4. Capitolo

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"Una lettera scarlatta"



"Cortesi abitanti della foresta e miei nuovi vicini,

Mi dispiace di essere arrivata con così poco preavviso, invadendo incautamente i vostri territori senza chiedervi il permesso, ma la situazione in cui mi trovo lo ha richiesto.

Se avessi potuto prevederlo avrei mandato un messaggio con qualche mese di anticipo. Data l'urgenza della situazione però non ne ho avuto la possibilità, visto che ne sono stata informata solo l'altro ieri.

Prima di tutto, come farebbe chiunque con un minimo di educazione, lasciate che mi presenti: sono una strega viaggiatrice, venuta qui da molto lontano per indagare su degli strani avvenimenti che hanno attirato l'attenzione delle mie superiori.

Preferirei parlarne a voce, se fosse possibile, per non far finire questo messaggio nelle mani sbagliate. Il mondo ha occhi e orecchie sparsi ovunque, vorrei premurarmi personalmente che non possano ne sentire, ne sapere ciò che preoccupa l'ordine a cui appartengo. Confido nella possibilità che potremo aiutarci a vicenda, dopotutto c'è un motivo per cui mi sto rivolgendo a voi come possibili testimoni oculari.

Concluderemo poi le nostre presentazioni come si deve di persona.

Non temete, non starò qui per lungo tempo se la fortuna sarà dalla mia.

(Però non vi consiglio di contarci su, non lo è mai.)

Prometto non sentirete emettere nemmeno un fiato, sarò silenziosa come un'ombra alle spalle del suo proprietario.

...

(Questa frase è uscita più minacciosa del dovuto, non fateci caso.)

Insomma, sarà quasi come se non ci fossi in breve.

Dato che sono stata molto sgarbata a presentarmi senza invito, desidero invitare voi per il thè nella mia dimora, a qualsiasi ora vogliate, per fare ammenda. L'invito è esteso per tutta la prossima settimana da oggi, fino al rintocco dell'ultima mezzanotte, allo scadere dei sette giorni.

Sentitevi liberi di presentarvi quando sarete pronti, deve essere alquanto strano avere una strega nei dintorni, se non preoccupante. C'è ancora un po' di disordine nella mia dimora, ma spero che la cosa non vi turbi eccessivamente.

Finita la settimana corrente, non posso più assicurarvi la presenza di eventuali dolci: noi streghe tendiamo a finirli piuttosto velocemente.

(Per quanto la mia abilità nei filtri non sia niente male, ammetto di non essere molto capace in campo culinario.)

Passate una buona... qualsiasi sia il momento del giorno in cui troverete questa missiva,

Aliaga K."

Rilessi la lettera più di una volta, per assicurarmi di aver capito bene quelle parole e non averne frainteso il significato.

Chiunque fosse quella strega, la prima impressione che mi fece fu che era decisamente una sconsiderata: mandare una lettera del genere a degli slender, pareva quasi come una bizzarra richiesta di morte di qualcuno che aveva finito la sua voglia di vivere.

Era indubbio che la nostra specie fosse tra le meno amichevoli sulla faccia della terra, quindi perché inviare un messaggio di quel tipo? Era forse un caso di semplice ingenuità?

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