Raggiungiamo la casa di Travis, situata in un quartiere vicino costernato da case una più bella dell'altra e mi preoccupo di essere in ritardo, dal momento che la villa straborda già di persone. Osservo preoccupata e agitata Sheyla, che invece appare completamente sicura di sé e mi incoraggia ad entrare. Seguo il suo consiglio, e superando le occhiate indiscrete di certi ragazzi seduti a sorseggiare della birra sul porticato, mi lascio trascinare dentro.
La musica mi spacca i timpani, il disagio si fa sempre maggiore. Noto che Sheyla tenta di dirmi qualcosa, ma non riesco a sentirla e dunque scuoto la testa con aria interrogativa.
Mi fa segno di seguirla e così faccio. Mi porta su un divanetto, ci sediamo e lei mi da in mano un bicchiere di plastica rosso.
«Che cos'è?» domando. Lei fa spallucce e beve senza problemi.
Decido di fidarmi e al primo sorso faccio una smorfia. Amaro, ma con un retrogusto di ananas. Lei mi guarda sogghignando, e contraccambio il riso.
Tutt'intorno le persone chiacchierano, o meglio, urlano, cercando di farsi capire dal resto delle persone, e sbircio in un'altra stanza parecchio buia dove un gruppo di ragazzi e ragazze si scatenano in pista.
Sento qualcuno urlare dietro di me..
«Ben arrivate!»
Ci voltiamo e mi ritrovo Ethan che non riesco a vedere chiaramente per via del gioco di luci derivante dall'altra stanza. Decido dunque di alzarmi e avvicinarmi. Solo ora noto lui che mi fissa con un'aria esterrefatta. Devo essere molto diversa, però la cosa non mi dispiace. Questo look mi da un po' di sicurezza in più, che in questi casi non guasta di certo.
«Sei una favola.»
Sorrido a 32 denti. «Anche tu non sei niente male» dico ridendo, nonostante non fossi affatto ironica.
Camicia bianca e jeans. Sta benissimo, come sempre d'altronde.
Dietro le sue spalle vedo Sheyla che sogghigna e si allontana sorridendomi. Ma dove se ne va? Vorrei correre da lei e strozzarla, ma decido di trattenermi e lasciarmi accompagnare in un posto incognito da Ethan.
Alla fine scopro che sono appena stata trascinata in cucina, dove su una tavolata enorme si estendono salatini e pizzette di ogni tipo ma anche un'immensa quantità di alcolici. Vedo lui versarmi in quel solito bicchierino rosso della vodka liscia... La cosa mi preoccupa ma almeno per una sera non voglio risultare la classica perfettina. Me lo porge e io, prima di tutto butto giù l'ultimo sorso di "cocktail all'ananas" rimasto, e sorseggio lentamente quello offertomi.
Lui rimane scioccato, e sono fiera di me. Ma ancora per poco: non avrei mai immaginato che la vodka fosse tanto forte, ma decido di evitare smorfie varie e cercare di apparire sicura e abituata a questo genere di cose.
Ci raggiungono poco dopo Travis e i suoi amici, e tutti insieme in quella sala decidiamo di fare un brindisi a gran voce: «Al nuovo anno!»
Mi sorprendo ad urlare, assieme agli altri, dopodiché ridiamo in coro.
Le facce di Travis ed Ethan mutano in un lampo, e volgo lo sguardo verso la loro direzione. Oh-oh... Ian, la cornacchia, le sue amiche ed altri ragazzi. Lei vestita con una minigonna in pelle rossa e un top scuro scollato al limite. La cosa non mi stupisce. Ma.. perché guardano Ian in quel modo?
«Hai invitato anche lui?»
Travis cerca di scusarsi.
«No.. ma sai che non posso cacciare quelli del nostro istituto. E' una festa per tutti!»
Ethan annuisce, palesemente adirato.
Capisco che tra i due non scorra buon sangue. Beh, non che ci voglia un genio. Mi sento ribollire quando Ian mi lancia un occhiolino. Non so far altro che alzare la mano per salutarlo. Cerco di evitare però lo sguardo di Ethan. Piuttosto mi volto verso la tavolata e mi verso un terzo bicchiere, stavolta di un liquido verdognolo. Al quarto sorso mi sento leggermente fiacca e la testa pesante, tanto che mi ritrovo a camminare attaccata come una cozza ad Ethan, e nonostante l'imbarazzo non posso farne a meno.

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BREATHLESS
ChickLit#NuoviTalenti2018 «Avete presente quando, da bambini, al mare, cercavate di trattenere il maggior tempo possibile il respiro sott'acqua? Quando, ad un certo punto, sobbalzavate pensando di non riuscire più a risalire? E quando, infine, riemergevate...