Capitolo 4

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Arthur

Continuò a vagare per i corridoi della scuola alla ricerca della segreteria. "Questa scuola è enorme" pensò tra sé e sé. L'arrivo di un messaggio sul cellulare lo distolse dalla sua ricerca.

Era un messaggio di Morgana. "Buona fortuna per il tuo primo giorno nella nuova scuola. Ti voglio bene principino."

Sorrise e digitò velocemente la risposta. "Grazie mille, ti voglio bene anch'io streghetta."

Era troppo preso dal rispondere a sua sorella che non si era minimamente accorto di essere andato a sbattere contro qualcuno, facendolo cadere rovinosamente a terra.

-Oh mio Dio, mi dispiace tanto. Ti sei fatta male?- chiese, appurando di trovarsi di fronte ad un ragazza.

-No, no. E' tutto ok.- rispose lei. Una ragazza molto carina tra l'altro. Capelli ricci e neri, occhi scuri penetranti, la pelle scura e un dolcissimo sorriso. L'aiutò a rimettersi in piedi.

-Io sono Arthur. Sono arrivato oggi.- si presentò.

-Io sono Ginevra, ma puoi chiamarmi Gwen.- gli tese la mano. Arthur ricambiò la stretta, sorridendole.-Allora ehm.. hai bisogno di aiuto?-

-Si, non trovo la segreteria.- confessò il biondo, grattandosi la nuca con fare imbarazzato.

-Ti ci accompagno io.- si offrì Gwen. -Allora Arthur, come mai qui a Detroit?-

-Mio padre ha deciso che dovevamo cambiare aria e così ha "invitato" me e mia sorella a seguirlo.-

-E tua madre cosa ha detto?-

Lo sguardo del biondo si rabbuiò, chiudendosi al solo nominare la madre. Gwen si accorse immediatamente del repentino cambiamento dell'umore di Arthur e così cambiò argomento. -Io sono nata e cresciuta qui. Vivo con mio padre e mio fratello Elyan.-

-So che Detroit non gode di una buona reputazione.-

-Non è male. Per chi ci è nato poi è assolutamente normale.- alzò le spalle la mora per poi fermarsi avanti ad un ufficio. -Eccoci qui.-

-Grazie Ginevra.- le sorrise.

-Se ti va possiamo rivederci a pranzo, così ti faccio conoscere un po' di gente.- propose Gwen.

-Ehm.. si, sarebbe fantastico. Grazie.- accettò.

-Bene, ci vediamo in mensa. Ora devo scappare o perdo la lezione di matematica, poi chi lo sente Merlin.- ridacchiò tra sé e sé. -Buona giornata!- gli urlò allontanandosi.

Arthur la salutò con un gesto della mano e si "avventurò" all'interno della segreteria scolastica.

Ore 12.30, ora di pranzo. Arthur uscì dalla classe di storia completamente stordito. La prof Meyers non aveva fatto altro che parlare dell'Antico Regime e dell'Illuminismo. Il suo cervello dopo un po' non aveva retto più e aveva deciso di prendersi un pausa, scollegando i neuroni.

Si diresse verso la mensa con lo stomaco che chiedeva disperatamente di essere riempito. Non aveva fatto colazione quella mattina. Si avviò verso il bancone dei pasti e dopo aver preso il vassoio contenente il suo pranzo cercò Gwen in sala.

La sala era affollatissima, i tavoli erano stracolmi di ragazzi, alcuni sedevano anche a terra pur di stare vicino ai propri amici.

"Non riuscirò mai a trovarla, quanti cazzo di ragazzi ci sono in questa scuola?" pensò. E in effetti non sbagliava a porsi quella domanda.

-Ehi Arthur!-

Si senti nominare e voltò la testa verso sinistra, dove un braccio scuro si muoveva per attirare la sua attenzione.

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