Feci per uscire quando una voce calda e impastata dal sonno mi richiamò.
-Non te ne vorrai mica andare in giro a quest'ora? È mezzanotte passata!- Malfoy si era svegliato e ora era in piedi vicino al divanetto.
-Non sono affari tuoi Malfoy- risposi.
-Beh in effetti si, se Gazza ti trova a zonzo a quest'ora ci
farai perdere tutti i punti che ho ottenuto dal professor Piton sulla pozione anti brufoli, tornatene a letto-
D'altro canto aveva ragione, se mi avesse scoperto Gazza sarebbero stati guai, ma io avevo voglia di pensare e di certo non sarei stata da sola con lui in quella stanza.
-Non sarai mica tu a darmi degli ordini, Malfoy- mi girai e iniziai ad uscire arrampicandomi attraverso il passaggio che si era aperto nel muro.
Malfoy non aveva nessuna intenzione di darsi per sconfitto, così inizio a seguirmi.
-Vattene- gli sibilai contro.
Fece marcia indietro ma si ritrovò di fronte al muro sbarrato.
-E ora che cosa faccio?- strillò.
-Questo è un problema tuo- dissi.
Non avevo fatto in tempo ad arrivare all'altra estremità del corridoio che Malfoy mi raggiunse.
-Vengo con te- disse
-Neanche a parlarne!-
-Pensi che io me ne resti quì fuori ad aspettare che Gazza mi scopra? Se tu non fossi uscita questo non sarebbe successo-
-Peggio per te che mi hai seguita, bella faccia tosta, non c'è che dire...-
Ci incamminammo lungo corridoi illuminati a strisce dal chiarore lunare proveniente dalle alte finestre.
Ma arrivati al secondo piano un rumore nella stanza accanto mi fece frenare di colpo.
-E ora che ti pende, Clark!- disse Malfoy
-Chiudi il becco!- dissi aspra.
-Ho sentito qualcosa-
Avevo appena fatto in tempo a sollevare la bacchetta magica quando udì qualcuno parlare...
-Annusa qua dentro, ciccina, potrebbero essere nascosti in un
angolo-
Era Gazza che parlava con la gatta, Mrs Purr. Inorridita, agitai all'impazzata la bacchetta, facendo segno a Malfoy di seguirmi più in fretta possibile.
Svelti svelti, senza far rumore si
diressero verso la porta opposta al punto da cui proveniva la voce di
Gazza.
-Sono qui, da qualche parte- borbottò Gazza -probabilmente
nascosti-
-Da questa parte!- bisbigliai a Malfoy e, in preda al terrore, cominciammo a sgattaiolare lungo una galleria piena di armature. Sentivamo avvicinarsi Gazza.
D'un tratto, Malfoy lanciò un gridolino di terrore e spiccò la corsa...
Il baccano e lo strepito furono tali da svegliare l'intero castello.
-CORRI!- gridò lui correndo.
Lo seguii per la galleria, senza guardarmi indietro per vedere se Gazza ci stesse seguendo. Girammo dietro lo stipite di una porta, percorremmo un corridoio, e poi un altro.
Passammo attraverso un tessuto, lacerandol e sbucammo vicino all'aula di Incantesimi.
-Credo che lo abbiamo seminato- ansimai appoggiandomi contro
la parete fredda asciugandomi la fronte.
Malfoy, invece, era piegato in
due, e ansimava senza riuscire a riprender fiato.
-Te l'avevo detto, io- mormorò premendosi una mano sul
petto, -ve l'avevo detto!-
-Se tu non avessi fatto casino, tutto questo non sarebbe successo!- dissi.
-Dobbiamo tornare nei sotterranei il più in fretta possibile- aggiunsi poi.
-Andiamo-
La cosa non sarebbe stata tanto semplice. Non avevamo fatto neanche
una decina di passi che il pomello di una porta cigolò e qualcosa schizzò come una pallottola fuori da un'aula di fronte a loro.
Era Pix.
Ci vide ed emise uno squittio di contentezza.
-Zitto, Pix... per piacere... o ci farai espellere- dissi
Pix ridacchiò.
-In giro per il castello a mezzanotte, pivellini? Ah, ah, ah!
Sciocchi e insulsi, sarete espulsi!-
-No, se non ci fai la spia, Pix. Ti prego!- lo supplicai
-Dovrei proprio dirlo a Gazza- disse Pix con voce angelica, ma gli
occhi gli brillavano di cattiveria.
-E' per il vostro bene, sapete?-
-Ma levati di mezzo!- sbottò Malfoy colpendolo con forza... ma fu un
grosso errore.
-ALLIEVI! fuori dalle camerate!- cominciò a gridare Pix, -ALLIEVI!
fuori dalle camerate! nel CORRIDOIO degli INCANTESIMI!-
Si tuffammo sotto di lui e spiccammo una corsa con tutta la forza che avevano nelle gambe, dritti verso l'estremità del corridoio, dove andammo a sbattere contro una porta... chiusa a chiave.
-Siamo arrivati al capolinea- disse Malfoy piagniucolando mentre
spingevano inutilmente cercando di aprirla. -Siamo perduti!È la fine!-
Udimmo dei passi: era Gazza, che correva più in fretta che poteva
verso il punto da cui provenivano le grida di Pix.
-Smettila di piagniucolare e spostato!- sbottai, colpii il lucchetto con la bacchetta e sussurrai:
-Alohomora!-
Il lucchetto scattò e la porta si spalancò, la oltrepassammo spintonando, la richiudemmo velocemente e ci poggiammo contro la schiena, rimanendo in ascolto.
-Da che parte sono andati, Pix?- stava chiedendo Gazza.
-Svelto, parla!-
-Di' "per favore"-
-Non farmi perdere tempo, Pix. Dimmi, dove sono andati?-
-Non ti dirò un bel niente se non me lo chiedi per favore- disse Pix con la sua fastidiosa voce.
-E va bene... per favore!-
-NIENTE! Ah-ha! Te l'avevo detto che non avrei detto niente se non
dicevi per favore! Ha ha! Haaaa!-
E udimmo Pix allontanarsi con un sibilo mentre Gazza, furente, lanciava imprecazioni.
-Crede che questa porta sia chiusa a chiave- bisbigliai
-Penso che siamo salvi... E piantala, Malfoy!’ Infatti, era un minuto circa che tirava la manica della mia vestaglia.
-Che cosa c'è?- mi voltai... e vidi chiaramente che cosa c'era.
Non ci trovavamo in una stanza, come credevamo. Eravamo in un corridoio.
Il corridoio proibito del terzo piano.
E ora, capivamo perché fosse proibito.
Stavamo fissando dritti negli occhi un cane mostruoso, un bestione che riempiva tutto lo spazio tra il soffitto e il pavimento.
Aveva tre teste, tre nasi
che si contraevano e vibravano nella loro direzione, tre bocche
sbavanti con la saliva che pendeva.
Era lì, perfettamente immobile, tutti e sei gli occhi fissi su di noi.
Allungai il braccio in cerca del pomello della porta: tra Gazza e la
morte sicura preferivo Gazza.
Caddimo all'indietro... e Malfoy finì sopra di me.
-Eww! Ti vuoi spostare un po'!- dissi scostandolo da sopra di me.
-Spostati tu! Bleah che schifo ora mi dovrò lavare per levare tutti i germi che mi hai contagiato- disse.
-Veramente i germi ce li avevi già! E sarebbe davvero un miracolo se ti andassi a fare una doccia. Puzzi come un Troll di montagna.-
Mi fece una smorfia.
Ci alzammo spintonandoci e riprendemmo a correre lungo il corridoio.
Non smisimo di correre fino a che non avemmo raggiunto il corridoio nei sotteranei.
-Purosangue! Purosangue!- ansimò Malfoy e il muro scivolò. Raggiungemmo la sala di ritrovo e qui ci lasciammo cadere, tremanti, sulle poltrone.
Passò del tempo prima che qualcuno parlasse.
-Che cosa lo tengono a fare, un mostro come quello, chiuso a chiave
in una scuola?- disse infine Malfoy.
Appena ritrovai il fiato dissi:
-Ma dimmi un po', non hai l'abitudine di usare gli occhi?- sbottai ansimado.
-Non hai visto dove poggiava le zampe?-
-Sul pavimento?- suggerì lui. -No, a dire la verità non gli ho guardato le zampe. Ero troppo preso dalle sue teste-
-No, non sul pavimento, idiota. Stava sopra una botola. È evidente che fa la
guardia a qualcosa-
-Spero che sia soddisfatto. Per colpa tua abbiamo corso il rischio
di essere uccisi... E ora, se non ti
dispiace, io vado a letto-
Malfoy mi guardò a bocca aperta mentre mi allontanavo.
-No, non mi dispiace affatto- disse.
Entrai in camera e mi infilai a letto. Il cane faceva la guardia a qualcosa... E io dovevo scorprirlo.
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❝E Allora Baciami❞|Draco Malfoy|
Fiksi PenggemarEileen Clark è figlia di Amalia Clark e Gotye Clark, uno dei più famosi seguaci del Signore Oscuro. Dopo l'incarcerazione di suo padre,Eileen vive da sola con sua madre, fino al giorno in cui ricevette l'attesa lettera per Hogwarts. ------------- -H...