la terza prova

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È il secondo giorno di sfide e ormai manca solo l'ultima: la più difficile.

I semidei rimasti-circa una decina- si trovavano in una stanza buia, erano stati trasportati lì nel sonno e nessuno sapeva come ci fosse arrivato.

-R-ragazzi- chiamò Annabeth -Dove siamo?

-Non lo so- rispose Clarisse

Pian piano gli occhi di Annabeth si abituarono al buio e riuscì a scorgere le facce di tutti: Reyna e Jason si trovavano proprio accanto a lei e solo a quel punto la ragazza capí che stavano formando una riga orizzontale che partiva dal semidio romano e arrivava fino a Percy, che era all'estremità alla destra della semidea; fra di loro si trovavano Frank,Nico,Piper,Hazel e Leo che stranamente non aveva ancora detto una parola. Si scambiarono degli sguardi per un po' finché Leo non prese la parola:-Ragazzi, che aspettiamo? Su dai è inquietante stare in riga come dei militari, muoviamoci!-Il figlio di Efesto fece appena qualche passo che Annabeth sentì partire una sirena di un allarme assordante, il ragazzo non sapeva che fare, fece per tornare al suo posto quanto il rumore cessò e le pareti davanti ai semidei si aprirono formando un apertura da cui entrò una signora alta un metro e un tappo e vestita tutta di rosa, inquietante, pensò la figlia di Atena.

-Ehm ehm-disse la straniera-Esigo ordine!

-Chi ti credi di essere, Era in miniatura?-borbottò pericolosamente Annabeth.

Il viso della signora diventò rosso fuoco, come quello di Leo,con l'unica differenza che il suo stava davvero andando a fuoco, come gli succedeva spesso quando rideva troppo.

-Io sono la professoressa Dolores Umbridge!-gridò -E sono qui perché qualcuno ha qualcosa che appartiene a me.

-Mi spiace ma nessuno indossa qualcosa di rosa...-rispose Percy

-Io cerco la mia bacchetta!

-Perché qualcuno dovrebbe avere la sua bacchetta mia bovina maestà?-chiese Leo sarcasticamente.

-Vorrei tanto saperlo stupidi mezzosangue!

-Qui nessuno a niente, lasciaci andare-rispose il figlio di Poseidone trasformando Vortice in spada.

-Come osi?!

-Ragazzi all'attacco!-gridò Leo

Tutti partirono verso quella specie di maiale rosa impugnando un arma, ma appena Piper stava per colpirla con Katopris, scomparì nel nulla, lo stesso successe a Clarisse, Annabeth e tutti gli altri tranne Percy Jason e Reyna, infatti il figlio di Poseidone era inciampato lungo il tragitto e nessuno dei tre aveva ancora sfiorato la Umbridge.

-Bene,bene bene...-non fece in tempo a finire la frase che due centauri entrarono nella stanza e sollevarono di peso la professoressa. Indossavano magliette colorate e cappellini da festa di compleanno

-Dei Party Pony!- esclamò Percy

-No no no no, avevamo un patto! Mi avreste lasciato and...-strillò la Umbridge prima che il centauro sulla destra le tappasse la bocca.

-Complimenti, avete vinto la prova- con questo sparirono e anche i ragazzi si rimaterializzarono al Campo Mezzosangue, davanti alla Casa Grande.

-Ma...non capisco! Perché abbiamo vinto? Siamo stati i più lenti!-disse Jason

-Infatti, l'obbiettivo della gara era testare la vostra pazienza-disse Chirone che era appena arrivato.

-Ma veram...-iniziò a dire il figlio di Giove che stava per spiegare che in realtà erano stati fra i primi a partire

-Shhh-lo zittì Percy-Va bene così


Maghi e semidei:l'incontroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora