Epilogo.

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Il contorno di una piccola orma, adagiata su una roccaforte, ad ammirare il paesaggio che l'avvolge in una mite elettricità in cui è tenuta in vita.

Una soave beatitudine vortica nella pura curiosità di una vena del toccare scrutando le ombre lucenti.
Può essere aggiustato qualcosa di rotto? O meglio, può chi è rotto essere aggiustato?
...Probabilmente...
Identico? Mai più.

E mi dissolvo nel mutevole, nello sfarfallio delle lucciole, nei mille risvolti del buio, nel silenzio che mi terrà testa.
Come uno Sfavillo.

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