza.
-Non sarai mica tu a darmi degli ordini, Malfoy- mi girai e iniziai ad uscire arrampicandomi attraverso il passaggio che si era aperto nel muro.
Malfoy non aveva nessuna intenzione di darsi per sconfitto, così inizio a seguirmi.
-Vattene- gli sibilai contro.
Fece marcia indietro ma si ritrovò di fronte al muro sbarrato.
-E ora che cosa faccio?- strillò.
-Questo è un problema tuo- dissi.
Non avevo fatto in tempo ad arrivare all'altra estremità del corridoio che Malfoy mi raggiunse.
-Vengo con te- disse
-Neanche a parlarne!-
-Pensi che io me ne resti quì fuori ad aspettare che Gazza mi scopra? Se tu non fossi uscita questo non sarebbe successo-
-Peggio per te che mi hai seguita, bella faccia tosta, non c'è che dire...-
Ci incamminammo lungo corridoi illuminati a strisce dal chiarore lunare proveniente dalle alte finestre.
Ma arrivati al secondo piano un rumore nella stanza accanto mi fece frenare di colpo.
-E ora che ti pende, Clark!- disse Malfoy
-Chiudi il becco!- dissi aspra.
-Ho sentito qualcosa-
Avevo appena fatto in tempo a sollevare la bacchetta magica quando udì qualcuno parlare...
-Annusa qua dentro, ciccina, potrebbero essere nascosti in un
angolo-
Era Gazza che parlava con la gatta, Mrs Purr. Inorridita, agitai all'impazzata la bacchetta, facendo segno a Malfoy di seguirmi più in fretta possibile.
Svelti svelti, senza far rumore si
diressero verso la porta opposta al punto da cui proveniva la voce di
Gazza.
-Sono qui, da qualche parte- borbottò Gazza -probabilmente
nascosti-
-Da questa parte!- bisbigliai a Malfoy e, in preda al terrore, cominciammo a sgattaiolare lungo una galleria piena di armature. Sentivamo avvicinarsi Gazza.
D'un tratto, Malfoy lanciò un gridolino di terrore e spiccò la corsa...
Il baccano e lo strepito furono tali da svegliare l'intero castello.
-CORRI!- gridò lui correndo.
Lo seguii per la galleria, senza guardarmi indietro per vedere se Gazza ci stesse seguendo. Girammo dietro lo stipite di una porta, percorremmo un corridoio, e poi un altro.
Passammo attraverso un tessuto, lacerandol e sbucammo vicino all'aula di Incantesimi.
-Credo che lo abbiamo seminato- ansimai appoggiandomi contro
la parete fredda asciugandomi la fronte.
Malfoy, invece, era piegato in
due, e ansimava senza riuscire a riprender fiato.
-Te l'avevo detto, io- mormorò premendosi una mano sul
petto, -ve l'avevo detto!-
-Se tu non avessi fatto casino, tutto questo non sarebbe successo!- dissi.
-Dobbiamo tornare nei sotterranei il più in fretta possibile- aggiunsi poi.
-Andiamo-
La cosa non sarebbe stata tanto semplice. Non avevamo fatto neanche
una decina di passi che il pomello di una porta cigolò e qualcosa schizzò come una pallottola fuori da un'aula di fronte a loro.
Era Pix.
Ci vide ed emise uno squittio di contentezza.
-Zitto, Pix... per piacere... o ci farai espellere- dissi
Pix ridacchiò.
-In giro per il castello a mezzanotte, pivellini? Ah, ah, ah!
Sciocchi e insulsi, sarete espulsi!-
-No, se non ci fai la spia, Pix. Ti prego!- lo supplicai
-Dovrei proprio dirlo a Gazza- disse Pix con voce angelica, ma gli
occhi gli brillavano di cattiveria.
-E' per il vostro bene, sapete?-
-Ma levati di mezzo!- sbottò Malfoy colpendolo con forza... ma fu un
grosso errore.
-ALLIEVI! fuori dalle camerate!-  cominciò a gridare Pix, -ALLIEVI!
fuori dalle camerate! nel CORRIDOIO degli INCANTESIMI!-
Si tuffammo sotto di lui e spiccammo una corsa con tutta la forza che avevano nelle gambe, dritti verso l'estremità del corridoio, dove andammo a sbattere contro una porta... chiusa a chiave.
