I giorni passarono lenti, e non vi era il minimo dubbio che Fuffi fosse ancora vivo e vegeto dietro quella porta sprangata.
Faceva un caldo micidiale, specie nella grande aula dove si svolgevano gli scritti.
Per l'esame avevamo ricevuto penne d'oca speciali, nuove di zecca, che erano state stregate con un incantesimo particolare anticopiatura.
Gli esami comprendevano anche esercitazioni pratiche.
Il professor Vitious ci aveva chiamati a uno a uno nella sua aula per vedere se eravamo capaci di eseguire lo speciale Tip-tap dell'Ananasso sulla
scrivania.
La professoressa Mcgranitt ci stette a guardare mentre trasformavamo un topolino in una tabacchiera: se la tabacchiera era carina si guadagnavano punti, se aveva i baffi se ne perdevano.
Piton rese tutti nervosi fiatandoci nel collo mentre cercavamo di ricordare come si fabbricava la pozione che fa dimenticare le cose.
L'ultimo esame fu quello di Storia della Magia.
Dopo aver passato un'ora a rispondere a domande su qualche vecchio mago svitato, saremmo stati liberi, liberi per una settimana intera, prima che uscissero i risultati.
Quando il fantasma del professor Ruf ordinò di riporre le penne d'oca e di arrotolare le pergamene, non potei fare a meno di rallegrarmi
-È stato molto più facile di quanto credessi- disse Hermione mentre ci univamo alla folla di compagni che sciamavano fuori, sul prato assolato.
-Era perfettamente inutile imparare a memoria il Codice di Comportamento dei Lupi Mannari del 1637 e studiare la rivolta di Elfric l'Avido- commentai.
Hermione si divertiva sempre a rivedere gli esercizi dopo l'esame,
ma Ron le disse che gli faceva venire mal di stomaco, e così ci diressimo verso il laghetto e ci stendemmo comodamente sotto un albero.
-Niente più ripassi!- disse Ron con un sospiro di sollievo, stiracchiandosi sull'erba.
-Potresti anche smetterla di fare quel
muso, Harry! Abbiamo davanti una settimana intera, prima di scoprire
quanto siamo andati male. Inutile preoccuparsi adesso!- notai
Harry si stava stropicciando la fronte.
-Come vorrei sapere che cosa significa!- disse con uno scatto di
rabbia.
-Che cosa?- chiesi curiosa
-Questa cicatrice non la pianta di farmi male... mi è già capitato, ma mai tanto spesso-
-Va' da Madama Chips- suggerì Hermione.
-Non sono mica malato- rispose Harry. -Credo che sia un avvertimento... significa pericolo incombente-.
-Rilassati, Harry. Hermione ha ragione, la Pietra è al sicuro fino a che c'è in giro Silente. In ogni caso, non abbiamo mai avuto alcuna prova che Piton abbia scoperto come eludere la sorveglianza di Fuffi. Una volta si è quasi fatto strappare una gamba. Vedrai che aspetterà prima di riprovarci. E prima che Hagrid abbandoni Silente, Neville avrà fatto in tempo a entrare nella nazionale di Quidditch- lo rassicurai.
Harry annuì.-Sono così stanca!- sbuffai sdraiandomi sul prato
-Questo è l'effetto degli esami. Io la notte scorsa mi sono svegliata, e prima di ricordarmi quello che avevamo fatto, ero già arrivata a sfogliare metà dei miei appunti sulle Trasfigurazioni- disse Hermione
Di colpo, Harry balzò in piedi.
-Ma dove vai?- chiese Ron in tono sonnacchioso.
-Mi è venuta in mente una cosa- rispose Harry. Era impallidito.
-Dobbiamo immediatamente andare a trovare Hagrid-
-E perché?- dissi tutta ansimante mentre tentavo di stare al passo con loro.
-A voi non sembra un po' strano- proseguì Harry mentre risalivamo
il declivio erboso, -che la cosa che Hagrid più desidera al mondo sia un drago, e che si presenti uno sconosciuto che per caso si ritrova
un uovo di drago in tasca? Quanta gente c'è che va in giro con in tasca uova di drago, visto che è vietato dalla legge dei maghi? È stato fortunato a incontrare Hagrid, non vi pare? Oh, ma perché non ci ho pensato prima?-
-Ma che cosa ti frulla per la testa?- chiese Ron.
Ma Harry, attraversando speditamente il parco diretto verso la foresta, non rispose.
Hagrid era seduto in poltrona davanti alla porta di casa; aveva le maniche e le gambe dei pantaloni arrotolate e stava sgusciando piselli in una grossa ciotola.
-Salve!- disse sorridendo. -Finiti gli esami? Avete tempo di fermarvi a bere qualcosa?-
-Sì, grazie- dissi, ma Harry mi bloccò.
-No, abbiamo fretta. Hagrid, devo chiederti una cosa. Sai quella notte che hai vinto Norberto? Che aspetto aveva lo straniero con cui hai giocato a carte?-
-Boh- rispose Hagrid, vago, -non si è mai tolto il mantello-
Quando si accorse che tutti e quattro lo fissavamo allibiti, alzò un sopracciglio.
-Non è mica una cosa tanto strana, di gente bizzarra ce n'è tanta al pub della "Testa di Porco", giù al villaggio. Poteva essere un trafficante di draghi, no? Comunque, in faccia non l'ho mai visto, si è sempre tenuto il cappuccio-.
Harry si lasciò cadere a terra, vicino alla ciotola di piselli.
-E di che cosa avete parlato, Hagrid? Gli hai mai accennato a Hogwarts?-
-Può darsi- rispose Hagrid aggrottando le sopracciglia nello sforzo di ricordare. -Sì... Mi ha chiesto che mestiere facevo e io gli ho detto che facevo il guardiacaccia qui... Allora ha chiesto di che genere di creature mi occupavo. Io gliel'ho detto... e ho anche detto che avevo sempre desiderato avere un drago... Poi... non ricordo tanto bene, perché quello non faceva che offrirmi da bere. Vediamo... sì, allora ha detto che lui aveva un uovo di drago e se lo volevo potevamo giocarcelo a carte... Però dovevo promettergli che lo tenevo bene: non voleva che finiva al chiuso in qualche casa... Allora io
gli ho detto che, dopo Fuffi, tenere un drago era la cosa più facile del mondo...-
-E lui... ha mostrato qualche interesse per Fuffi?- chiese Harry cercando di mantenere calmo il tono della voce.
-Beh, sì... Insomma, anche dalle parti di Hogwarts, non è che capiti spesso di incontrare cani a tre teste, no? Allora gli ho detto che Fuffi era buono come il pane, se uno sapeva calmarlo. Bastava un po' di musica, e lui si addormentava come un angioletto...-
Di colpo, un'espressione di orrore si dipinse sul volto di Hagrid.
-Accidenti, non ve lo dovevo dire!- farfugliò. -Dimenticate tutto! Ehi... ma dove andate?-
Non scambiammo neanche una parola finché non ci fermammo nel salone d'ingresso.
-Dobbiamo andare da Silente- disse Harry. -Hagrid ha raccontato a quello straniero come si fa a eludere la sorveglianza di Fuffi, e sotto quel mantello c'era o Piton o Voldemort... Dev'essere stato facile, dopo aver fatto sbronzare Hagrid. Spero solo che Silente creda a quello che gli diciamo. Fiorenzo potrebbe darci manforte,
sempre che Cassandro non glielo impedisca. Dov'è lo studio di
Silente?-
Ci guardammo attorno come se sperassimo di scorgere un cartello
che indicasse la direzione giusta.
-Basterà che...- cominciò Harry, ma all'improvviso una voce risuonò
nel salone.
-Che cosa ci fate qui dentro, voi quattro?-
Era la professoressa Mcgranitt, che portava una grossa pila di libri.
-Vogliamo vedere il professor Silente- dissi decisa
-Vedere il professor Silente?- ripeté la Mcgranitt come se quella richiesta le apparisse molto sospetta. -E perché?-
-Beh, sarebbe un segreto...- disse Ron ma subito rimpianse di averlo detto, perché le narici dell'insegnante cominciarono a fremere.
-Il professor Silente è uscito dieci minuti fa- disse poi in tono gelido.
-Ha ricevuto un gufo urgente dal Ministero della Magia ed è subito partito in volo per Londra-
-Se n'è andato?-fece Hermione in tono affranto. -Proprio adesso?-
-Granger, il professor Silente è un grandissimo mago, la sua presenza è richiesta da molte parti...-
-Ma questo è importante!- dissi
-Quel che voi avete da dirgli sarebbe più importante del Ministero della Magia, Clark?-
-Senta, professoressa- fece Harry gettando all'aria ogni prudenza, -è
a proposito della Pietra Filosofale...-
La Mcgranitt poteva aspettarsi di tutto, tranne quello.
I libri che reggeva le caddero di mano e lei non si dette neanche la pena di
raccoglierli.
-E voi, come lo sapete?- farfugliò.
-Professoressa: io penso, anzi lo so di certo, che Pit... che qualcuno si prepari a tentare di rubare la Pietra. Devo parlare con il professor Silente-
La professoressa gli scoccò un'occhiata carica di un misto di
orrore e di sospetto.
-Il professor Silente sarà di ritorno domani- disse infine. -Non so proprio come abbiate fatto a scoprire la storia della Pietra, ma;state pur certi che nessuno può rubarla, è troppo ben protetta-
-Ma prof...- feci per ribattere
-So quel che dico, Clark- tagliò corto la McGranitt.
Poi si chinò a raccogliere i libri che le erano caduti.
-E adesso, vi consiglio di tornarvene tutti fuori a godervi questo bel sole-
Ma non seguimmo il suo consiglio.
-È per stanotte- disse Harry quando si fu accertato che la professoressa McGranitt non era più a tiro di voce.
-Stanotte Piton ha intenzione di passare attraverso la botola. Ha trovato tutto quello che gli occorre, e per di più adesso Silente è fuori
circolazione. È stato lui a mandare quel gufo. Ci scommetto che al
Ministero della Magia resteranno a bocca aperta quando vedranno
arrivare Silente-
-Ma noi, che cosa possiamo...-
A Hermione, le parole si gelarono in gola.
Ci voltammo di scatto.
Davanti a noi, c'era Piton.
-Buon pomeriggio- disse in tono calmo.
Lo fissammo.
-Non bisognerebbe stare al chiuso, in una giornata come questa- proseguì lui con uno strano sorriso forzato.
-Stavamo...- cominciò Harry, senza avere la minima idea di come
continuare.
-Voi dovete stare più attenti- fece Piton. -Se ciondolate così, la gente può pensare che state combinando chissà cosa. E Grifondoro non può mica permettersi di perdere altri punti, no?-
Harry arrossì.
Ci voltammo per tornare fuori, ma Piton ci richiamò.
-Sei avvisato, Potter. Fatti pescare un'altra volta ad andare in giro di notte, e mi occuperò personalmente di farti espellere. Buona giornata-
E si allontanò, diretto verso la sala professori.
Fuori, sui gradini di pietra, Harry si rivolse a noi.
-Allora, ecco che cosa dobbiamo fare- sussurrò in tono d'urgenza.
-Uno di noi terrà d'occhio Piton. Aspetterà fuori dalla sala professori, e se esce lo seguirà. Sarà bene che lo faccia tu, Hermione-
-E perché proprio io?-
-Ma è evidente! Puoi far finta di aspettare il professor Vitious, no?- dissi e proseguii con una vocetta stridula -"Oh, professore, sono tanto preoccupata, ho paura di aver dato la risposta sbagliata alla domanda 14b..."-
-E piantala!- rimbeccò Hermione, ma poi accettò di andare a sorvegliare le mosse di Piton.
-Noi invece ci apposteremo fuori del corridoio del terzo piano-
concluse Harry -Dai, venite-
Ma quella parte del piano non funzionò. Non appena ebbimo raggiunto la porta che separava Fuffi dal resto della scuola, ricomparve la
professoressa Mcgranitt, e stavolta perse proprio le staffe.
-Allora voi vi credete più furbi di una sfilza di incantesimi!- ci aggredì.
-Ne ho abbastanza di questa storia! Se vengo a sapere che vi siete avvicinati un'altra volta a questa porta, tolgo altri cinquanta punti a Grifondoro e Serpeverde! Sì, Weasley, hai capito bene. E lo farò anche se è il mio dormitorio!-
Ce ne tornammo nella sala grande.
-Perlomeno, Hermione sta alle costole di Piton-
-Mi dispiace, Harry!- fece Harmione da dietro di noi con voce lamentosa.
-Piton è venuto fuori e mi ha chiesto che cosa facevo, allora gli ho detto che aspettavo Vitious, e lui è tornato dentro per cercarlo. Io sono venuta via, e lui non so dov'è finito-
-Beh, ci siamo, no?- disse Harry.
Lo guardammo allibiti.
Era pallido e gli brillavano gli occhi.
-Io stasera vado e cerco di arrivare alla Pietra prima di lui-
-Tu sei matto- esclamò Ron.
-Non puoi farlo!- disse Hermione.
-Dopo quel che hanno detto Piton
e la Mcgranitt? Sarai espulso!- dissi
-E chi se ne importa!- gridò Harry. -Ma non capite? Se Piton si porta via la Pietra, Voldemort torna! Non avete sentito che cosa è successo quando ha tentato di fargli le scarpe? Non ci sarà più una Hogwarts da cui essere espulsi! La raderà al suolo, o la trasformerà in una scuola di Magia Nera! Ormai, perdere punti non ha più importanza, non lo capite? O credete forse che, se il Grifondoro
vince il campionato dei dormitori, lui lascerà in pace noi e le nostre famiglie? Se mi pescano prima che io riesca a prendere la Pietra, beh, dovrò tornarmene dai Dursley e aspettare che Voldemort mi venga a cercare. Come dire che morirò un po' prima del previsto, visto che io con la Magia Nera non voglio aver niente a che fare! Guardate. Io stanotte passo attraverso quella botola, e nulla di quel che direte potrà fermarmi! Ve lo ricordate o no, che Voldemort ha
ucciso i miei genitori?-
Ci guardò con occhi fiammeggianti.
-Hai ragione, Harry- dissi con un filo di voce.
-Userò il mantello che rende invisibili- concluse Harry. -una bella fortuna averlo recuperato-
-Ma basterà a coprirci tutti e quattro?- chiese Ron
-Come, tutti e quattro?-
-Oh, falla finita, mica penserai che ti lasciamo andare da solo?- dissi
-Levatelo dalla testa- disse Hermione in tono spiccio. -Come pensi che faresti ad arrivare alla Pietra senza di noi? Sarà meglio che vada a sfogliare i miei libri, potrei trovare qualcosa di utile...-
-Ma se ci pescano, sarete espulsi anche voi-
-Non se posso evitarlo- ribatté la ragazza in tono cupo. -Vitious mi ha detto in gran segreto che al suo esame ho preso centododici su cento. Con un voto del genere, non mi butteranno fuori-
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❝E Allora Baciami❞|Draco Malfoy|
FanficEileen Clark è figlia di Amalia Clark e Gotye Clark, uno dei più famosi seguaci del Signore Oscuro. Dopo l'incarcerazione di suo padre,Eileen vive da sola con sua madre, fino al giorno in cui ricevette l'attesa lettera per Hogwarts. ------------- -H...