Capitolo 23

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Merlin

Uscito da casa di Arthur aveva cercato di richiamare sua madre per dirle di non preoccuparsi, che stava bene e che presto sarebbe tornato a casa ma Hunith non rispose e così le lasciò un messaggio.

Mentre guidava tornò con la mente a ciò che era successo poco prima con Arthur. Fare l'amore con lui era stato bellissimo e si era sentito come se stesse camminando sulle nuvole. Le sue labbra si stesero in un dolce sorriso al pensiero che quel bellissimo ragazzo dai capelli color dell'oro fosse suo e suo soltanto.

Svoltò in una strada verso la destra e a quel gesto un oggetto che teneva custodito nella tasca della felpa rotolò fuori. Un orologio.

Fissò quell'orologio per qualche secondo, deglutendo a vuoto. Sapeva che ci sarebbero state delle conseguenze se Arthur fosse venuto a saperlo, ma non aveva avuto altra scelta. Cosi, dopo aver lasciato il biondo al caldo nel suo letto, non si era diretto subito alla porta d'ingresso, ma aveva svoltato finendo in camera da letto di Uther.

E sul comodino c'era quell'orologio. Che fosse prezioso lo si poteva notare anche ad occhi chiusi. Aveva esitato qualche secondo ma poi l'arrivo di un messaggio da parte di Will in cui gli chiedeva di incontrarsi l'aveva fatto sragionare, aveva afferrato l'orologio ed era uscito da casa Pendragon.

Will gli aveva chiesto di incontrarsi al solito parcheggio e quando arrivò, lo trovò già lì ad aspettarlo. -Perché ci hai messo tanto?- gli domandò lo spacciatore.

-Scusami, ero occupato.- si limitò a rispondere. Infilò la mano nella tasca della felpa ed estrasse l'orologio. -Ti ho portato questo.- glielo porse. Will si girò e rigirò l'oggetto tra le mani, studiandolo attentamente.

-Si, qualcosa vale.- sentenziò. -A chi l'hai fregato?-

-Non è importante.- disse Merlin, infilando le mani nelle tasche e stringendosi nelle spalle.

Will rise. -Ok.-

-Sono libero ora? Ho saldato i miei debiti?- chiese Merlin, speranzoso.

Will rise ancora più forte. -Sei davvero simpatico quando ti ci metti, lo sai? Diciamo che questo salda una buona parte, ma non tutto. Voglio i miei soldi Merlin e li voglio subito.-

Merlin annuì. -Dammi un altro po' di tempo.-

-Certo.- gli sorrise. -Ah, quasi dimenticavo.. carino il biondino.-

Merlin trasalì a quel commento. -A chi ti riferisci?- deglutì a vuoto.

-Il biondino con cui ti fai vedere in giro da un po'. Non passa inosservato sai?-

Merlin scosse la testa. -Lascialo fuori da questa storia.-

-Oh, è una cosa seria allora.- ghignò Will. -E immagino che tu non voglia che quel bel giovanotto finisca male, vero?-

-Se ti azzardi a toccarlo..-

Will continuò a ridere. -Risparmiami le tue inutili minacce. Lo sappiamo tutti e due che contro di me non ce la faresti.- terminò, dandogli uno schiaffetto "amichevole" sul viso.

Merlin tremò di rabbia, sapeva benissimo di cos'era capace Will e pregava che lasciasse perdere Arthur o non ne sarebbe uscito vivo. -Lui non c'entra niente.-

Will rise di nuovo. -Per il momento quest'orologio può andare. Mi farò vivo io.- e si allontanò a bordo della sua auto.

Tornato a casa, venne assalito da una Hunith preoccupata e arrabbiata.

-Dove sei stato?!- gli urlò contro.

-In giro.- classica risposta.

-Tutta la notte?-

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