-Siamo arrivati al capolinea- disse Malfoy piagniucolando mentre
spingevano inutilmente cercando di aprirla. -Siamo perduti!È la fine!-
Udimmo dei passi: era Gazza, che correva più in fretta che poteva
verso il punto da cui provenivano le grida di Pix.
-Smettila di piagniucolare e spostato!- sbottai, colpii il lucchetto con la bacchetta e sussurrai:
-Alohomora!-
Il lucchetto scattò e la porta si spalancò, la oltrepassammo spintonando, la richiudemmo velocemente e ci poggiammo contro la schiena, rimanendo in ascolto.
-Da che parte sono andati, Pix?- stava chiedendo Gazza.
-Svelto, parla!-
-Di' "per favore"-
-Non farmi perdere tempo, Pix. Dimmi, dove sono andati?-
-Non ti dirò un bel niente se non me lo chiedi per favore- disse Pix con la sua fastidiosa voce.
-E va bene... per favore!-
-NIENTE! Ah-ha! Te l'avevo detto che non avrei detto niente se non
dicevi per favore! Ha ha! Haaaa!-
E udimmo Pix allontanarsi con un sibilo mentre Gazza, furente, lanciava imprecazioni.
-Crede che questa porta sia chiusa a chiave- bisbigliai
-Penso che siamo salvi... E piantala, Malfoy!’ Infatti, era un minuto circa che tirava la manica della mia vestaglia.
-Che cosa c'è?- mi voltai... e vidi chiaramente che cosa c'era.
Non ci trovavamo in una stanza, come credevamo. Eravamo in un corridoio.
Il corridoio proibito del terzo piano.
E ora, capivamo perché fosse proibito.
Stavamo fissando dritti negli occhi un cane mostruoso, un bestione che riempiva tutto lo spazio tra il soffitto e il pavimento.
Aveva tre teste, tre nasi
che si contraevano e vibravano nella loro direzione, tre bocche
sbavanti con la saliva che pendeva.
Era lì, perfettamente immobile, tutti e sei gli occhi fissi su di noi.
Allungai il braccio in cerca del pomello della porta: tra Gazza e la
morte sicura preferivo Gazza.
Caddimo all'indietro... e Malfoy finì sopra di me.
-Eww! Ti vuoi spostare un po'!- dissi scostandolo da sopra di me.
-Spostati tu! Bleah che schifo ora mi dovrò lavare per levare tutti i germi che mi hai contagiato- disse.
-Veramente i germi ce li avevi già! E sarebbe davvero un miracolo se ti andassi a fare una doccia. Puzzi come un Troll di montagna.-
Mi fece una smorfia.
Ci alzammo spintonandoci e riprendemmo a correre lungo il corridoio.
Non smisimo di correre fino a che non avemmo raggiunto il corridoio nei sotteranei.
-Purosangue! Purosangue!- ansimò Malfoy e il muro scivolò. Raggiungemmo la sala di ritrovo e qui ci lasciammo cadere, tremanti, sulle poltrone.
Passò del tempo prima che qualcuno parlasse.
-Che cosa lo tengono a fare, un mostro come quello, chiuso a chiave
in una scuola?- disse infine Malfoy.
Appena ritrovai il fiato dissi:
-Ma dimmi un po', non hai l'abitudine di usare gli occhi?- sbottai ansimado.
-Non hai visto dove poggiava le zampe?-
-Sul pavimento?- suggerì lui. -No, a dire la verità non gli ho guardato le zampe. Ero troppo preso dalle sue teste-
-No, non sul pavimento, idiota. Stava sopra una botola. È evidente che fa la
guardia a qualcosa-
-Spero che sia soddisfatto. Per colpa tua abbiamo corso il rischio
di essere uccisi... E ora, se non ti
dispiace, io vado a letto-
Malfoy mi guardò a bocca aperta mentre mi allontanavo.
-No, non mi dispiace affatto- disse.
Entrai in camera e mi infilai a letto. Il cane faceva la guardia a qualcosa... E io dovevo scorprirlo.

❝E Allora Baciami❞|Draco Malfoy|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora