Capitolo 7 - Tranquillità Al Castello

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Kerogene P.O.V.

La sera prima mia sorella è rimasta tutto il tempo chiusa nella sua stanza. Avevo provato a bussare ma lei mi ha detto di lasciarla in pace. Chissà cosa aveva. Non mi sono preoccupato tanto, dato che lo fa spesso, e me ne sono andato a dormire. Questa mattina ho ancora voglia di andare a trovare Kirby, così mi alzo prestino e mi preparo la colazione. Essendoci ancora della torta mi taglio quella e mi bevo un buon bicchiere di latte. Una volta finito lascio tutto sul tavolo perché ho fretta, e corro fuori chiudendo la porta dietro di me.

Cammino con passo svelto, e mi dirigo verso la porta dei signori Ebrum. Busso tre volte, e Tiff mi apre.

"Ciao Kerogene" mi dice lei, con il suo sorriso allegro. "Ciao Tiff!" la saluto io, con un abbraccio. Lei mi fa entrare e Tuff mi accoglie anche lui allegro. "Ciao Kerogene! Ho dei giochi veramente speciali da fare oggi! Guarda!" dice, e mi mostra delle miniaturine di Guerrieri Stellari e mostri. "Fanno parte della vecchia collezione di papà, ci giocava lui un tempo. Ha detto che posso tenerli, giochiamo?" mi chiede poi, entusiasta. Io altrettanto entusiasta accetto, e ci sediamo sul pavimento attorno alle miniaturine. Una colpì subito il mio interesse. La prendo in mano. Ma questa... È la miniatura di mio papà! "Quella è una delle mie preferite!" esclama sorridente Tuff. "Si chiama Sky Knight ha detto mio padre. Dice che faceva parte dei paladini della libertà che combatterono insieme contro i mostri di NME milioni di anni fa! Insieme a Meta Knight!" dice poi, e mi mostra la miniatura di Meta Knight con la spada in mano e la stella sull'armatura del braccio sinistro. "Wow!" esclamo io. Non ho certamente il coraggio di dire che Sky Knight è tutt'ora il mio di padre. "Io non l'ho mai sentito prima d'ora, questo Sky Knight!" dice Tiff a braccia conserte, ci stava ascoltando. "È esistito invece!" commenta Tuff verso di lei. "Papà dice che gli è successo qualcosa per cui sparì e non si fece più vedere e sentire!" dice Tuff verso di me. Io corrugo le sopracciglia, non sapendo bene che rispondere "Be', mi dispiace per lui. Sono certo che fosse un Guerriero Stellare di talento..." commento io. Tuff annuisce: "Assolutamente lo era! Anche se questo potrebbe dircelo..." il suo entusiasmo si spegne. "Solo Meta Knight..." tutti quanti ci spegnamo per un attimo.
Tiff sospira. "Devo andare a studiare delle cose ragazzi... A più tardi" dice, poi si allontana, verso la sua camera immagino. "Allora dopo non esci con noi?" chiede Tuff un po' protestante. "He no, mi dispiace Tuff" risponde sorridente Tiff, e chiude la porta della sua stanza. Tuff mi guarda facendo spallucce. "Vabbé, dopo andiamo a prendere Kirby e giochiamo con lui" dice poi, e iniziamo a giocare. Usando io Sky Knight e lui Meta Knight.

È passato un po' di tempo, e Sir Ebrum e Lady Like ci danno il buongiorno. "Ciao tesori, avete fatto colazione?" chiede Lady Like sorridente e gentile. "Io sì!" rispondo subito io. "No io no..." risponde Tuff un po' distante. "La colazione è un pasto importante Tuff, spero tu possa ricordarlo" dice Sir Ebrum a Tuff, con il suo tono gentile. "Avevo voglia di giocare alle tue miniaturine ecco!" dice Tuff arrogantemente. "Vieni subito a fare colazione Tuff!" dice Lady Like severa. Tuff sbuffa e si lamenta, ma si siede al tavolo e inizia a mangiare quello che la lady gli ha preparato. Mi siedo vicino a lui. "Vuoi qualcosa anche tu tesoro?" chiede a me. "No, sono apposto grazie" rispondo sorridente io.

"Ci vediamo!" dice Tuff tutto di corsa, e lo seguo chiudendo lui la porta. "Non fate tardi!" esclama Lady Like.

"Allora, adesso andiamo da Kirby!" dice Tuff tutto entusiasta. Io annuisco sorridendo.

Tuff bussa alla sua porta e risponde Tokkori. "Non vogliamo niente non compriamo niente nè accettiamo pubblicità! La posta per me, invece è ben accetta" gracchia dall'interno, e poi apre la porta e svolazza a cerchio sulle nostre teste. "Siamo noi Tokkori!" esclama Tuff. "Vogliamo Kirby!" aggiungo io. "Sì, lo noto che siete voi, testate calde. Ma Kirby non è qui, è nel suo buco!" esclama impettito l'uccellastro, e camminiamo verso il suo "buco" a pochi passi dalla casetta. "Kirby, è ora di svegliarsi!" dice Tuff sorridente, e gli tira un sassolino addosso. Lui fa dei versi e cambia lievemente posizione. Tokkori è ancora in volo dietro di noi. "Non credo si sveglierà, ci ho provato anch'io minuti fa" dispensa l'uccello, e torna nella casa di Kirby. "Kirby svegliati!" dico io, e tiro un altro sassolino, che gli rimbalza sulla testa e lui si sveglia. "Poyo..." fa, un po' rintronato. Scende giù e ci guarda, come se volesse sapere perché l'abbiamo svegliato. "Vieni con noi Kirby!" esclama Tuff con il gesto di seguirci, e lui con un poyo e un sorriso ci segue.

"Ecco, la palla l'avevo lasciata qui" dice Tuff e, da un posto buio, tira fuori la palla bianca un po' rovinata che usiamo sempre. Entusiasta mi metto davanti alla porta. Kirby capisce che gioco stiamo per fare e si mette davanti all'altra porta. Ci vorrebbe un altro componente però intanto giochiamo così. Tuff mi ordina di tirare, ed io lancio la prima palla.

Lady Moonlight P.O.V.

Apro gli occhi per la prima volta. Che dormita pesante. Ho fatto sogni molesti questa notte. Tutte le espressioni del mio animo, come se non fossi già abbastanza attanagliata dalle mie emozioni da sveglia. Sospiro profondamente e mi siedo sul letto. Guardo il mio corpo e ringrazio che i lividi siano guariti. Sentendomi più sollevata, scendo dal letto e faccio dei giri di chiave per aprire la porta. Kero è fuori di nuovo. Mi dispiace molto di rifiutare un confronto con lui, ma non voglio caricarlo di questioni che non lo riguardano. Vedo che ha lasciato le cose sul tavolo. È incorreggibile. Mi scappa un sorrisino e sistemo le sue cose: rimetto la torta nel frigo, lavo le cose che ha utilizzato, poi pulisco il tavolo ed esco chiudendo la porta di casa. Mi faccio un giro tranquillo e vedo dalla finestra che i ragazzi sono fuori a giocare.

Narrante

La fanciulla decise di raggiungere i ragazzi che stavano giocando a calcio, nel giardino della fontana reale. "Ragazzi!" esclamò Moonlight con un sorriso. "Oh guarda, c'é mia sorella!"  esclama Kerogene. "Moonlight vieni, c'é proprio bisogno di te!" esclamò sbrigativo ed entusiasta Tuff. La ragazza non capiva, anche perché non si ricordava di un'altra volta in cui le venne chiesto di partecipare durante dei loro giochi. "Vieni in campo con me, tu sei in squadra con Kirby!" disse Tuff poi, e ricominciò a giocare. La ragazza, con sguardo determinato, entrò in campo e corse verso il giovane per prendergli la palla. Fece delle schivate e lanciò in porta. Kirby andò dalla parte opposta e il pallone andò in rete. "Goaaal, yeeh!" esclamò vittorioso Tuff, e battè cinque con Kerogene. "Con Kirby alla porta vinceremo di sicuro!" disse poi sempre rivolto al piccolo guerriero verde. "Li stracceremo!"  esclamò in risposta lui. Moonlight guardò Kirby con un sorriso comprensivo, e questi fece un "poyo" determinato.
Giocarono con impegno, anche se Moonlight non si impegnò tanto, perché altrimenti li avrebbe battuti notevolmente. Tuff e Kerogene vinsero 5 a 2, e festeggiarono beffeggiando Kirby. Moonlight gli fece le coccole per consolarlo, anche se Kirby non si era fatto problema alcuno delle loro beffe. Kerogene si avvicinò e geloso si lamentò: "Non è giusto, sono io tuo fratello, perché coccoli lui? Voglio io le tue coccole, mi senti?" diceva, ma Moonlight stava complimentandosi con Kirby, dicendogli di non preoccuparsi perché era stato lo stesso molto bravo. Kerogene sospirò sconfortato.

50 Dark Shades (Campione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora