Capitolo 4

74 6 0
                                    

Le persone che sono silenziose, sono quelle persone che hanno tanto rumore nella testa, a volte da starci male.

Eravamo vicini, ancora mani tra le mani e ancora una volta pensavo di aver sbagliato, come sempre.

Mary era imbambolata, ma seppe dire solamente una parola : " vaffanculo,sei una stronza " , scappando via, con le lacrime agli occhi che sembravano non fermarsi mai.

Lei è fragile, ma forte.

Quella maledetta parola che io non sopportavo mai, soprattutto detto da lei.

>>Perchè ha fatto così?<< mi disse guardandomi confuso.

>>Se non lo capisci tu..<< gli sbottai contro.

>>Capire cosa?<< mi disse ancora una volta confuso.

>> Gli piaci..<< gli risposi voltandomi contro il muro e alzando la testa per non avere reazioni disastrose e mantenermi in equilibrio.

Si avvicinò a me, toccandomi ancora una volta il ventre: quel calore delle sue mani, quel affanno che percepivo sul mio collo, quella sensazione che non ho mai provato in tutta la mia

vita.

>>Ely, non nascondere ciò che provi per me<< mi sussurrò nell'orecchio con una voce molto chiara e sottile.

>> Cosa? << voltandomi verso lui, spingendolo.

>>Non mentire a te stessa<< guardandomi dritto negli occhi e uscendo dalla stanza.

Ancora una volta stavo mentendo a me stessa, forse aveva ragione, mi piaceva e non potevo nasconderlo.

Presi quella bottiglia di vodka che trovai nel cassetto in alto e quel pacco di sigarette appena comprate, fresche da fumare.

Ne accesi una e subito attaccai con il vodka quando poi, entrò d'un tratto Mary, dandomi uno schiaffo e tirandomi quella bottiglia da mano.

>>Che cazzo fai,Mary?<< gli urlai contro, Spingendola!

>>Tu che cazzo fai? Ho detto mille volte di non bere che ti fa male<< mi rispose alzando un sopracciglio, controllando Maddie che dormiva ancora nella culla.

>> Non ti avvicinare a Maddie, stronza!<< andai di corsa vicino alla culla, spingendola.

Ero letteralmente ubriaca, dicevo cose senza senso quando poi, all'improvviso mi accasciai a terra.

Sentivo delle voci che gridavano; voci maschili e femminili e subito dopo mi ritrovai nel letto.

>>dottore guarirà?<< gli disse Mary molto nervosa e preoccupata.

>>Signorina, purtroppo ha bevuto un eccesso di vodka. << gli rispose e anche lui molto preoccupato.

Sentii singhiozzare Mary quando una voce, molto familiare disse >>Mary tranquilla, si riprenderà<<

Era la voce di Bryan, c'era anche lui qui, avevo tanta vergogna a farmi vedere qui, su questo letto, mezza ubriaca e malata.

Dormivo, ma le orecchie erano sveglie, sentivo tutto ciò che dovevo sentire, il dottore aveva

pronunciato dalla sua bocca che se non smettessi subito di bere, potrei morire e se non mi risvegliavo, la possibilità era quella.

>>In quel momento le voci non le sentivo più, ma mi apparse il ricordo di Maddie, forse stavo sognando. Riuscivo a vederla ma era tra le braccia di Noah.

'Maddie, Maddie' urlando, più mi avvicinavo per riprenderla, più spariva.

Non sopportavo che Noah, si avvicinasse a lei, solamente per vederla, non lo merita affatto. Maddie era mia e mai nessuno poteva separarmi da lei, nessuno! <<

Mi risvegliai all'improvviso con l'affanno e quando Mary mi vide, anche se stava piangendo, mi abbracciò fortemente, mettendomi Maddie vicino. Allora riuscì a capire che lei non era mai andata via era accantoa me e mi risollevai ricadendo di nuovo in un sonno profondo.<<

Ti amerò in silenzio.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora