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Come ogni mattina seguii la mia routine, mi svegliai al suono della sveglia, andai in bagno, misi la divisa  e scesi le scale per andare in cucina dove trovai ad attendermi mio padre;
Papà:"Ciao Hani ben svegliata, siediti un attimo prima di andare a scuola, ti devo parlare, poi ti accompagno in macchina"
Io:" ok..." chissà che voleva dirmi? Sinceramente mi stava salendo l'ansia
Papà: "Forse tu non te lo ricordi ma avevo degli amici, i signori Min, che vedevamo spesso molti anni fa; prima che si trasferissero a Busan, facevamo delle uscite io te e la mamma, quando ancora era con noi, loro due e loro figlio Yoongi, con il quale giocavi sempre quando c'erano queste occasioni, ricordi?"
Io:"No, papà non ricordo"
Yoongi... quel nome proprio non mi diceva nulla
Papà:"È normale, eri molto piccola; aspetta forse lo ricordi come Suga, lo chiamavi così"
Suga... Suga... sì Suga!
Io:"Sì papà ora ricordo"
era un bambino con il quale giocavo sempre da piccola ma essendo passati molti anni me ne ero completamente dimenticata
Papà: "ecco questi miei due amici sono venuti a mancare in un incidente stradale pochi giorni fa..."
Io:"cavolo... Papà mi dispiace..."
Papà: "si, è stata una tragedia... ora però quel ragazzo è rimasto da solo e, nonostante sia maggiorenne, non può cavarsela da solo, ha la scuola non può anche lavorare guadagnando abbastanza per vivere, io sono stato indicato come suo padrino al battesimo, quindi verrà a stare con noi"
No cosa?? No ti prego non voglio sconosciuti in casa, di lui avevo solo dei ricordi vaghi, anche il suo volto lo ricordavo molto vagamente, senza contare che sono passati più di dieci anni, il suo volto di allora non avrà nulla a che fare con quello di adesso
Io: "Per quanto?"
Papà: "Per quanto vorrà lui, fino a quando non avrà finito gli studi, trovato una sistemazione e un lavoro e sarà auto sufficiente"
Io: "Stai scherzando spero?! E noi dovremmo convivere con questo sconosciuto in casa?!"
Papà: "Te l'ho detto non è uno sconosciuto"
Io:"non lo vediamo da più di dieci anni è come se lo fosse!!"
Papà: "non fare l'egoista, cosa vuoi fare? lasciare questo poveretto per strada?"
Effettivamente mi faceva pena, ma provavo anche pena per me
Io: "e quando verrà"
Papà: "oggi pomeriggio"
Io: "oggi?! Grazie per avermi avvertito per tempo!"
Detto questo presi il mio zaino e mi diressi fuori dalla porta
Papà: "Hani aspetta ti accompagno"
Io: "non serve grazie faccio ancora in tempo a prendere il bus!"
Uscii di casa sbattendo la porta; non ci potevo credere che venisse uno sconosciuto a vivere da noi, e mio padre mi avvertiva solo adesso?!
Arrivata a scuola entrai in classe e mi sedetti al mio banco buttandoci sopra la mia faccia sconsolata
Chaeyong: "cos'è quel muso lungo di prima mattina??"
Alzai lo sguardo per vedere chi avesse parlato e mi si piazzò davanti la faccia dalla mia migliore amica
Io: "una tragedia, ecco cosa è successo; mio padre stamani mi ha avvertito che verrà a stare da noi un tizio che conoscevo da piccola, figlio di due amici dei miei genitori, morti pochi giorni fa"
Chaeyong: "oddio poverino"
Io: "poverino lui? Poverina io che devo convivere con uno sconosciuto, senza contare che papà in casa non c'è mai"
Chaeyong: "si ma tu prova a capire la situazione di questo poretto"
Mugolai e ributtai la faccia sul banco
Chaeyong: "come si chiama?"
Io: "Min Yoongi"
Chaeyong: "ora lo cerco su facebook"
Vidi la mia amica che, dopo aver digitato qualcosa sul suo cellulare, inarcò le sopracciglia in segno di stupore
Io: "che c'è?"
Chaeyong: "nulla! Lo scoprirai oggi pomeriggio"
Disse nascondendo lo schermo del cellulare e tirando fuori un sorrisetto furbo, a volte proprio non la capivo quella ragazza.
La mattinata passò come al solito ma questa volta al suono della campanella non mi sentii sollevata, anzi, il mio stomaco si fece un macigno. Svogliatamente presi la mia roba e mi diressi a casa, sperando che il mio nuovo inquilino non fosse ancora arrivato.
Io:"Papà sono a casa!!"
Papà:"Ciao Hani"
Io:"È già arrivata la zavorra?"
Papà: "Se intendi Yoongi no, dovrebbe arrivare subito dopo pranzo"
Mi tolsi la divisa mettendomi vestiti più comodi, ma non brutti, lo ammetto non volevo farmi vedere in condizioni pietose dalla zavorra, rimasi anche truccata.
Stavo leggendo un libro appoggiata ad una poltrona vicino alla finestra, quando sentii il rumore di un furgoncino, dal quale uscirono due ragazzi, uno più basso con il cappuccio della felpa sulla testa e un altro più alto, si abbracciarono poi il ragazzo più basso salutò quello che supposi essere suo amico e si avvicinò al cancello di casa mia
Io:"Emh... Papà credo sia arrivato!"
Poco dopo infatti sentimmo il campanello suonare
Papà:"Hani vieni, accogliamolo come si deve"
A malincuore mi avvicinai e mi appoggiai a braccia incrociate sulla ringhiera delle scale, che dava sull'ingresso, mentre mio padre andò ad aprire la porta
Papà:"Benvenuto Yoongi, vieni accomodati, com'è andato il viaggio?"
Yoongi:"Bene, grazie signor Ahn"
Mio padre copriva completamente la figura esile di Yoongi quindi ancora non riuscivo a vederlo
Papà:"Bene, ti presento mia figlia Hani, in realtà vi conoscete di già, ma non so se te la ricordi"
Feci un sorriso forzato e alzai la mano in segno di saluto, a quel punto mio padre si spostò su un lato permettendomi, così, di riuscire a vedere Yoongi che alzò lo sguardo verso di me, rivelando il suo volto, prima oscurato dal cappuccio; quando riuscii a vederlo per bene rimasi per un po' sorpresa, sinceramente non mi era mai passato per la testa che potesse essere carino, ok lo ammetto carino è riduttivo, era proprio bello, ecco perché Chaeyong aveva avuto quella reazione stamattina, aveva i capelli neri, che si confondevano con il tessuto della felpa, gli ricadevano appena sopra agli occhi dello stesso colore, creando però contrasto con la sua pelle bianchissima; dovevo riconoscere però che il suo volto mi era decisamente familiare, mi riportava alla mente vaghi ricordi che ormai avevo eliminato
Yoongi:"Invece me la ricordo"
Il suo tono era il freddo e il suo sguardo indecifrabile, sembrava un misto tra l'infastidito e l'annoiato, a mio padre almeno qualche sorrisino rivolgeva, però è presto per giudicarlo alla fine gli sono appena morti i genitori, è normale non faccia sorrisi smaglianti e sinceri, ma così facendo mi inquteva un certo timore
Papà:"Giusto tu sei più grande e più probabile che ti ricordi lei, comunque la tua stanza è proprio accanto alla sua, Hani fagli vedere dov'è"
Ancora una volta lo sguardo gelido di Yoongi si posò su di me; io non dissi nulla mi limitai a salire le scale seguita da lui.
Io:"Ecco, questa è la stanza degli ospiti, se ti serve qualcosa giù c'è papà" lui rispose al mio tono acido con uno sguardo di sufficienza ed entro nella camera.
Ero tornata nel mio angolino lettura e ci ero rimasta tutto il pomeriggio, Yoongi per tutto il tempo non si era fatto sentire, probabilmente stava sistemando le sue cose. Mio padre ci chiamò per la cena, e stranamente aveva cucinato, di solito andavamo avanti a surgelati,
Papà:"Ragazzi, vi informo che stasera parto, starò fuori per lavoro una settimana, Yoongi devi sapere che io purtroppo viaggio molto per lavoro, quindi vi lascerò spesso soli, ma almeno ora siete in due"
Yoongi non rispose si limitò ad annuire
Papà:"Ah Yoongi per la scuola ti ho già iscritto io, è la stessa di Hani, inizi Lunedì, va bene?"
Yoongi:"va bene, grazie signor Ahn"
Non appena finimmo di mangiare mio padre prese le sue cose ci salutò e partì, lasciandoci soli; noi rimanemmo davanti la porta in silenzio come dei dementi per un po', finché lui non si voltò verso di me
Yoongi:"Certo che sei cresciuta"
Io:"È?"
Yoongi:"Niente; se mi cerchi sono sotto la doccia, anche se te ne sarei grato se evitassi di cercarmi"
Disse sbuffando per poi andarsene.
Mi stavo dirigendo verso camera mia per andare a letto, quando sentii la voce di Yoongi uscire dalla sua stanza; mi avvicinai, la porta era socchiusa, quindi mi misi a sbirciare, lo so non si fa, ma io sono troppo impicciona, lo vidi che stava parlando al telefono
Yoongi:"-Ah, che palle preferivo che il Signor Ahn non avesse figli-
-ha una figlia-
-ma chissene frega se è carina o no-
-ma perché cazzo non mi hanno fatto rimanere a Busan?-
-Ma sono maggiorenne cazzo!-
-tu sei un adulto e lavori, potevo stare da te-
-lo so, che ci hai provato e ti ringrazio-
-vai, ci vediamo grazie ancora per sopportare i miei svoghi-
-lo so, grazie Jin-"
Attaccò, sospirò e si voltò verso di me
Yoongi:"Tu i cazzi tuoi no è?"
Beccata...
Non sapevo che dire ma agì lui, si alzò e mi chiuse la porta in faccia, che antipatico, anche se a sto giro me la sono cercata...

the Host {Min Yoongi}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora