Gli Sfavilli

"Sto bene".

C'è un luogo, nei rigagnoli della linfa vitale, che si espande e dilata assorbendo nuovi arrivi, come chicchi di neve, in anime scomparse nel bacio gelido della morte. Un posto che capovolge l'oblio ed abita le maestose pieghe di occhi sottratti al sublime. Cit. Sfavilli.

Ci sarà sempre qualcosa che mi spinge a stare male. Una sorta di maledizione dell'essere, forsennatamente alla ricerca di completarsi. Quasi ossessiva, troppo spasmodica. Persone e oggetti sul medesimo gradino, in un'esigenza incolmabile che genera dispute ed incomprensioni. Mancanze, in buchi neri che sfrigolano in un tormento senza redenzione. Risuona il reclamo delle tenebre, che espande, aggraziato, la sua litania corrosiva alla quale rispondo: "Sto bene".
Una delle più grandi menzogne inventate per salvare le apparenze e non far preoccupare coloro interessati al mio stato attuale. Purtroppo ci sono sensazioni difficili da spiegare, metri di misura rigidi autoimposti, limiti in barriere invalicabili... Suppongo sia il pensiero, mio celebre diversamente amico, a narrare in prima persona la finitudine di un io cosciente, raccolto in un corpo assoggettato dai rintocchi. L'immensità dell'anima nella piccolezza del finito.
Non sto bene davvero, ma scelgo di esserlo per ripristinare la forza di fiducia dello scopo mio su questo mondo enorme. Che se ci penso mi dissuade e confonde.... Eppure di tante scarpe ci sono passi non lasciati all'usura, ci sono orme conservate nella pietra, nemmeno lontanamente dimenticabili. Egoisticamente mi piacerebbe farne parte ed ecco ancora uno dei qualcosa che mi spinge a stare male.
Allora mi allontano, mi siedo a rimirare le strade prese e quelle perdute. Osservo fuori dalla finestra ed altro non vedo che meraviglia. Perché la bellezza la si trova anche in una foglia avvizzita, basta volerla vedere.

Commentate per favore, così capisco dove posso migliorare e in cosa posso essere più chiaro...
Anche se volete spiegazioni, io ci sono :)